matteo renzi e maria elena boschi alla leopolda

È LA LEOPOLDA O ARCORE? - RENZI DAL PALCO DI FIRENZE FA IL PERSEGUITATO DAI GIUDICI, SPECIALITÀ DEL CAV: “HANNO SBAGLIATO MATTEO, MATTEO MESSINA DENARO LO HANNO CERCATO CON MENO PERSONE. SULL’INCHIESTA OPEN NON HO COMMESSO REATI, È STATA VIOLATA LA COSTITUZIONE. UN PROCESSO KAFKIANO. IL DIRETTORE DELLA RIVISTA DI MAGISTRATURA DEMOCRATICA HA SCRITTO CHE INTORNO A ME VA STRETTO UN CORDONE SANITARIO, È UNA COSA ENORME” - E ANCHE LA BOSCHI PIANGE... - VIDEO

 

 

 

PERCHÉ CE L’HANNO TUTTI CON MEB? - MARIA ELENA BOSCHI IN VERSIONE VITTIMA CHIUDE IL SUO INTERVENTO ALLA LEOPOLDA COMMUOVENDOSI

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/perche-ce-rsquo-hanno-tutti-meb-maria-elena-boschi-290221.htm

 

 

Fabio Amendolara e François de Tonquédec per “La Verità

 

La sessione della Leopolda 11 sulla Giustizia e contro il giustizialismo, twitta Matteo Renzi, «resterà negli annali». Un attimo dopo indossa una giacca scura e introduce il grande tema dell'inchiesta sulla fondazione Open.

 

matteo renzi alla leopolda 2021 4

Per lo show ha preparato delle slide da mostrare ai suoi ospiti sul grande display piazzato proprio sopra la grafica che ricorda una vecchia trasmissione radiofonica.L'arringa comincia con queste parole: «La questione processuale si vedrà in Tribunale. Se guardiamo i dati dei processi penali più o meno terminerà in Cassazione nel 2027. Mettetevi comodi, c'è tempo».

 

Il fu Rottamatore scalda subito i suoi: «È impressionante il fatto che le 92.000 carte, che noi ancora non abbiamo letto, sono il frutto di un lavoro che ha portato centinaia di uomini della Finanza, tantissime persone che sono state sottratte dal loro lavoro sulla criminalità, a discutere di cosa? Del reato di finanziamento illecito alla politica».

 

matteo renzi alla leopolda 2021 5

Per Renzi il punto di partenza è «che il tema del contendere non è il finanziamento illecito. Il tema è la seconda parte della frase, è quel "finanziamento illecito alla politica"». E spiega: «Questi denari sono andati a una fondazione, che è un istituto giuridico previsto delle leggi. Ma secondo il pm la fondazione in realtà era un partito. Qual è la sostanza? La differenza è che se i soldi vanno alla fondazione vanno rendicondati con un modulo che chiameremo A. Se vanno a un partito vanno rendicondati con un altro modulo, il modulo B. Ma questo porta più svantaggi che vantaggi».

 

maria elena boschi alla leopolda 8

Il leader di Italia viva però si dimentica di dire che, se gli imprenditori avessero usato il modulo B, i soldi sarebbero andati all'intero partito, invece che agli uomini più vicini a lui. Quello che proprio il Bullo non riesce a mandare giù è che i magistrati ritengano Open la cassaforte della sua corrente: «Chi decide cosa è politica e cosa non è? Se è un magistrato a decidere, la libertà democratica è a rischio».

 

maria elena boschi alla leopolda 9

In realtà, gli inquirenti evidenziano «quanto emerge in ordine alle reali circostanze che hanno portato all'esaurimento delle finalità statutarie e allo scioglimento della fondazione Open con verbale del Cda datato 29 giugno 2018». E risultano «direttamente collegate al quadro seguito»: «All'esito del referendum del 4 dicembre 2016»; «alle dimissioni di Matteo Renzi dalla segreteria del Pd»; «alle elezioni politiche del 4 marzo 2018».

