matteo salvini figli due madri fecondazione assistita lesbiche gay

TOGHE CONTRO GOVERNO, NUOVO ROUND! – MATTEO SALVINI VA ALL’ATTACCO DELLA CONSULTA PER AVERE STABILITO CHE I FIGLI NATI CON FECONDAZIONE ASSISTITA ALL'ESTERO POSSONO AVERE DUE MADRI RICONOSCIUTE DALLO STATO ITALIANO: “È UNA SENTENZA POLITICA, DI PARTE. IO RIVENDICO LA LIBERTÀ DI AMORE, MA ANCHE IL DIRITTO DEL BAMBINO A VENIRE AL MONDO SE CI SONO UNA MAMMA E UN PAPÀ” – COSA CAMBIA DOPO LA DECISIONE DELLA CORTE COSTITUZIONALE: IL GOVERNO NON POTRÀ CHE PRENDERE ATTO DELLA SENTENZA – DOMANDE E RISPOSTE

SALVINI, SENTENZA CONSULTA È SENTENZA POLITICA 

matteo salvini

(ANSA) - "La ritengo una sentenza politica". Così il vicepresidente del consiglio e leader della Lega Matteo Salvini ha definito, a margine di una visita a Genova, la pronuncia della Consulta in merito al fatto che i figli nati con fecondazione assistita all'estero possano avere due madri riconosciute dallo Stato italiano.

 

"Io rivendico la libertà di amore, di affetto per tutti e viva l'amore libero e consapevole - ha detto -, ma rivendico il diritto del bambino a venire al mondo se ci sono una mamma e un papà. Quindi è una sentenza di partito, di parte, perché ci sono tantissimi giuristi che stanno sostenendo l'esatto contrario".

 

GARANZIE UGUALI PER TUTTI I NEONATI ECCO CHE COSA CAMBIA

Estratto dell’articolo di Flavia Amabile per “la Stampa”

 

1 Che cosa ha deciso la Corte Costituzionale?

CORTE COSTITUZIONALE

«Secondo la Corte, il mancato riconoscimento della madre non biologica lede i diritti anzitutto di chi nasce: in particolare la sua identità personale, il suo diritto di vedersi riconosciuto fin da subito uno status giuridico - quello di figlio o figlia - che sia certo e stabile, e soprattutto di godere dei diritti connessi alla responsabilità genitoriale di chi l'ha fatto o fatta nascere».

 

2 Che cosa cambia dopo questa sentenza?

«Da oggi finalmente le coppie di donne con figli avuti con la Pma nati in Italia non dovranno più rivolgersi al tribunale per essere tutelate nella loro genitorialità. Finora la madre intenzionale per ottenere una tutela era costretta a chiedere l'adozione e quindi a sottoporsi alle indagini dei servizi sociali e a una valutazione del tribunale che doveva decidere se la donna poteva o meno avere la genitorialità. C'era quindi una discriminazione netta rispetto alle coppie eterosessuali che hanno il riconoscimento alla nascita».

 

figli coppie lesbiche

3 Da quando parte il riconoscimento?

«Nel momento stesso in cui nascerà il figlio sarà di entrambe le donne che lo hanno voluto e sono andate all'estero. Si tratta di una rivoluzione che ha un impatto su migliaia di famiglie e le libera dall'angoscia in cui hanno vissuto finora che potesse succedere qualcosa durante i due anni di percorso adottivo come la morte di una delle due madri».

 

4 A chi si applica la sentenza?

«Alle donne che dopo aver avuto accesso alla Pma all'estero partoriscono in Italia. La corte di Cassazione dal 2016 aveva stabilito con varie pronunce che, se un bambino nasce all'estero e lo stato consente la doppia registrazione, l'atto può essere riconosciuto. In Italia invece si poneva un problema che la sentenza della Corte Costituzionale ha permesso di superare».

 

fecondazione assistita 1

5 E per le coppie di uomini?

«Per loro non cambia nulla. Devono fare ricorso alla Gestazione per altri nei confronti della quale la Corte Costituzionale sostiene che entrano in gioco altri valori che controbilanciano l'interesse del minore» [...]

