travaglio conte casalino

AVERE LA FACCIA COME IL CONTE CASALINO - A FURIA DI SENTIRLO RIPETERE A RETI ED EDICOLE UNIFICATE CHE “LA DELEGA AI SERVIZI È RESPONSABILITÀ DEL PREMIER”, PENSAVAMO CHE IL CAZZARO CON LA POCHETTE, MAI E POI MAI AVREBBE CEDUTO ALLA RICHIESTA DI RENZI E PD DI MOLLARE LA DELEGA. INVECE OGGI SIAMO A BENASSI – UN BEL “MA MI FACCIA IL PIACERE!’’ SE LO MERITA ANCHE TRAVAGLIO: "QUELLA SUI SERVIZI È STATA L’ENNESIMA TEMPESTA NEL BICCHIERE D’ACQUA, UN’ALTRA SCUSA DEI RENZIANI" - PAZIENZA, RAGAZZI, DÀI: PENSAVATE FOSSE UNA PASSEGGIATA, INVECE ERA UNA VIA TRUCIS

travaglio conte

DAGONOTA

A furia di sentirlo ripetere a reti ed edicole unificate che “la delega ai Servizi è responsabilità del premier”, sottolineare che "Chi chiede al premier che deve abbandonare la delega sui servizi deve lui spiegare perché: è una prerogativa del premier. Altrimenti dobbiamo cambiare la legge", tuonare che ‘’Togliermi delega? Non mi posso liberare di quei poteri’’, pensavamo che Conte, supportato dal suo ideologo Marco Travaglio, mai e poi mai avrebbe ceduto alla richiesta di Renzi di mollare la  famigerata delega. Invece oggi siamo a Benassi, il consigliere diplomatico della presidenza del Consiglio che da oggi sbroglierà la matassa dell’intelligence.

pietro benassi

 

Ma ormai al Conte Zelig si perdona tutto, perché la sua ingenuità politica ci fa tanto divertire. Come quella volta che si recò da Bruno Vespa e se uscì, tomo tomo cacchio cacchio, che mai aveva pensato a una cabina di regia di tre ministri coadiuvati da sei manager per la gestione del Recovery Fund – anche questo caso fu sollevato da Renzi con gran parte del PD sottotraccia.

 

Anche Marco Travaglio, l’editorialista preferito dal Cazzaro con la pochette, merita un bel "Ma mi faccia il piacere!" con scappellamento a destra. "La legge affida al premier la responsabilità sui servizi segreti. Che se non ha tempo può delegarli a un sottosegretario. Quella sui servizi è stata l’ennesima tempesta nel bicchiere d’acqua, un’altra scusa dei renziani".

giuseppe conte gennaro vecchione 1

 

Pazienza, ragazzi, dài: pensavate fosse una passeggiata, invece era una Via Trucis.  

 

 

IL CONTE DI IERI

Conte: Delega servizi a struttura bicefala sarebbe inedita e grave

Roma, 23 dic. (LaPresse) - "La delega ai servizi segreti? Non vorrei ci fosse qualche equivoco perché sembrerebbe che il presidente del Consiglio si sia appropriato di questi poteri, di queste prerogative.

 

Conte 007

Allora diciamo che sui servizi segreti c'è la legge che attribuisce al presidente del Consiglio, come in altri paesi, la responsabilità politica, giuridica e addirittura anche operativa per quanto riguarda l'intelligence". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, intervenendo nel corso della registrazione della puntata di 'Porta a Porta' che andrà in onda questa sera su Rai1.

 

"Quindi comunque io, anche avvalendomi di una mera facoltà di nominare l'autorità delegata, non posso certo sottrarmi dalla responsabilità - spiega -. Leggo che varie forze politiche vorrebbero averlo, ma avverto anche che in passato l'autorità delegata è stata sempre dello stesso partito del presidente del Consiglio. E' una persona di fiducia del presidente del Consiglio.

 

renzi conte

Se vogliamo costituire, sarebbe una anomalia in Italia, una struttura bicefala, dove c'è una forza politica che pretende e rivendica un'autorità delegata sarebbe una grave compromissione per quanto riguarda l'operatività dell'intero comparto". "Detto questo, io sono disponibile a discutere di tutto ma nel segno della funzionalità degli interessi generali e non di singole parti, anche delle forze di maggioranza", conclude Conte.

 

Conte, delega ai Servizi è responsabilità del premier

(ANSA) - ROMA, 23 DIC - "Sulla delega sui Servizi non vorrei ci fossero equivoci: il presidente del consiglio non si è appropriato di questi poteri, glieli attribuisce la legge e io non posso sottrarmi a questa responsabilità.

