donald trump ursula von der leyen usa ue dazi

È CAOS TOTALE SUI DAZI – LA DICHIARAZIONE CONGIUNTA TRA USA E UE POTREBBE SLITTARE E NON ARRIVARE DOMANI, GIORNO IN CUI, SULLA CARTA, SENZA ACCORDI, SCATTEREBBERO LE TARIFFE AMERICANE AL 30% SULLE MERCI EUROPEE. L’UMILIANTE INTESA RAGGIUNTA DA URSULA VON DER LEYEN, SENZA QUEL DOCUMENTO, È CARTA STRACCIA. MA NEANCHE QUELLA DICHIARAZIONE HA VALORE GIURIDICO. SAREBBE SOLO LA PREMESSA PER ARRIVARE A UN VERO TRATTATO DA SOTTOPORRE ALL’APPROVAZIONE DEI 27 PAESI UE E DELL’EUROPARLAMENTO. IL DAZIO DEL 15% POTRÀ ESSERE APPLICATO SOLO ALLA FINE DI QUESTO ITER CHE POTREBBE DURARE DIVERSI MESI – QUINDI CHE SUCCEDE? DAL DUE AGOSTO CI SAREBBERO DUE POSSIBILITÀ: RESTA IN VIGORE LA TARIFFA ATTUALE DEL 10%; OPPURE, COME LASCIA INTENDERE TRUMP, SI BALZA AL 30%...

TRUMP, 'I DAZI RENDONO GLI USA DI NUOVO GRANDI E RICCHI'

VIGNETTA ELLEKAPPA - TRUMP E L'ACCORDO SUI DAZI CON URSULA VON DER LEYEN

(ANSA) - "I dazi stanno rendendo l'America di nuovo grande e ricca. Sono stati usati con successo contro gli Stati Uniti per decenni e, insieme a politici stupidi, patetici e disonesti, stanno avendo un impatto devastante sul futuro, e persino sulla sopravvivenza del nostro Paese.

 

Ora la tendenza è completamente cambiata e l'America ha contrastato con successo questo assalto di dazi usati contro di essa". Lo scrive sul suo social Truth il presidente Usa Donald Trump. "Un anno fa, l'America era un Paese morto, ora è il Paese più caldo del mondo. Congratulazioni a tutti!", aggiunge Trump.

 

DAZI: DICHIARAZIONE CONGIUNTA UE-USA POTREBBE SLITTARE

(Adnkronos) - La dichiarazione congiunta UE-Usa sull'accordo commerciale stretto in forma verbale domenica scorsa a Turnberry, in Scozia, da Ursula von der Leyen e Donald Trump, che è attesa per domani, potrebbe arrivare non domani, ma più tardi.

 

IL SIGNOR QUINDICIPERCENTO - DONALD TRUMP E URSULA VON DER LEYEN - MEME BY EMILIANO CARLI

L'eventualità è esplicitamente contemplata dal portavoce della Commissione Europea per il Commercio Olof Gill, durante il briefing con la stampa a Bruxelles, che durante la pausa estiva viene tenuto due volte alla settimana. I negoziatori dell'UE e degli Usa, dice Gill, "stanno lavorando, come concordato, per finalizzare la dichiarazione congiunta, basandosi sull'accordo raggiunto tra la presidente von der Leyen e il presidente Trump.

 

Comunicheremo una tempistica più precisa quando sarà conosciuta. Nel caso in cui serva più tempo per finalizzare la dichiarazione congiunta, dopo il primo agosto, l'UE ha la chiara aspettativa che gli Usa attuino i dazi generalizzati concordati al 15% e le esenzioni al tetto dei dazi al 15% delineate dalla presidente von der Leyen domenica scorsa" a partire da domani. Questo significa, continua, "che da domani avremo l'immediato alleggerimento dei dazi, per ottenere il quale abbiamo lavorato tanto duramente.

 

E, quindi, avremo una posizione molto più forte in termini di stabilità e prevedibilità per le imprese e i consumatori dell'UE. Gli Usa hanno preso questi impegni: ora sta agli Usa attuarli, la palla è nel loro campo. I negoziati per ottenere ulteriori esenzioni continuano", conclude.

 

URSULA VON DER LEYEN - DONALD TRUMP

DAZI: UE, DIGITAL TAX NON È PARTE DEI NEGOZIATI

(LaPresse) - "La risposta è assolutamente no". Lo dice il portavoce della Commissione europea per il Commercio, Olof Gill, nel corso del briefing quotidiano con la stampa, a chi gli chiede se c'è margine di negoziazione, nel contesto della dichiarazione congiunta Ue-Usa in arrivo, per inserire la digital tax.

 

UE, 'TASSA SULLE RETI PER LE BIG TECH NON È PRATICABILE'

 (ANSA) - "L'Ue e i Paesi membri hanno il diritto sovrano di legiferare sulle attività economiche in Europa, comprese le infrastrutture digitali. Lo scorso anno a febbraio abbiamo pubblicato il libro bianco" sul dossier e "riteniamo che imporre una tassa di rete" digitale, il cosiddetto fair share, ovvero l'equo contributo che le Big Tech dovrebbero pagare per l'uso delle reti, "non sia una soluzione praticabile".

 

GIORGIA MELONI E I DAZI - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA

Lo ha detto un portavoce della Commissione Ue, interpellato sull'inclusione del digitale nell'accordo Ue-Usa sui dazi. "E' importante chiarire che questa esenzione non si applicherebbe soltanto alle aziende Usa", ha aggiunto.

 

UE, PER ORA NESSUNA ESENZIONE DAI DAZI PER VINO E LIQUORI

(ANSA) – "La Commissione europea rimane determinata a raggiungere e garantire il numero massimo di esenzioni" sui dazi Usa "anche per prodotti tradizionali come vini e liquori", ma "non ci aspettiamo che vini e liquori siano inclusi tra il primo gruppo di esenzioni annunciate domani dagli Stati Uniti.

