ELEZIONI PULITE – LA COMMISSIONE ANTIMAFIA PASSA AL SETACCIO GLI IMPRESENTABILI DELLE PROSSIME REGIONALI – BINDI E COMPAGNI A CACCIA DI INQUISITI, PRESUNTI AMICI DI “GOMORRA”, FASCISTI E TRASFORMISTI VARI – IL CRITERIO NON È QUELLO PENALE, MA ETICO

di Monica Guerzoni da "corriere.it"

 

Gli «impresentabili» al setaccio dell’Antimafia. Sul tavolo di Rosy Bindi c’è un fascicolo alto così, con i nomi dei candidati che negli ultimi giorni hanno riempito le pagine politiche dei giornali. I curricula di inquisiti, fascisti, presunti amici di «Gomorra», trasformisti e via sobbalzando verranno valutati dalla commissione parlamentare. Un organismo che tra i suoi compiti costitutivi annovera quello di «indagare sul rapporto tra mafia e politica, con particolare riferimento alla selezione dei gruppi dirigenti e delle candidature per le assemblee elettive». 

ROSY BINDI E ANNA MARGHERITA MIOTTO CON LE PALLINE DI GOMMAROSY BINDI E ANNA MARGHERITA MIOTTO CON LE PALLINE DI GOMMA


Sulla base di questo principio la presidente Bindi ha avviato un’inchiesta interna, i cui risultati saranno resi noti prima delle regionali del 31 maggio. La scrematura delle liste sarà fatta attenendosi ai dettami del codice di autoregolamentazione, che l’Antimafia ha approvato all’unanimità il 23 settembre 2014. L’intento non è certo quello di condizionare il voto, ma di fornire agli elettori un vademecum che consenta di tracciare una linea netta tra i candidati puliti e gli altri, i cui nomi non andrebbero scritti sulla scheda. 

Dal punto di vista della legge Severino sono tutti in regola, anche quelli spuntati nelle liste di Vincenzo De Luca in Campania e che tanto scandalo hanno suscitato. Il punto, per Bindi, è l’opportunità politica di infilare, nelle liste civiche che appoggiano l’aspirante presidente, persone che non sono affatto al di sopra di ogni sospetto. E che magari, pur senza essere direttamente coinvolte in affari criminosi, hanno legami con famiglie della malavita. 


«L’etica della politica non è misurabile solo con gli atti giudiziari» va ripetendo Bindi, che ieri alla presentazione della Enciclopedia delle Mafie al Senato ha detto «il garantismo è un grande valore, ma la politica deve essere molto più rigorosa e darsi un codice di comportamento più stringente, che non faccia riferimento agli atti giudiziari». Per la ex presidente del Pd, insomma, la politica deve arrivare prima della magistratura: «Se si dice che nelle liste ci sono impresentabili si deve anche dire ai cittadini che gli impresentabili non vanno votati».

luca lotti  rosy bindiluca lotti rosy bindi

 

Il presidente Pietro Grasso ha parlato della «dimensione clientelare della politica» e del rapporto di scambio con l’elettorato, «sovrapposizione» che non consente al nostro Paese «un progresso visibile sul piano della lotta alla criminalità organizzata». 

 

PALAZZO SAN MACUTOPALAZZO SAN MACUTO

Il Pd è in allarme. Il presidente della Toscana Enrico Rossi ha dichiarato a Repubblica che il Pd avrebbe dovuto intervenire da Roma per «bloccare ed espellere, evitare presenze imbarazzanti e insignificanti». I senatori Capacchione, Cuomo e Saggese hanno chiesto al Nazareno di «fare pubblicamente i nomi degli impresentabili da non votare» e ora si dolgono di non essere stati ascoltati: «C’è un problema politico che la segreteria regionale del Pd non è riuscita a risolvere...». 


 

 

CARLO AVETA - VINCENZO DE LUCACARLO AVETA - VINCENZO DE LUCAMATTEO RENZI E VINCENZO DE LUCA MATTEO RENZI E VINCENZO DE LUCA

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...