politicamente corretto

EMOTIVAMENTE CORRETTO - LE NUOVE FRONTIERE DEL BUONISMO AMERICANO HANNO INVASO I CAMPUS: NON SI DICE PIÙ 'STRANIERO' MA 'PERSONA INTERNAZIONALE'. BASTA 'SOVRAPPESO', ARRIVA LA 'PERSONA DI DIMENSIONI'. E I PIAGNONI STUDENTI YANKEE VENGONO SUPERATI DAI TOSTI CINESI E INDIANI

1. L'ARTICOLO DI 'THE ATLANTIC' RIPRESO DA RAMPINI

 

http://www.theatlantic.com/magazine/archive/2015/09/thats-not-funny/399335/

 

 

2. LE PAROLE PER NON DIRLO

Federico Rampini per "La Repubblica"

 

Non dite "straniero" ma "persona internazionale". Vietati gli epiteti "obeso, sovrappeso", da sostituire con " persone di dimensioni". Guai a insinuare che "questo studente estero ha difficoltà di apprendimento della nostra lingua". Va incoraggiato, quindi "si sta concentrando nell' imparare la lingua".

 

politicamente corretto universita americanepoliticamente corretto universita americane

Benvenuti nella nuova Distopia degna di George Orwell: i campus universitari americani. Saranno pure le università migliori del mondo, ma l' autocensura "politically correct" del linguaggio raggiunge livelli preoccupanti. O esilaranti. Un caso limite è stato denunciato da Jonathan Chait sul New York. Si tratta della University of New Hampshire. Alcune regole le ho appena elencate qui sopra.

 

Poi c' è la caccia alle cosiddette "micro-aggressioni" psicologiche, da mettere al bando. Esempio: se una ragazza entra in un ufficio dove figurano le foto dei fondatori dell' azienda, presidenti, amministratori delegati, e sono tutti maschi, lei subisce una micro- aggressione: il messaggio subliminale è che non farà carriera, in un' impresa maschilista.

 

politicamente  corretto universita americanepoliticamente corretto universita americane

Ma nascondere quelle foto cambia la realtà del mondo del lavoro? Allevare le studentesse universitarie in un mondo edulcorato, asettico, ripulito dalle asperità di quello vero, le rende agguerrite o ingenue? Sbeffeggiato da Chait, il manuale politically correct della University of New Hampshire ha fatto sorridere - o sobbalzare - l' America intera. Finché il rettore dello stesso ateneo, Mark Huddleston, ha preso le distanze. Precisando che non esiste censura in quel campus, e le regole in questione «sono l' iniziativa autonoma di un gruppo di professori ». Ne abbiamo fatta di strada.

 

Mezzo secolo fa, una parte di quei docenti "progressisti" avevano i capelli molto lunghi, la barba se maschi, e si battevano contro la guerra del Vietnam. La contestazione giovanile nacque nel 1964 dentro il campus di Berkeley, California. Ebbe un nome che era un programma: Free Speech Movement, movimento per la libertà di parola. A quei tempi la censura era di destra.

 

Oggi si direbbe che il più serio attentato al Primo Emendamento della Costituzione americana (che protegge appunto la libertà di espressione) venga dalla cultura di sinistra, o comunque radica-le: femminista, anti-razzista, pro-minoranze. È giusto accusare una sinistra "orwelliana", come fanno gli opinionisti repubblicani che denunciano la "Gestapo del politically correct", o c'è dietro qualcosa di più profondo, che va oltre le etichette politiche?

 

La denuncia del nuovo clima che vige nei campus americani rimbalza anche su un' altra rivista liberal, con un reportage intitolato "The Coddling of the American Mind". Dal verbo "to coddle" che si può tradurre con "coccolare e proteggere, trattare con l' indulgenza riservata ai bambini". La conclusione dell' inchiesta è questa: «Nel nome del proprio benessere emotivo, gli studenti universitari chiedono di essere protetti da parole o idee che non condividono».

i classici della letteratura riscritti per essere politicamente correttii classici della letteratura riscritti per essere politicamente corretti

 

Tra gli esempi ci sono degli avvisi di pericolo che i professori devono usare prima di leggere romanzi "pericolosi". L'esempio che fece scalpore per primo: "Il Grande Gatsby" di Francis Scott Fitzgerald.