 

Anche in passato l'autorità delegata è sempre stata del partito del presidente: se volgiamo costituire per la prima volta una struttura bicefala con una forza politica che ne rivendica l'autorità sarebbe una grave compromissione sull'operatività dell'intero comparto. Detto questo io sono disposto a discutere di tutto ma per l'interesse generale e non di singole parti delle forze di maggioranza". Così Giuseppe Conte a Porta a Porta (ANSA).

renzi mejo dello sciamano di washington

 

Servizi: Conte, chi mi chiede abbandono delega spieghi perchè

 (ANSA) - ROMA, 30 DIC - "Chi chiede al premier che deve abbandonare la delega" sui servizi "deve lui spiegare perchè: è una prerogativa del premier. Altrimenti dobbiamo cambiare la legge". Così il premier Giuseppe Conte, nel corso della tradizionale conferenza stampa di fine anno, rispondendo sui servizi. (ANSA).

 

Servizi segreti, Conte: Togliermi delega? Non mi posso liberare di quei poteri

Roma, 30 dic. (LaPresse) - La delega ai servizi? La legge del 2007 attribuisce al presidente del Consiglio la responsabilità politica e giuridica sulla sicurezza nazionale", spiega Giuseppe Conte. "Io ne rispondo comunque. Che mi avvalga o meno di nominare una persona di fiducia. E poi abbiamo il Copasir che è un organismo fondamentale, composto da tutte le forze rappresentate in parlamento, presieduto da un esponete delle forze di opposizione.

IL TWEET DI IACOBONI SULLA NORMA CHE MODIFICA LA LEGGE SUI SERVIZI SEGRETI

 

Il Copasir garantisce che ci sia il rispetto dell'interesse generale e la direzione politica per il rafforzamento dei presidi". Il punto, secondo il premier, è un altro: "Chi mi chiede che devo delegare deve spiegare. Domanda: perchè si chiede a un presidente del Consiglio di liberarsi dei suoi poteri? Io non posso liberarmi".

 

MINUTO 1.35 - CONFERENZA STAMPA DI FINE ANNO (30 DICEMBRE)

https://www.youtube.com/watch?t=5752&v=M2JuG03s4Yk&feature=youtu.be&ab_channel=PalazzoChigi

 

CONTE RINCULA: Mi avvarrò facoltà di nominare responsabile Intelligence

giuseppe conte all'inaugurazione della nuova sede dell'intelligence 3

Roma, 18 gen. (LaPresse) – "Mi avvarrò anche della facoltà che la legge mi accorda di designare la delega all’intelligence a una persona di mia fiducia che possa seguire l’operato quotidiano degli uomini e delle donne dell’intelligence”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, tra gli applausi dell’aula nel corso delle sue comunicazioni nell'aula della Camera dopo le dimissioni delle ministre di Iv.

 

CARTABIANCA, MARCO TRAVAGLIO

(23 DICEMBRE 2020)

"La legge affida al premier la responsabilità sui servizi segreti. Che se non ha tempo può delegarli a un sottosegretario. Quella sui servizi è stata l’ennesima tempesta nel bicchiere d’acqua, un’altra scusa dei renziani".

 

ITALIA VIRUS

giuseppe conte all'inaugurazione della nuova sede dell'intelligence 6

Marco Travaglio per “il Fatto Quotidiano” (22 dicembre 2020)

….i servizi segreti rispondono per legge al premier, che può delegare alcune funzioni a un ministro/sottosegretario, o tenersele tutte;

 

SERVIZI SEGRETI, CONTE CEDE LA DELEGA MA NON PER SODDISFARE APPETITI. ECCO PERCHÉ

Stefania Limiti per www.ilfattoquotidiano.it (18 gennaio 2021)

 

giuseppe conte e mattarella all'inaugurazione della nuova sede dell'intelligence

Bel colpo di stile da parte del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Nonostante le difficoltà dell’esecutivo che in queste ore sta subendo i contraccolpi del voltafaccia dei renziani – e ancora non si sa come finirà – evidentemente Conte non ha perso lucidità. Così fa pensare, tra le altre cose, anche la sua scelta, annunciata in Aula durante l’intervento con cui ha chiesto un voto di fiducia, di delegare la gestione dell’intelligence. Ha detto che gli impegni futuri sono molti soprattutto le scadenze internazionali che vedono l’Italia in prima linea e dunque è bene nominare una persona di sua fiducia per quel delicato compito.

