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1. TRUMP, QUANDO LA POLITICA DIVENTA SPETTACOLO ARRIVANO GLI UOMINI DI SPETTACOLO 2. IL LATO POSITIVO DELLA CORSA DEL BILLIONARIE ALLA CASA BIANCA LO SVELA, DA SINISTRA, MAUREEN DOWD: "PENSATE AL MODO IN CUI TRUMP HA SQUARCIATO UN VELO SPIEGANDO COME I MALINTESI FINANZIARI DISTORCONO IL SISTEMA POLITICO

1. TRUMP. IL PROVOCATORE CHE CAMBIERÀ TUTTI I CANDIDATI

articolo di Maureen Dowd per il “New York Times” pubblicatio da “la Repubblica”

 

Sino ad ora ho esitato a scrivere di Donald Trump. Temevo che se avessi scritto qualcosa che non fosse stato di suo gradimento lui mi avrebbe dedicato uno dei suoi caustici tweet notturni, affermando ad esempio che «ha iniziato come un 3, adesso è un 1».Mi sarebbe scocciato, naturalmente. Ma sarei anche stata sollevata all'idea di non essere uno 0.

 

DONALD TRUMPDONALD TRUMP

Conosco Trump da molto tempo, ed è così che si esprime riguardo alle donne. Ricordo quando in un' intervista offrì una dettagliata analisi di Halle Berry: «Dal punto vita alle spalle è un 10. La faccia non merita meno di 8. Le gambe forse qualcosa di meno».

 

Come mi spiegò una volta: «Alcuni uomini dicono di voler incontrare delle donne di sostanza, e non delle splendide modelle. Questo semplicemente perché non riescono ad avere le splendide modelle».

 

Ecco perché durante il dibattito tra i candidati repubblicani alle primarie andato in onda su Fox News, quando l' affascinante ex avvocatessa Megyn Kelly ha iniziato ad incalzare Trump chiedendogli conto dei suoi messaggi su Twitter e facendogli notare che aveva «definito le donne che non gli piacciono "maiale ciccione, cagne, sciattone e animali disgustosi"», sapevo che cosa avesse in mente.

 

Come Tom Cruise che schernisce Jack Nicholson in Codice d' onore , Kelly stava cercando di indurre Trump a dare in escandescenze, nella speranza che si lasciasse andare a invettive antifemministe. Lui però si è trattenuto, mantenendo le distanze dalla scala di valutazione che spazia da sciattona a supermodella a cui tanto ama fare riferimento.

DONALD TRUMP E JEB BUSHDONALD TRUMP E JEB BUSH

 

Successivamente ha però esternato la propria irritazione su Twitter, scrivendo che la presentatrice aveva «fatto fiasco» e aggiungendo che è «assolutamente sopravvalutata» e «rabbiosa», ri-twittando inoltre un post in cui veniva definita un'«oca giuliva».

 

Alla fine del dibattito ho pensato una cosa: Trump, gioiosamente offensivo e immensamente spassoso come al solito, è il giudice della gara di Torte in faccia.

È, come scrisse Kurt Anderesen nel 2006, «è un John Gotti senza criminalità organizzata. L' unico newyorkese bianco che conduce uno stile di vita tanto esagerato quanto quello del più appariscente e irriverente dei rapper.

 

L'eccesso fatto persona». A dibattito concluso, lo scrittore Walter Kirn ha twittato: «Trump incarna semplicemente il narcisismo livoroso meschino e rabbioso che è la condizione naturale della Selfie Nation ». Amo le battaglie iperboliche e politicamente scorrette di Trump, perché nel mondo non ci sono abbastanza personaggi da operetta.

DONALD TRUMPDONALD TRUMP

 

Lo considero un cartone animato. Lo hanno disegnato così. L' attuale campagna elettorale è più cruda e maleducata del solito, poiché riflette la stessa sensibilità di Twitter, all' insegna del «mozzategli la testa».

 

Tuttavia, poter contare tra i super- ego in corsa di una «identità dell' America» scatenata può essere, oltre che incredibilmente divertente, anche enormemente conveniente.

 

Dopo aver seguito nove campagne elettorali, sono giunta alla conclusione che conoscere la persona che stiamo eleggendo è davvero difficile.

 

Questo perché non è possibile prevedere quali crisi si presenteranno, o quali spettri di insicurezza e perversione la Casa Bianca immancabilmente susciterà nella mente dei presidenti. Può per esempio capitare un candidato come W., che dopo aver affermato in buona fede che avrebbe condotto una politica estera «umile» si è ingenuamente impantanato in guerre decennali in Medio Oriente. È come acquistare un maiale per corrispondenza.

