mario draghi ursula von der leyen a cinecitta

IL BONIFICO È ARRIVATO, ORA BISOGNA FARE LE RIFORME! – DRAGHI SPINGE SULL’ACCELERATORE DOPO L’ARRIVO DEI PRIMI 25 MILIARDI DEL RECOVERY FUND. FATTA LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, CHE ERA LA PIÙ ROGNOSA, ORA TOCCA A FISCO E CONCORRENZA, SLITTATE A SETTEMBRE. ANCHE PERCHÉ IL RESTO DEI SOLDI EUROPEI È LEGATO AL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI FISSATI…

 

 

Luca Monticelli per “La Stampa”

 

ursula von der leyen consegna a mario draghi la pagella di bruxelles al recovery plan italiano 3

L'Europa stacca il primo assegno da 24,9 miliardi all'Italia. È il bonifico di ferragosto del Piano nazionale di ripresa e resilienza che arriva sui conti dello Stato. L'anticipo vale il 13% dei 191,5 miliardi previsti entro il 2026.

 

«Un'erogazione di fondi che avvia il rilancio per fare del Paese un motore di crescita per l'intera Europa», dice la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. «Un esborso in tempi record», aggiunge il commissario al Bilancio, Johannes Hahn. L'Italia, infatti, è il quinto Stato membro a ricevere il prefinanziamento, ad un mese esatto dal via libera all'Ecofin del 13 luglio.

 

mario draghi marta cartabia 1

Per il premier Mario Draghi la sfida ora è proseguire con le riforme, partendo dalla legge sulla concorrenza e il fisco, slittate a settembre. L'Italia beneficia della somma più alta nell'Unione e «l'assegnazione di queste ingenti risorse richiama tutti noi al senso di responsabilità nei confronti degli impegni presi verso noi stessi, verso il nostro futuro e verso l'Europa», ricorda Draghi.

 

MARIO DRAGHI

«Vogliamo una ripresa duratura, equa e sostenibile: dobbiamo perciò spendere in maniera efficiente e onesta», aggiunge il presidente del Consiglio. Renato Brunetta, ministro della Pa, parla di «grande giorno: abbiamo onorato gli impegni con l'Ue, l'Italia torna ad essere credibile».

 

Secondo le stime, gli investimenti finanziati dal programma Next Generation dovrebbero aiutare il pil italiano a crescere del 4,2% nel 2021 e a raggiungere il 4,4% nel 2022, quando il piano comincerà a dare i suoi frutti.

 

Sedici miliardi in prestito

ursula von der leyen consegna a mario draghi la pagella di bruxelles al recovery plan italiano 1

I 25 miliardi del bonifico sono così distribuiti: quasi 9 miliardi gli aiuti a fondo perduto e circa 16 i prestiti.

 

I pagamenti del rimanente 87% affluiranno nelle casse del Tesoro in base al completamento dei target fissati. La seconda tranche potrebbe essere incassata in autunno. «Lasciare in eredità un Paese migliore: questo è l'impegno che il governo intende portare avanti attraverso la collaborazione e il confronto con tutte le parti interessate», è il commento del Mef.

 

ursula von der leyen mario draghi di fronte al teatro 5 di cinecitta 5

Proprio per assicurare il raggiungimento degli obiettivi nei tempi previsti, il ministero guidato da Daniele Franco e quello della Funzione pubblica annunciano il concorso per reperire 500 controllori: serviranno a verificare la correttezza degli investimenti. Saranno destinati alle strutture di monitoraggio e rendicontazione delle amministrazioni coinvolte. Si cercano profili economici, giuridici, matematici e ingegneri da assumere per almeno tre anni.

 

La maratona

Il prefinanziamento di Bruxelles segna però l'inizio di una maratona, non sarà facile rispettare la tabella di marcia concordata con la Commissione europea. Il primo sprint toccherà ai 106 progetti indicati dall'esecutivo come il motore della fase uno. Gli interventi vanno dalla cybersecurity alla messa in sicurezza e riqualificazione delle scuole, fino all'internazionalizzazione delle Pmi e agli investimenti di Transizione 4.0. Poi c'è il superbonus, il potenziamento tecnologico della sanità e l'Alta velocità.

 

ursula von der leyen mario draghi

Tanti i progetti inseriti già in via di realizzazione, come l'infrastruttura del Terzo Valico e l'efficientamento energetico dei Comuni. Bisogna spendere tutto e bene, senza dimenticare le riforme: nella road map messa a punto da Palazzo Chigi e inviata ai ministeri se ne contano 23 da adottare entro dicembre. L'occasione per l'Italia è «irripetibile», ribadisce il commissario Paolo Gentiloni, la strada per portare il Paese nel futuro, però, è ancora lunga.

ursula von der leyen mario draghi di fronte al teatro 5 di cinecitta 1ursula von der leyen mario draghi di fronte al teatro 5 di cinecitta 22ursula von der leyen consegna a mario draghi la pagella di bruxelles al recovery plan italiano 2 mario draghi di fronte al teatro 5 di cinecitta

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini carlo calenda

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA… 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

DAGOREPORT – OCCHIO ELLY: TIRA UNA BRUTTA CORRENTE! A MILANO, LA FRONDA RIFORMISTA AFFILA LE LAME: SCARICA QUEL BUONO A NIENTE DI BONACCINI, FINITO APPESO AL NASO AD APRISCATOLE DELLA DUCETTA DEL NAZARENO – LA NUOVA CORRENTE RISPETTA IL TAFAZZISMO ETERNO DEL PD: LA SCELTA DI LORENZO GUERINI A CAPO DEL NUOVO CONTENITORE NON È STATA UNANIME (TRA I CONTRARI, PINA PICIERNO). MENTRE SALE DI TONO GIORGIO GORI, SOSTENUTO ANCHE DA BEPPE SALA – LA RESA DEI CONTI CON LA SINISTRATA ELLY UN ARRIVERÀ DOPO IL VOTO DELLE ULTIME TRE REGIONI, CHE IN CAMPANIA SI ANNUNCIA CRUCIALE DOPO CHE LA SCHLEIN HA CEDUTO A CONTE LA CANDIDATURA DI QUEL SENZAVOTI DI ROBERTO FICO - AD ALLARMARE SCHLEIN SI AGGIUNGE ANCHE UN SONDAGGIO INTERNO SECONDO CUI, IN CASO DI PRIMARIE PER IL CANDIDATO PREMIER, CONTE AVREBBE LA MEGLIO…

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…