 

Un classico della letteratura americana del Novecento, il più suggestivo affresco dei folli anni Venti, l' euforìa sfrenata che precedette il crac del 1929. Eppure qualche mese fa delle associazioni studentesche lo hanno messo all' indice. Contiene «misoginia e violenza fisica». I prof devono dirlo in anticipo. Così le anime ipersensibili o vittime di traumi antecedenti possono auto-esentarsi.

 

Un' obiezione di coscienza con cui mettersi al riparo da ogni situazione dolorosa, anche se evocata da un romanzo. All'autocensura politically correct nei campus qualcuno si ribella, anche fra le star della gioventù radicale. Un caso celebre è l' attore afroamericano Chris Rock.

 

dizionario del politically correctdizionario del politically correct

Un maestro del teatro d' improvvisazione, del cabaret di satira politica e di costume, Rock ha annunciato che non dà più spettacoli nelle università. Lui che era abituato a parlare a briglia sciolta, insultando tutti, si è stufato di dover chiedere scusa ad ogni minoranza "offesa".

 

Le suscettibilità spuntano dove meno te l' aspetti. Guai a chiedere "dove sei nato" ad uno studente di origine ispanica o asiatica, è un modo per confinarlo nella sua condizione di immigrato o figlio d' immigrati. Perfino i complimenti - "bravo in matematica", detto ad un asiatico - vengono denunciati come micro-aggressioni perché rafforzano gli stereotipi etnici. Un altro decalogo citato da The Atlantic, è circolato nei campus delle varie University of California.

 

Mette all' indice frasi-fatte come "L' America è la terra delle opportunità", oppure "il posto di lavoro andrà al candidato più qualificato". Da non dire, perché imprimono il marchio dell' insuccesso su quelli che non ce l' hanno fatta. Il politically correct smonterà anche la meritocrazia americana?

 

Sarebbe sbagliato pensare che il fenomeno sia circoscritto alle università. Essendo sposato a un' insegnante che da 15 anni accumula esperienze da San Francisco a New York, ho visto crescere la censura fin dalle elementari. Il "pensiero positivo" che un tempo ammiravamo negli americani, si è trasformato in qualcos' altro.

 

È vietato rilevare insufficienze e lacune di un alunno, se ne può parlare solo al positivo: altrimenti i genitori partono in guerra contro il sistema scolastico. Solo l' incoraggiamento è tollerato, mai il biasimo. I campus universitari trasformati in " zone emotivamente protette", al contrario del mondo reale, sono l'ultima tappa di un fenomeno che nasce nelle scuole materne, alle elementari, alle medie.

politicamente correttopoliticamente corretto

 

In America ha fatto scandalo la teoria della "Mamma Tigre" di Amy Chua. Io l' avevo vista all' opera in Cina, dove nelle famiglie e nelle aule scolastiche vigono regole d' altri tempi: autoritarismo, severità, dure sanzioni contro chi non si applica. Sarà un caso se Microsoft e Google si sono scelte due chief executive indiani, frutto dei metodi di selezione delle Mamme Tigre? Nello scontro di civiltà tra Occidente e Oriente, c' è sottostante una sfida competitiva: chi sforna le generazioni più allenate a gareggiare?

chris rockchris rock

 

The Atlantic azzarda una spiegazione storica su quel che sta accadendo in America, di questa evoluzione dal politicamente corretto all' emotivamente corretto.

 

La generazione dei baby-boomer, cioè i nati fra il 1945 e il 1965, è diventata la più protettiva verso i propri figli perché è cresciuta nell' America violenta e pericolosa, con il crimine a livelli record, degli anni Settanta e Ottanta. Il messaggio dei baby-boomer ai propri figli della Generazione Millennio: il mondo è una giungla pericolosa, ma i vostri genitori faranno di tutto per proteggervi.

 

JERRY SEINFELDJERRY SEINFELD

Un' altra spiegazione, più antica, fu data da Cristopher Lasch che coniò il termine "la cultura del piagnisteo". È una cultura rassicurante, agli antipodi dall' etica protestante della responsabilità: dà sempre la colpa a qualcun altro. Ma quand' anche la colpa sia di qualcun altro? Il razzismo, il sessismo, le discriminazioni, là fuori nel mondo vero esistono.

Prima o poi bisogna uscire dalla scuola o dall' università, in vista di quel momento è meglio non avere la pelle troppo sottile.

Ultimi Dagoreport

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)