 

6 Che cosa accadrà ora alle impugnazioni decise dal ministro dell'Interno Matteo Piantedosi nei confronti delle trascrizioni delle nascite di bambini di coppie di donne concepiti all'estero?

«Il governo può soltanto prendere atto della sentenza della Corte Costituzionale. Quindi le impugnazioni che sta portando avanti ovunque, cadranno automaticamente».

 

7 E il caso delle 33 famiglie di Padova?

«A questo punto quel caso è chiuso».

 

FIGLI CON DUE MADRI - FECONDAZIONE ASSISTITA

8 Che cosa accadrà alle coppie di donne che hanno avuto figli con la Pma della sentenza?

«Su questo punto i legali che seguono le coppie stanno facendo le necessarie verifiche. L'orientamento prevalente già in queste ore, però, è che l'automatismo si estenderà anche a loro e quindi dovrebbero poter andare in Comune e ottenere il riconoscimento del figlio o della figlia». [...]

(con la collaborazione di Vincenzo Mari, avvocato, presidente della Rete Lanford)

MATTEO SALVINI - francesca verdini

Ultimi Dagoreport

antonio tajani matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL PRANZO DEI VELENI È SERVITO: LUNEDÌ A PALAZZO CHIGI SONO VOLATI PIATTI E BICCHIERI TRA I TRE CABALLEROS DEL GOVERNO - MELONI E TAJANI HANNO MESSO ALL’ANGOLO IL "PATRIOTA" TRUMPUTINIANO SALVINI, ACCUSANDOLO DI SABOTARE L'ESECUTIVO CON LE SUE POSIZIONI ANTI-EUROPEE E GLI ATTACCHI A MATTARELLA SUL CODICE ANTI-MAFIA DEL PONTE DELLO STRETTO – QUANDO SONO ARRIVATI I RISULTATI DELLE COMUNALI, CON LA DEBACLE DEL CENTRODESTRA, "IL TRUCE" DELLA LEGA E' PARTITO ALL'ATTACCO, INCOLPANDO LA ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' (COLLE OPPIO E GARBATELLA) PER LA SCONFITTA A GENOVA: SE NON AVESSE CONVINTO BUCCI A LASCIARE LA POLTRONA DI SINDACO DI GENOVA PER CORRERE PER LA PRESIDENZA DELLA REGIONE LIGURIA (STOPPANDO IL LEGHISTA RIXI), IL SINDACO SAREBBE RIMASTO AL CENTRODESTRA. A QUEL PUNTO, SI E' SVEGLIATO TAJANI CHE HA RICORDATO A ENTRAMBI CHE SENZA I VOTI DI CLAUDIO SCAJOLA OGGI CI SAREBBE IL PD DI ANDREA ORLANDO ALLA REGIONE LIGURIA…

benjamin netanyahu matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT – QUANTO POTRÀ DURARE IL SILENZIO IMBARAZZATO E IMBARAZZANTE DI GIORGIA MELONI DI FRONTE AI 50MILA MORTI DI GAZA? LA DUCETTA NON VUOLE SCARICARE NETANYAHU PER NON LASCIARE A MATTEO SALVINI LA "PRIMAZIA" DEL RAPPORTO CON "BIBI". MA ANCHE PER NON IRRITARE LA POTENTE COMUNITÀ EBRAICA ITALIANA, STORICAMENTE PENDENTE A DESTRA – ORMAI ANCHE URSULA VON DER LEYEN E ANTONIO TAJANI (NON CERTO DUE CUOR DI LEONE) CONDANNANO LE STRAGI NELLA STRISCIA CON PAROLE DURISSIME: “AZIONI ABOMINEVOLI” – ANCHE LA POPOLAZIONE ISRAELIANA VUOLE SFANCULARE “BIBI”, COME STA FACENDO GIÀ TRUMP, CHE NEI GIORNI SCORSI HA ATTACCATO LA CORNETTA IN FACCIA A SEMPRE PIÙ IN-GAZATO PREMIER ISRAELIANO (OGGI HA RIVELATO DI AVERGLI "DETTO DI NON ATTACCARE L'IRAN")

