matteo salvini gian marco centinaio luca bernardo enrico michetti

“SI POTEVA METTERE IN LISTA GESÙ BAMBINO E SAREBBE STATA LO STESSO UN’OPERAZIONE DIFFICILISSIMA” - IL SOTTOSEGRETARIO ALLE POLITICHE AGRICOLE, IL LEGHISTA GIAN MARCO CENTINAIO, MINIMIZZA LA DISFATTA ELETTORALE DEL CARROCCIO A MILANO: “SE FINISSE 5 A 0 SAREBBE UN PROBLEMA, NON PER SALVINI, MA PER TUTTO IL CENTRODESTRA” - “IL CASO MORISI? NON HA CONTATO NEL VOTO LOCALE” (CIAO CORE)

Luca Monticelli per “La Stampa”

 

gianmarco centinaio matteo salvini

Gian Marco Centinaio, senatore leghista, lombardo e molto vicino a Matteo Salvini, prova a ridimensionare la debacle del centrodestra a Milano: «Non mi aspettavo un risultato così importante di Sala al primo turno, ma sapevo che c'era una grossa differenza tra il nostro candidato e il sindaco uscente. Era mission impossible».

 

Il sottosegretario alle Politiche agricole difende il suo leader da chi gli attribuisce la responsabilità della sconfitta: «Chi dice che è colpa sua non capisce nulla di politica».

 

beppe sala 2

Il sindaco Sala è uno di questi? Ha detto che Salvini pensava di stravincere perché non conosce Milano.

«Sala si goda la vittoria e guardi a casa sua».

 

È stato un errore puntare su Luca Bernardo?

«Sono convinto che non sia solo un problema di nomi. Si poteva mettere in lista Gesù bambino e sarebbe stata lo stesso un'operazione difficilissima per com' era la situazione e per la forza del sindaco uscente».

ANTONIO TAJANI LUCA BERNARDO GIORGIA MELONI MAURIZIO LUPI

 

Il centrodestra registra una delle performance elettorali peggiori nel capoluogo meneghino, avete paura di perdere la regione Lombardia?

«No. Per fortuna la Lombardia non è solo Milano e il centrosinistra non ha un altro Sala. La regione è contendibile, ma credo ci sia un orientamento generale di centrodestra. E comunque le elezioni sono tra due anni, in politica è un'era geologica».

 

luca bernardo

Come commenta l'uscita di Berlusconi che ha criticato la scelta dei candidati?

«I candidati non sono stati individuati solo da Salvini e Meloni, ma da tutti i leader del centrodestra. Berlusconi forse dovrebbe criticare i suoi delegati. Le responsabilità vanno condivise. Non si possono sempre fare dei distinguo quando si perde e prendersi il merito quando si vince».

 

silvio berlusconi vota a milano 1

Hanno pesato il caso Morisi e l'inchiesta sulla lobby nera?

 «No, avendo fatto il consigliere comunale e il vice sindaco della mia città, Pavia, so che i risultati dei sindaci dipendono dalle proposte fatte a livello locale. Anche perché dall'altra parte si potrebbe citare la vicenda di Mimmo Lucano.

 

La magistratura deve andare avanti e lavorare in modo sereno senza essere influenzata dalla politica, ma allo stesso tempo una parte di essa non può condizionare la politica. Sono due poteri diversi dello Stato e tali devono rimanere».

chiara valcepina carlo fidanza lobby nera inchiesta fanpage

 

A Roma e Torino vi aspettavate di più?

«A Torino sinceramente sì. Pensavo che al primo turno potessimo essere avanti, è stata una sorpresa».

 

A Roma Michetti non ha convinto. Giorgetti fece intendere a La Stampa che avrebbe votato Calenda.

«Continuo a ripetere che se Michetti è stato scelto dalle segreterie era il candidato migliore. Io non lo conosco, perché da sottosegretario alle Politiche agricole sono stato impegnato in campagna elettorale in aree del Paese più votate all'agricoltura rispetto a Roma. Nelle due settimane che ci separano del ballottaggio, mi rimboccherò le maniche per lui».

matteo salvini enrico michetti giorgia meloni

 

Rischiate di perdere 5 a 0 nelle grandi città.