 

Pertanto questo settore, come tutti gli altri settori economici, sarà soggetto al 15%". Lo ha detto un portavoce della Commissione europea durante il briefing con la stampa.

 

URSULA VON DER LEYEN - DONALD TRUMP - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA

UE, DICHIARAZIONE CON USA SUI DAZI NON VINCOLANTE, È UNA ROADMAP

(ANSA) - La dichiarazione congiunta su cui l'Ue e gli Usa stanno lavorando dopo l'intesa di principio raggiunta domenica sui dazi "non è legalmente vincolante: è un impegno politico, una tabella di marcia". Lo ha ribadito un portavoce della Commissione europea, evidenziando che da quel momento inizieranno i negoziati per "ulteriori esenzioni".

 

BERGAMOTTO, 'CON DAZI IMPATTO 2,5 MILIARDI EXPORT FARMACI'

(ANSA) - "La chiarezza normativa e la certezza giuridica sono indispensabili per attrarre investimenti, aspetto importante in questo momento in cui si parla di dazi, con l'ipotesi di tariffe al 15%. Una misura che avrà un effetto sull'industria farmaceutica: sui giornali si parla di un impatto di 2,5 miliardi sull'export.

 

LETTERA DI DONALD TRUMP A URSULA VON DER LEYEN CHE ANNUNCIA DAZI AL 30% ALL UE

Svimez ci parla di un impatto complessivo per l'Italia di circa 100mila posti di lavoro e sul pil nazionale di 6,3 miliardi.

 

Quindi capiamo che un'industria così importante e vitale per il nostro Paese come quella farmaceutica in questo momento si trova ad affrontare delle sfide difficili: la riforma proposta dal sottosegretario Gemmato può essere utile per aiutare il comparto".

 

Lo ha detto Fausta Bergamotto, sottosegretario di Stato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy al convegno 'Verso il Testo Unico della legislazione farmaceutica' in corso alla Camera dei deputati

 

USA E UE TESTO FINALE, PARTI DISTANTI

Estratto dell’articolo di Giuseppe Sarcina per il “Corriere della Sera”

 

Il confronto sui dazi tra americani ed europei si sta ingarbugliando parecchio. Da Bruxelles si moltiplicano le indiscrezioni: le due parti potrebbero non farcela a sottoscrivere, entro domani, l’attesa «dichiarazione congiunta». Che cosa accadrebbe allora? Ieri Donald Trump ha scritto sulla sua piattaforma «Truth» che «la scadenza del primo agosto non sarà prorogata».

 

OLOF GILL

Non si capisce, però che cosa succederà in concreto. Trump aveva annunciato che, in assenza di accordo, a partire proprio da domani le dogane americane avrebbero applicato un dazio del 30% sulle merci europee. Stando alla logica politica, questo è lo scenario che ci aspetta, se non ci sarà un testo condiviso entro le prossime ventiquattro ore.

 

Altrimenti non avrebbe senso questa frenetica corsa contro il tempo per arrivare a firmare entro il primo giorno di agosto un documento condiviso. Ma il leader della Casa Bianca, imprevedibile per definizione, potrebbe anche decidere di concedere una proroga: in fondo ha acquisito l’intesa di massima, anche se verbale, raggiunta domenica scorsa in Scozia, con Ursula von der Leyen.

DONALD TRUMP E URSULA VON DER LEYEN

[…]  L’incertezza è grande. E, di conseguenza, anche la confusione. Va ricordato che, in ogni caso, la «dichiarazione congiunta» non avrebbe alcun valore giuridico. Sarebbe, invece, la premessa necessaria per arrivare a un vero Trattato da sottoporre all’approvazione dei 27 Paesi ue e dell’Europarlamento.

 

Il dazio del 15% , quindi, sarà applicato solo alla fine di questo iter che potrebbe durare diversi mesi. Intanto se i tempi del negoziato sul testo politico dovessero allungarsi, a partire dal due agosto ci sarebbero due possibilità: resta in vigore la tariffa attuale del 10%; oppure, come lascia intendere Trump, si balza al 30%.

 

Ursula von der leyen e donald trump a Turnberry in Scozia - foto lapresse

Dalla Commissione, però, fanno sapere che le trattative sono in corso e che «presto» ci sarà la sudata «Joint Declaration». Vedremo. Per il momento la sensazione è che le aree di conflitto sembrano allargarsi.

 

Il Segretario al Commercio Usa, Howard Lutnick, in un’intervista alla tv «Cnbc» ha detto che «la digital tax sarà sul tavolo», insieme con le norme che penalizzano le big tech. […]  Le parole di Lutnick hanno spiazzato i tre negoziatori europei, il Commissario Maros Sefcovic, il suo capo di gabinetto, Bernd Biervert e il suo collega Bjoern Siebert,il più stretto collaboratore di von der Leyen.

 

IMPATTO DEI DAZI AL 15% SULL EXPORT ITALIANO NEGLI USA

Nei giorni scorsi i portavoce della Commissione avevano escluso che il tema del digitale fosse compreso nel confronto. L’ipotesi di una «web tax» europea era stata accantonata, mentre le norme sull’antitrust digitale e sulla moderazione dei contenuti in rete venivano dichiarate intoccabili. Ma, evidentemente, per gli americani non è così. […] Infine c’è il brogliaccio delle esenzioni.

Francia, Italia, Spagna, Portogallo chiedono l’esenzione totale, o in subordinata, uno sconto sostanzioso per vini e liquori. La lista delle richieste si allunga.

dati del commercio tra ue e stati uniti - daziI DAZI DI DONALD TRUMP - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA

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