MELANIA E DONALD TRUMPMELANIA E DONALD TRUMP

 

Tanto vale acquistarne uno che mena colpi a destra e a manca. Certo, in alcuni casi farà storcere la bocca. Senza contare che Trump può anche deragliare di brutto, come accaduto ne caso del certificato di nascita del presidente.

 

Le punzecchiature che rivolge alle donne potrebbero influenzare negativamente alcune elettrici repubblicane. Le sue idee politiche sono dettate dalla pancia anziché dalla testa. E tuttavia, Trump può agire da catalizzatore e mettere alle strette i rivali sui punti nei quali hanno bisogno di essere sfidati - e stanarli, facendo crollare le facciate che essi hanno costruito insieme a dei creatori d' immagine truffaldini.

 

Trump può a mettere a nudo gli inganni illusori, a cominciare dalla difesa con cui Jeb ha voluto giustificare il modo in cui suo fratello ha scagliato contro il pianeta la station wagon di famiglia.

DONALD TRUMPDONALD TRUMP

 

Pensate al modo in cui Trump ha squarciato un velo spiegando come i malintesi finanziari distorcono il sistema politico. «Be', sentite qui: ho detto a Hillary " vieni al mio matrimonio", e lei è venuta al mio matrimonio. Sapete perché? Non aveva scelta, perché io ero un donatore.

 

Donavo a una fondazione che francamente avrebbe dovuto fare del bene.

Non sapevo che quel denaro sarebbe stato invece usato per pagare dei jet privati che viaggiano per il mondo». Ogni tanto lo spettacolo richiede la presenza di un uomo di spettacolo.

 

2. "SCUSE? IO NON HO OFFESO NESSUNO..."

intervista di Eric Brandner per la “Cnn” pubblicata da “la Repubblica

 

Donald Trump, dopo le polemiche seguite al dibattito tv, ha risposto al telefono durante il telegiornale della Cnn .

jeb bush annuncia la sua candidatura alle primarie repubblicane  9jeb bush annuncia la sua candidatura alle primarie repubblicane 9

 

Cosa risponde a chi la critica per aver detto: si vedeva che la giornalista Megyn Kelly, che le rivolgeva domande scomode, aveva il sangue che le usciva da ogni dove? Anche Jeb Bush ha parlato di parole fuori luogo...

 

«Penso che quello che ha detto Jeb Bush sia incredibile, perché solo due giorni fa parlava delle donne in termini di grande egoismo, francamente credo che sia stata un' uscita vergognosa, perché lo perseguiterà. È un po' come la storia di Romney del 47 per cento, e forse potrebbe anche costargli l' elezione. Jeb ha parlato negativamente della salute delle donne, e quando uno parla negativamente della salute delle donne può anche dimenticarsi l' elezione ».

 

Anche lei non usa parole tenere nei confronti delle donne, però.

 

trumptrump

«Io sono l' esatto contrario: io adoro le donne, io voglio aiutare le donne, io farò per le donne cose che nessun candidato sarà in grado di fare, e per me si tratta di qualcosa di veramente importante. Il giorno dopo si è scusato, e ha detto di essersi espresso male. Beh, l' ha fatto, si è espresso davvero molto male, e credo proprio che si sia trattato di una cosa ignobile da dire».

 

«E adesso viene a dire a me o a lei….beh, io le chiedo, che cosa ho mai detto? Non ho detto proprio niente di male. Quella giornalista era molto arrabbiata quando si è rivolta a me con una domanda molto ingiusta per quello che io avevo detto… la cosa interessante è che eravamo a un dibattito della Cnn…. ma quando mi sono rivolto a lei ho detto soltanto che "il sangue le usciva dagli occhi", che è un modo di dire molto frequente».

 

Si, ma poi lei ha detto anche che "le usciva il sangue da ogni dove".

ivana e donald trumpivana e donald trump

«No, ho detto "dovunque", ma non sono riuscito a finire la frase perché in verità avrei voluto dire altro, volevo parlare di altre cose, per esempio di lavoro. Il fatto è che non ho nemmeno finito di pronunciare la frase, perché quello che avevo davvero in mente di dire era “che le usciva il sangue dal naso e… dalle orecchie” ».

 

«Si tratta di un modo di dire molto comune, che si utilizza per le persone che mostrano di provare molta rabbia. E lei era piena di rabbia. Lei si è molto arrabbiata, ma non c' è assolutamente nulla di male in quello che ho detto».

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