giuseppe conte inaugura la nuova sede dell'intelligence

 

Sappiamo che la faccenda è stata al centro di una contesa perché Matteo Renzi non voleva che il presidente del Consiglio mantenesse per sé quella delegata, nonostante sia la legge a prevederlo, già con la riforma dei nostri Servizi varata nel 1977 che fu una vera rivoluzione. Occorreva cancellare la vergogna delle spie italiane che avevano fatto di tutto e di più per proteggere neofascisti e stragisti: a questo si era dedicato il vecchio Sid.

giuseppe conte all'inaugurazione della nuova sede dell'intelligence 4

 

Uno dei punti cardini della riforma fu quello di indicare un solo organo responsabile, di fronte al Parlamento e al paese, del corretto funzionamento dei Servizi: il presidente del Consiglio dei ministri. Fu il modo per contemperare esigenze della sicurezza con quelle della responsabilità di uno Stato democratico.

 

Come sappiamo una buona legge è una condizione necessaria ma non sufficiente perché gli organi dello Stato siano leali e questo vale in ogni altro settore della vita pubblica. Ma quel principio resta un caposaldo, anche per evitare che l’intelligence sia ostaggio di prepotenti appetiti di fazioni e centri di potere. Implicitamente è quello che ci ha ricordato oggi il presidente Conte: delegherà, ma non per far contento qualcuno.

giuseppe conte all'inaugurazione della nuova sede dell'intelligence 5

 

 

Ultimi Dagoreport

al thani bin salman zayed donald trump netanyahu saudita sauditi

DAGOREPORT – DOMANI TRUMP VOLA NEL GOLFO PERSICO, AD ATTENDERLO MILIARDI DI DOLLARI E UNA GRANA - PER CAPIRE QUANTI AFFARI SIANO IN BALLO, BASTA APRIRE IL PROGRAMMA DEL FORUM DI INVESTIMENTI USA-ARABIA SAUDITA. CI SARANNO TUTTI I BIG DELL’ECONOMIA USA: MUSK, ZUCKERBERG, ALTMAN, BLACKROCK, CITIGROUP, ETC. (OLTRE AL GENERO LOBBISTA DI TRUMP) - SAUDITI, EMIRATINI E QATARIOTI SONO PRONTI A FAR FELICE L'AMERICA "MAGA". MA PER INCASSARE LA CUCCAGNA, TRUMP QUALCOSA DEVE CONCEDERE: I REGNI MUSULMANI ARABI PERDEREBBERO LA FACCIA SENZA OTTENERE IL RICONOSCIMENTO DI UNO STATO PALESTINESE - L'INCONTRO DEI MINISTRI DEGLI ESTERI SAUDITA E IRANIANO PER UNA PACE TRA SCIITI E SUNNITI - PRESO PER IL NASO DA PUTIN SULL’UCRAINA E COSTRETTO DA XI JINPING A RINCULARE SUI DAZI, IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HA DISPERATAMENTE BISOGNO DI UN SUCCESSO INTERNAZIONALE, ANCHE A COSTO DI FAR INGOIARE IL ROSPONE PALESTINESE A NETANYAHU…

starmer - zelensky - macron - tusk - merz - a kiev giorgia meloni fico putin

DAGOREPORT – DOVEVA ESSERE UNA “PONTIERA”, GIORGIA MELONI ORMAI È UNA “PORTIERA”. NEL SENSO CHE APRE E CHIUDE IL PORTONE AGLI OSPITI IN ARRIVO A PALAZZO CHIGI: L’ULTIMO CHE SAREBBE DOVUTO ARRIVARE TRA FRIZZI E LAZZI È ROBERT FICO, IL PREMIER SLOVACCO UNICO LEADER EUROPEO PRESENTE ALLA PARATA MILITARE, A MOSCA, SCAMBIANDOSI SMANCERIE CON PUTIN - PER NON PERDERE LA FACCIA, LA DUCETTA HA DOVUTO RIMANDARE LA VISITA DI FICO A ROMA AL 3 GIUGNO - QUESTI SONO I FATTI: L’AUTOPROCLAMATASI “PONTIERA”, TOLTA LA PROPAGANDA RILANCIATA DAI TROMBETTIERI DI ''PA-FAZZO'' CHIGI, NON CONTA NIENTE SULLO SCENA INTERNAZIONALE (LA PROVA? IL VIAGGIO DI MACRON, MERZ, STARMER E TUSK A KIEV E IL LORO ACCORDO CON TRUMP) - RUMORS: IL TEDESCO MERZ PERPLESSO SUL VIAGGIO IN ITALIA DI LUGLIO. E MELONI PUNTA A INTORTARLO DOMENICA ALLA MESSA DI INIZIO PONTIFICATO DI LEONE XIV, IN PIAZZA SAN PIETRO...

