
“GIORGIA MELONI, ORA SONO CAVOLI DELL'ITALIA. VERREMO A RIPRENDERCI I MILIONARI CHE MILANO CI HA RUBATO” – IL TURBO-POPULISTA D’OLTREMANICA NIGEL FARAGE, RE DELLA BREXIT, ANNUNCIA LA “BRITANNIA CARD” PER ATTRARRE DI NUOVO I PAPERONI CHE STANNO ABBANDONANDO IN MASSA IL REGNO UNITO, DOPO GLI ULTIMI PROVVEDIMENTI DEI GOVERNI BRITANNICI – BASTERÀ PAGARE 250MILA STERLINE PER OTTENERE SUBITO UN VISTO SPECIALE E TASSE MINIME PER DIECI ANNI - FARAGE VOLA NEI SONDAGGI, CHE LO DANNO DIECI PUNTI SOPRA IL PREMIER STARMER...
Articolo di Antonello Guerrera per repubblica.it - Estratti
“Voglio dire una cosa a Repubblica”, ci promette Nigel Farage mentre ride di gusto, dopo aver citato Giorgia Meloni e l'Italia, “ora sono cavoli vostri. Verremo a riprenderci tutti i milionari che Milano ci ha rubato, haha!”.
Perché il re della Brexit ha lanciato ieri la “Britannia Card”, ossia una proposta per attrarre di nuovo i paperoni che stanno abbandonando in massa il Regno Unito, dopo gli ultimi provvedimenti dei governi britannici.
giorgia meloni al senato foto lapresse
Farage sta volando nei sondaggi: l’ultimo di Ipsos dà in testa il suo Reform UK addirittura al 34%, oltre 10 punti sopra il Labour del primo ministro Keir Starmer, picco mai visto prima. Certo, in teoria mancano ancora quattro anni alle elezioni, a meno che Sir Keir non decida di anticiparle.
In ogni caso, Farage non è mai stato così vicino a Downing Street. E dunque, sfruttando il “momentum”, ogni settimana annuncia una nuova proposta, con un obiettivo chiaro: corteggiare i ricchi (da fan della deregulation quale è sempre stato) e allo stesso tempo conquistare la working class e la classe operaia, sempre più disillusa dal Labour e affascinata dal leader populista.
La Britannia Card
La Britannia Card è un altro esempio della sua recente strategia politica. Da un lato, vuole convincere milionari e paperoni a tornare nel Regno Unito. Secondo il piano di Farage, a loro basterà pagare 250mila sterline per ottenere subito un visto speciale e tasse minime per dieci anni, tra gli altri benefit.
Allo stesso tempo, però, il leader di Reform UK conta di redistribuire questi incassi, che potrebbero arrivare a diversi miliardi di sterline solo come “biglietto di’ingresso", “e accreditarli a lavoratori meno abbienti e operai, direttamente in busta paga” (...)
"Fantapolitica”, risponde il Labour di Starmer, “ancora una volta Farage favorisce i più ricchi del Paese, offrendo loro agevolazioni inaudite”.
Tuttavia, le proposte del leader di Reform, per quanto discutibili, evidenziano un problema innegabile nel Regno Unito. I milionari stanno scappando in massa, e con loro l’indotto che la loro presenza genera. (...)
Come riporta il Times di oggi, dopo già i 10.800 del 2024, soltanto nel 2025 il Regno Unito dovrebbe perdere addirittura altri 16.500 individui con più di un milione di dollari di asset ma che preferiscono diventare residenti in altri Paesi con meno limitazioni alla loro ricchezza e tasse più benevole. Sono dati dell’Henley Private Wealth Migration Report, che rilevano come Londra perderà il doppio dei paperoni della Cina e addirittura il decuplo di quelli della Russia. Complessivamente, il Regno potrebbe essere dissanguato di 66 miliardi di asset di investimento in
Ma come ha fatto Londra a ridursi così, visto che nel secolo scorso era la mecca di paperoni e ricche famiglie da tutto il mondo? Come spiega l’agenzia Henley & Partners, il Regno Unito paga soprattutto tre decisioni dal 2016 a oggi: la sospensione della concessione dei visti d’oro “Tier 1”; una delle tasse di successione più alte del mondo, al 40%, ma anche sui capital gains. Ma soprattutto la revoca dello status di non-dom, ovvero di “non domiciliato”. Spiegato meglio: sino allo scorso aprile, dietro il pagamento di cifre relativamente basse come 30mila o 60mila sterline all'anno, in questo Paese si poteva risiedere sul territorio britannico, ma si poteva pagare le tasse su guadagni e asset generati all’estero in un altro Paese, dove i livelli di tassazione sono più bassi di quelli britannici.
(…)
Così molti milionari preferiscono altri lidi, come Portogallo, Spagna, Grecia, Dubai o la stessa Italia, come nota Farage. Roma, con la flat tax fissata a 200mila euro per chi si trasferisce nel Belpaese, ha già attratto circa il 9% di paperoni in più rispetto all’anno passato. Secondo Henley & Partners, nei primi mesi del 2025, le richieste di milionari alle società di consulenza per trasferirsi dal Regno Unito in un altro Paese, sono salite del 183% rispetto allo stesso periodo del 2024. Farage ha un innegabile fiuto politico. Per questo il leader della destra britannica ha lanciato la sua ennesima crociata.
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giorgia meloni al senato foto lapresse
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