«Spero di no, sarebbe un problema, non per Salvini, ma per tutto il centrodestra. Cinque anni fa era successa più o meno la stessa cosa, se portiamo a casa almeno un sindaco vorrà dire che avremo fatto meglio».

petre rupa solomon dimitru

 

L'esito delle amministrative avrà delle ripercussioni dentro la Lega? Sembra che la linea del segretario non stia pagando in questi ultimi mesi.

«Il segretario ha fatto tutto quel che poteva fare. Non gli si può buttare la croce addosso. Non posso credere che i candidati sconfitti diano la colpa a Salvini: non funziona così, siamo una squadra».

 

luca morisi e matteo salvini

Nel centrodestra cosa cambierà?

«Vista la bassa affluenza alle urne è giusto che la politica cambi il proprio modo di comunicare, i cittadini sono diversi dopo il Covid, vedo gente più concreta. Dobbiamo scegliere le migliori persone possibili». Il rapporto tra Salvini e Meloni? «Bisogna chiedere a Salvini».

beppe sala al seggioESCORT ROMENO CHE HA PASSATO LA NOTTE CON LUCA MORISI ESCORT ROMENO CHE HA PASSATO LA NOTTE CON LUCA MORISIcentinaio salvini giorgetti

Ultimi Dagoreport

orcel giorgetti

DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…

giorgia meloni incontra george simion e mateusz morawiecki nella sede di fratelli d italia sergio mattarella frank walter steinmeier friedrich merz

DAGOREPORT –LA CAMALEONTE MELONI NON SI SMENTISCE MAI E CONTINUA A METTERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE: IERI HA INCONTRATO NELLA SEDE DI FDI IN VIA DELLA SCROFA L’EURO-SCETTICO E FILO-PUTINIANO, GEORGE SIMION, CHE DOMENICA POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO PRESIDENTE ROMENO. UN VERTICE CHE IN MOLTE CANCELLERIE EUROPEE È STATO VISTO COME UN’INGERENZA – SABATO, INVECE, LA DUCETTA DEI DUE MONDI INDOSSERÀ LA GRISAGLIA PER PROVARE A INTORTARE IL TEDESCO FRIEDRICH MERZ, A ROMA PER LA MESSA DI INIZIO DEL PONTIFICATO DI PAPA LEONE XIV, CHE E' GIÀ IRRITATO CON L’ITALIA PER LA POSIZIONE INCERTA SUL RIARMO EUROPEO E SULL’AZIONE DEI "VOLENTEROSI" A DIFESA DELL'UCRAINA - MENO MALE CHE A CURARE I RAPPORTI PER TENERE AGGANCIATA L'ITALIA A BRUXELLES E A BERLINO CI PENSANO MATTARELLA E IL SUO OMOLOGO STEINMEIER NELLA SPERANZA CHE LA MELONI COMPRENDA CHE IL SUO CAMALEONTICO EQUILIBRISMO E' ORMAI GIUNTO AL CAPOLINEA (TRUMP SE NE FOTTE DEL GOVERNO DI ROMA...)

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin terre rare

FLASH! – L’EX COMICO ZELENSKY SI È RIVELATO MOLTO PIÙ ABILE DI TANTI DIPLOMATICI - LA POLIZZA SULLA VITA DELL’UCRAINA È STATA LA FIRMA DELL’ACCORDO SULLE TERRE RARE, CHE RAPPRESENTA UNA “GARANZIA DI SICUREZZA” DI AVERE TRUMP DALLA SUA PARTE - COME POTRANNO GLI AMERICANI PERMETTERE A PUTIN DI PRENDERSI IMPIANTI E MINIERE IN COMPROPRIETÀ USA-UCRAINA? L’INTESA SUI MINERALI HA SORPRESO "MAD VLAD": ERA CONVINTO CHE ZELENSKY NON AVREBBE MAI MESSO DA PARTE L’ORGOGLIO, FERITO CON L’UMILIAZIONE ALLA CASA BIANCA…