 

Dunque a decidere cosa fosse davvero Open, sarebbero stati i suoi stessi componenti all'atto dello scioglimento. Poi passa a quello che definisce il «secondo tema», ovvero «come si entra nella vita degli altri». E dice: «Si entra nei telefonini e si tira tutto ciò che si può tirare via».

 

matteo renzi alla leopolda 2021 6

A quel punto spara ad alzo zero su chi indaga: «Noi in questa vicenda non abbiamo rubato un centesimo né violato norme, altri non so. Hanno violato norme e Costituzione. Non mi preoccupano i giornalisti polemici né i grillini, mi preoccupa il silenzio di chi sa di cosa si sta parlando».Le protagoniste, nell'arringa di Renzi, sono le toghe: «Vi segnalo che un magistrato, sulla rivista di Magistratura democratica, ha scritto che attorno a Renzi va stretto un cordone sanitario. [...] Quando saremo giudicati potremmo sapere se quel pubblico ministero per caso appartiene a Md?».

 

matteo renzi alla leopolda 2021 3

Al sistema che avrebbe creato per sfruttare i social dedica non poco spazio, rivendicando la volontà di distruggere l'avversario politico anziché sconfiggerlo: «Di Maio ha detto che dall'analisi delle carte di Open Renzi voleva distruggere i 5 stelle. Ci sono volute le carte di Open? Io non so se è un reato distruggere i 5 stelle. Io penso che sia stato un reato non riuscire a farlo. La distruzione ovviamente era politica».

 

matteo renzi alla leopolda 2021 7

Poi attacca Pier Luigi Bersani: «Tra i testimoni del procedimento c'è Bersani. È arrivato a dire "Renzi ha una cassa personale all'interno del partito." Non so come abbia fatto a dire una cosa del genere. Vorrei ricordare che Bersani ha ricevuto 98.000 euro dai Riva a Taranto. Io ho lavorato per mettere a posto quella città martoriata. Non so quanto costano i caffè a Taranto, ma ora mi spiego perché è così nervoso Bersani».

 

matteo renzi alla leopolda 2021 2

Poi se la prende con D'Alema, che «ha distrutto il Monte dei Paschi di Siena, cosa che nemmeno la peste e le guerre erano riuscite a fare». Ultima questione: «La pesca a strascico»: «Per continuare l'operazione del cordone sanitario non bastava l'invasione di campo nella sfera della politica. Bisognava andare nella sfera personale. I pm vanno a prendere da 40 persone che hanno creduto nel disegno della Leopolda i loro supporti informatici. E così sono uscite le mie email, anche quelle da presidente del consiglio [...]. Quando un pm prende la corrispondenza di un parlamentare sta facendo una cosa enorme. Se deve farlo deve utilizzare delle procedure, chiedendo alla giunta per le autorizzazioni». In realtà quello che è stato acquisito è il contenuto dello smarthphone di Carrai, indagato.

 

matteo renzi alla leopolda 2021 10

Le autorizzazioni serviranno se e quando i magistrati vorranno usare quei dati contro Renzi. Che prosegue: «E nel telefonino di Carrai ci sono le email che producono due cose, il mio conto corrente e la mail di Rondolino».

 

Per un bonifico con Carrai da 5.000 euro parte una segnalazione di operazione sospetta alla Banca d'Italia. «E da lì si arriva a spiattellare il mio conto corrente. Mettono questo conto negli atti. Cosa c'entra con Open? Nulla».

 

matteo renzi alla leopolda 2021 1

Renzi non dice che allegato alla segnalazione non c'è solo il suo estratto conto, ma tutti quelli «dei rapporti beneficiari dei bonifici» effettuati da Carrai oggetto di approfondimento. Sulla mail di Rondolino, però, sorvola. E chiude così la questione. Alla fine ripete che non ha paura e che andrà fino in fondo: «Vogliono processarci per aver fatto politica?», si chiede. E la risposta è questa: «Chiederemo ricompense e lo faremo col sorriso».

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....