orchesta la scala milano daniele gatti myung whun chung myung-whun ortombina fortunato

DAGOREPORT: CHE GUEVARA VIVE ALLA SCALA – ALLA FINE DEL 2026, SARÀ IL DIRETTORE D’ORCHESTRA COREANO MYUNG-WHUN CHUNG IL SUCCESSORE DI RICCARDO CHAILLY - IL CONIGLIO (CONIGLIO, NON CONSIGLIO) DI AMMINISTRAZIONE DELLA SCALA AVEVA SUGGERITO IL NOME DEL MILANESE DI FAMA MONDIALE DANIELE GATTI. MA LA CGIL DELL’ORCHESTRA, SOTTOTRACCIA, HA SUBITO FATTO CAPIRE CHE NON ERA DI SUO GRADIMENTO: A GATTI VENIVA “RIMPROVERATO” UN ATTEGGIAMENTO UN PO’ SEVERO VERSO GLI ORCHESTRALI (POCO INCLINI A NON FARE QUEL CHE VOGLIONO) – ORA I SINDACATI RECLAMANO L’AUMENTO DI PERSONALE (DEL RESTO, LA SCALA, HA SOLO MILLE DIPENDENTI!), AUMENTI RETRIBUTIVI, SCELTA DELL’UFFICIO STAMPA ALL’INTERNO DEL TEATRO, FINANCO LA RICHIESTA DI PARCHEGGIARE I MONOPATTINI NEL CORTILETTO INTERNO…

orcel giorgetti nagel castagna bpm unicredit

DAGOREPORT - RISIKO INDIGESTO: LA PROTERVIA DI GIORGETTI A DIFESA DI BPM DALLE GRINFIE DI UNICREDIT, INDISPETTISCE FORZA ITALIA E I FONDI CHE HANNO INVESTITO MILIARDI IN ITALIA - GLI SCAZZI SUL DECISIONISMO DI ORCEL NEL BOARD DI UNICREDIT: IL CDA PRENDE TEMPO SULL'OFFERTA DI SCAMBIO SU BPM, CHE LA LEGA CONSIDERA LA "SUA" BANCA - LA STILETTATA DI NAGEL A LOVAGLIO ("PER BUON GUSTO NON RIPERCORRO LA STORIA DEL MONTE DEI PASCHI") E L'INSOFFERENZA DI CALTAGIRONE PER IL CEO DI BPM, CASTAGNA...

keir starmer emmanuel macron e friedrich merz sul treno verso kiev giorgia meloni mario draghi olaf scholz ucraina donald trump

DAGOREPORT - IL SABATO BESTIALE DI GIORGIA MELONI: IL SUO VELLEITARISMO GEOPOLITICO CON LA GIORNATA DI IERI FINISCE NEL GIRONE DELL'IRRILEVANZA. LA PREMIER ITALIANA OGGI CONTA QUANTO IL DUE DI PICCHE. NIENTE! SUL TRENO DIRETTO IN UCRAINA PER INCONTRARE ZELENSKY CI SONO MACRON, STARMER, MERZ. AD ATTENDERLI, IL PRIMO MINISTRO POLACCO TUSK. NON C'È PIÙ, COME TRE ANNI FA, L’ITALIA DI MARIO DRAGHI. DOVE È FINITA L’AUTOCELEBRATOSI “PONTIERA” TRA USA E UE QUANDO, INSIEME CON ZELENSKY, I QUATTRO CABALLEROS HANNO CHIAMATO DIRETTAMENTE IL ‘’SUO CARO AMICO” TRUMP? E COME HA INCASSATO L’ENNESIMA GIRAVOLTA DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA CHE SI È DICHIARATO D’ACCORDO CON I VOLENTEROSI CHE DA LUNEDÌ DOVRÀ INIZIARE UNA TREGUA DI UN MESE, FUNZIONALE AD AVVIARE NEGOZIATI DI PACE DIRETTI TRA UCRAINA E RUSSIA? IN QUALE INFOSFERA SARANNO FINITI I SUOI OTOLITI QUANDO HA RICEVUTO LA NOTIZIA CHE TRUMP FA SCOPA NON PIÙ CON IL “FENOMENO” MELONI MA CON...

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…