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - IL GARBUGLIO DEL SUPER RISIKO BANCARIO SPACCA NON SOLO LA FINANZA MILANESE (DUELLO UNICREDIT-INTESA) MA STA FACENDO DERAGLIARE ANCHE IL GOVERNO DI DESTRA-CENTRO -GONG! OGGI È ANDATO IN SCENA UN PESANTISSIMO SHOWDOWN TRA MELONI, CHE È FAVOREVOLE AD APERTURE SUL GOLDEN POWER A UNICREDIT SULL’OPERAZIONE BANCO BPM CON TAJANI SOSTENITORE INDEFESSO DEL LIBERO MERCATO, E LA LEGA DI SALVINI CHE È PRONTA A FAR CADERE IL GOVERNO PUR DI NON MOLLARE IL “SUO” BANCO BPM A UNICREDIT - OGGI, ARMATO DI BAZOOKA, È SCESO IN CAMPO IL MINISTRO DELL’ECONOMIA, GIANCARLO GIORGETTI. INCALZATO DAI CRONISTI SULLE POSSIBILI APERTURE DEL GOVERNO ALLE PRESCRIZIONI DEL GOLDEN POWER APPLICATE ALLA BANCA DI ORCEL, L’ECONOMISTA DI CAZZAGO È SBOTTATO COME UN FIUME IN PIENA: “SE CI FOSSE IL MINIMO DISALLINEAMENTO (CON MELONI), NON CI SAREBBE UNA MINACCIA DI DIMISSIONI, MA LE DIMISSIONI STESSE. NON SI ANNUNCIANO LE DIMISSIONI, LE SI DANNO…”

donald trump zelensky vladimir putin russia ucraina

DAGOREPORT - TRUMP STREPITA MA NON COMBINA UN CAZZO – ZELENSKY PROPONE UN INCONTRO A TRE CON IL TYCOON E PUTIN MA NESSUNO LO CONSIDERA: PUTIN SI CHIAMA FUORI (“SOLO DOPO ACCORDI SPECIFICI”). E IL TYCOON? NON VUOLE UN INCONTRO DIRETTO CON PUTIN PERCHE', IL MOLTO PROBABILE BUCO NELL'ACQUA, SAREBBE L'ENNESIMA CONFERMA DELLA SUA INCAPACITA' DI RISOLVERE LA CRISI UCRAINA. LUI, CHE PRIMA DELLE ELEZIONI DICEVA “PORTERÒ LA PACE IN 24 ORE”, E A PIU' DI QUATTRO MESI DALL’INSEDIAMENTO SI RITROVA CON I DRONI E I MISSILI RUSSI CHE MARTELLANO PIÙ CHE MAI KIEV...

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – UCCI UCCI, SENTO AVVICINARSI GLI ANGELUCCI! IN ALLARME PER LA DECRESCITA INFELICE DEI LORO TRE QUOTIDIANI, ALESSANDRO SALLUSTI AVREBBE I GIORNI CONTATI ALLA DIREZIONE DE “IL GIORNALE” - GIA’ CADUTO IN DISGRAZIA CON MARINA BERLUSCONI, REO DI AVER SOSTITUITO “PAPI” CON GIORGIA, ORA GIAMPAOLO ANGELUCCI AVREBBE IN MENTE DI RIMPIAZZARE IL BIOGRAFO DELLA DUCETTA CON QUEL RAMPANTISSIMO “BEL AMI” DEL POTERE CHE SI CHIAMA TOMMASO CERNO: SENZA FARE UN PLISSE’, DA DIRETTORE DELL’’’ESPRESSO” E DEPUTATO DEL PD BY RENZI, OGGI E’ ALLA GUIDA DE “IL TEMPO”, TALMENTE SCHIERATO CON LA DESTRA CHE VEDE I FASCISTI A SINISTRA… (VIDEO STRACULT!)