
“L’OCCUPAZIONE DELLA STRISCIA DA PARTE DI ISRAELE RENDE IL MEDIO ORIENTE PIÙ FRAMMENTATO, INSTABILE E OSTILE” – ETTORE SEQUI: “LA DECISIONE DEL GOVERNO ISRAELIANO APRE TRE VUOTI STRUTTURALI. PRIMO, UN VUOTO DI SICUREZZA: HAMAS E JIHAD ISLAMICA TENTERANNO DI MANTENERE SANTUARI E CAPACITÀ OPERATIVE. SECONDO, IL RISCHIO DI AGGRAVARE IL VUOTO UMANITARIO. INFINE, UN VUOTO ISTITUZIONALE: LA PROMESSA DI 'NON GOVERNARE' LA STRISCIA E CEDERLA A GENERICHE 'FORZE ARABE' È, OLTRE CHE UN'IPOCRISIA, UN OSSIMORO STRATEGICO: NESSUN PAESE ARABO ACCETTERÀ DI..."
Estratto dell’articolo di Ettore Sequi per “la Stampa”
A Gaza, ogni giorno, masse di palestinesi scelgono tra una morte certa, per fame, e una morte probabile cercando cibo. In questo scenario, la decisione del governo israeliano di "prendere il controllo" della Striscia significa assumersi tutti gli oneri e i rischi di un'occupazione in uno dei contesti più ostili al mondo: densamente popolato, devastato, radicalizzato. Questa scelta apre tre vuoti strutturali.
Primo, un vuoto di sicurezza: Hamas e Jihad Islamica tenteranno di mantenere santuari e capacità operative e di agire anche in Cisgiordania. […] Fissare l'evacuazione di Gaza City "entro il 7 ottobre" lega poi l'operazione a una data politicamente infiammabile, non alle condizioni sul terreno e aumenta il pericolo per ostaggi e civili.
Secondo, il rischio di aggravare il vuoto umanitario. […] L'uso della fame come arma, con piani di nuovi sfollamenti senza alloggi, acqua o sanità, sposta il dossier dal piano militare a quello del diritto internazionale. Il vincolo legale e politico dell'occupazione è infatti stringente: il controllo effettivo di un territorio attiva obblighi precisi -approvvigionamenti, protezione dei civili, accesso agli aiuti- e impone linee rosse su trasferimenti forzati e insediamenti.
benjamin netanyahu nella striscia di gaza
Infine, un vuoto istituzionale: […] La promessa di "non governare" la Striscia e cederla a generiche "forze arabe" è, oltre che un'ipocrisia, un ossimoro strategico: nessun Paese arabo accetterà di gestire un'occupazione senza un mandato formale e una legittimazione palestinese riconosciuta. Tutto ciò è la formula perfetta per alimentare una nuova stagione di estremismo islamico. È anche per questo che i Paesi arabi osservano con allarme le mosse di Israele: forse la loro solidarietà verso i palestinesi è in parte di facciata, ma sanno che questa situazione è un potentissimo strumento di reclutamento per gli estremisti.
[…] Sul piano regionale, le monarchie del Golfo non vogliono una guerra infinita: hanno mercati e agende di modernizzazione da proteggere. Possono finanziare aiuti e mediazioni discrete, ma non sostenere un'occupazione senza rotta politica. L'asse filo iraniano reagirà con pressioni asimmetriche e intermittenti -dal fronte nord al Mar Rosso- per alzare i costi a Israele e finendo per inchiodare al teatro mediorientale gli Stati Uniti, distraendoli dall'Indo–Pacifico.
Per Washington l'appoggio a Israele può continuare, ma la tolleranza politica dipende da tre elementi: orizzonte temporale definito, standard umanitari credibili per l'opinione pubblica, quadro politico post-operazione, con ruolo per gli attori arabi e possibilmente per l'ANP. Se uno solo manca, la copertura di Washington si indebolisce. Se ne mancano due, diventa insostenibile. Anche i governi europei sono più attivi.
BENJAMIN NETANYAHU VISITA I SOLDATI ISRAELIANI NELLA STRISCIA DI GAZA
I nuovi riconoscimenti dello Stato palestinese segnalano a Israele un limite alla progressiva erosione dei territori a Gaza e in Cisgiordania. Crescono anche le possibilità di azioni concrete, non solo simboliche o politiche nei confronti di Israele. Gli interessi tattici di Netanyahu appaiono sempre più in contrasto con quelli strategici di Israele e di altri attori. E il messaggio che rischia di uscire dalla regione è drammatico: la forza paga, il diritto è opzionale. È la ricetta per un Medio Oriente più frammentato, instabile e ostile.
BA-HAMAS - MEME BY EMILIANO CARLI
BENJAMIN NETANYAHU
CORAGGIO, FATTI HAMASSARE - MEME BY EMILIANO CARLI
foto di benjamin netanyahu bruciata in pakistan
BENJAMIN NETANYAHU AL CONFINE CON GAZA
benjamin netanyahu
benjamin netanyahu
benjamin netanyahu
BENJAMIN NETANYAHU A GAZA
video su gaza strip in trip creato con ai - netanyahu e trump
BENJAMIN NETANYAHU E ISRAEL KATZ VISITANO LA STRISCIA DI GAZA
BENJAMIN NETANYAHU A GAZA
BENJAMIN NETANYAHU A GAZA
benjamin netanyahu con la mappa della striscia di gaza 1
RAFAH NADAL - MEME BY EMILIANO CARLI