giorgia meloni flaminia pace

FASCI O RADDOPPI? GIORGIA MELONI SCEGLIE LA LINEA “MORBIDA” VERSO I GIOVANI ANTISEMITI DI FDI CHE INNEGGIANO AL DUCE E HITLER: OK LE DIMISSIONI DELLE “MELE MARCE” FLAMINIA PACE ED ELISA SEGNINI, MA NON SARANNO PRESI PROVVEDIMENTI SULL’ORGANIGRAMMA DEL MOVIMENTO GIOVANILE “GIOVENTÙ NAZIONALE”. SARÀ AVIVATO UN PROCEDIMENTO DISCIPLINARE, MA I TEMPI SARANNO LUNGHI E NON SARANNO TOCCATI “QUEI RAGAZZI STUPENDI” (GIORGIA-DIXIT) – LA DELUSIONE DI ESTER MIELI, EBREA CHE SI È CANDIDATA CON FDI DANDO FIDUCIA AGLI EREDI DEL PARTITO DI MUSSOLINI, AUTORE DELLE LEGGI RAZZIALI…

 

 

1. LA REAZIONE AMARA DELLA SENATRICE: QUESTO NON È IL PARTITO CHE CONOSCO IO

Estratto dell’articolo di Paolo Conti per il “Corriere della Sera”

 

ester mieli

«In merito ai filmati diffusi da Fanpage voglio precisare che, come senatrice della Repubblica italiana componente di FdI, non mi riconosco in quelle immagini, in quei comportamenti e in quelle parole. Non ritrovo la realtà che conosco di Fratelli d’Italia e Gioventù nazionale».

 

La secca reazione di Ester Mieli all’inqualificabile materiale emerso su di lei in quelle immagini non svela alcuna incrinatura col suo partito: «È evidente che la presenza di elementi nostalgici piegati a un passato riprovevole e criminale non mi appartengono. Le parole e i comportamenti sono per me motivo di condanna e di disapprovazione».

 

FLAMINIA PACE

Frasi calibrate con attenzione per ribadire la sua fiducia in Fratelli d’Italia: «Sono sicura che i vertici […] sapranno confermare la vocazione e la sostanza di un partito conservatore completamente libero da ideologie e comportamenti nostalgici» .

 

Torniamo all’ottobre 2022. Ester Mieli si candida al Senato nel centrodestra in quota FdI. E non sono pochi a chiedersi perché una ebrea romana abbia deciso così. La risposta arriva da molte sue affermazioni di quel periodo: «La mia è una candidatura da cittadina italiana, ogni ebreo in Parlamento rappresenta sé stesso e non la sua comunità di appartenenza». Un modo per non coinvolgere nella sua scelta politica la Comunità ebraica romana, straziata tra l’ottobre 1943 e il giugno 1944 dai rastrellamenti nazisti.

 

inchiesta gioventu nazionale fanpage

Ester Mieli […] ha […] attraversato non pochi mari politici. Con Walter Veltroni sindaco di Roma partecipa alle primarie del Pd nel 2007 («di Veltroni ho grande stima e di lui mi colpisce soprattutto la forza»). Ma poi nell’ultima stagione di Gianni Alemanno, sindaco fino al 2013, diventa portavoce della giunta di centrodestra.

 

In quell’anno dice no anche alla proposta di candidatura nella lista Monti. Guida la comunicazione della Comunità ebraica romana ma resta, politicamente, nell’area del centrodestra. Nel gennaio 2016 firma con suo nonno Alberto, classe 1925, scomparso poi nel 2018, sopravvissuto ad Auschwitz e a Mauthausen […] il libro Eravamo ebrei. Questa era la nostra ultima colpa (Marsilio). […]

 

 

seconda puntata dell inchiesta di fanpage sulla gioventu meloniana 9

Nell’ottobre 2022 la candidatura al Senato nel centrodestra in quota FdI nel collegio Lazio 4 : «Mi fido di Giorgia Meloni perché è coerente. Dice quello che pensa, con determinazione e coraggio cerca di realizzarlo senza false promesse». La eleggono col 37,49% davanti a Monica Cirinnà del centrosinistra, 30,94%. Mantiene sempre salda la sua fiducia in FdI. […] Un legame che non si rompe nemmeno ora, dopo gli insulti antisemiti su di lei apparsi su Fanpage .

 

Ester Mieli

2. LA PREMIER CHIAMA MIELI E SI SCUSA FARO ACCESO SU GIOVENTÙ NAZIONALE

Estratto dell’articolo di Antonio Bravetti e Federico Capurso per “la Stampa”

 

Dei problemi di partito, in questo momento, Giorgia Meloni non se ne vuole occupare. È a Bruxelles con ben altre grane, altri nervosismi. Mercoledì sera, però, la premier trova il tempo di chiamare Ester Mieli, la senatrice […] vittima di insulti antisemiti da parte di alcuni esponenti di Gioventù nazionale, il movimento giovanile di Fratelli d'Italia. Meloni al telefono stigmatizza quei comportamenti, mostra vicinanza a Mieli e le assicura che verranno presi provvedimenti. Non sarà però lei a farsene carico.

 

GIORGIA E LA GIOVENTU MELONIANA - VIGNETTA BY ELLEKAPPA

Delega invece a sua sorella Arianna, responsabile della Segreteria di Fratelli d'Italia, e a Giovanni Donzelli, che guida l'organizzazione nazionale del partito, la gestione del caso, deflagrato dopo la seconda puntata dell'inchiesta di FanPage. Devono occuparsene loro, ma ogni scelta – ben inteso – dovrà essere condivisa.

 

I due si danno così appuntamento […]  al quartier generale del partito in via della Scrofa, a Roma. Una riunione alla quale viene invitato a partecipare anche il deputato Fabio Roscani. Roscani è il responsabile di Gioventù nazionale. Teoricamente, è quello che avrebbe dovuto vigilare sulle derive neofasciste del suo movimento. Non c'è un bel clima. Il vertice è a porte chiuse. Fonti di FdI raccontano che dai piani alti fino all'ultima sezione di provincia si respiri ormai un clima tendente alla paranoia.

 

fabio roscani

La linea […] è quella di «sanzionare chi è stato coinvolto nell'inchiesta giornalistica per insulti antisemiti e razzisti, ma non subito». I fedelissimi della premier vogliono prendere tempo e non dare un segnale di sfiducia alle truppe di Gioventù nazionale, quei «ragazzi stupendi» così li chiama Meloni, portati sempre in palmo di mano. Da qui nasce l'uscita fuori dalle righe di Donzelli di fronte alle telecamere di La7. Prima offre una carezza ai giovani di Gn: «Si tratta di ragazzini per buona parte minorenni, che non hanno ruoli istituzionali».

 

Poi attacca la giornalista di Fanpage con parole violente, accusandola «in nome della carriera» di «tradire e mentire a quello che si definisce un amico. Questa è infamia». L'obiettivo è difendere Gn, attaccare la stampa e, per ultimo, prendere tempo sulle sanzioni da comminare nel movimento giovanile.

 

inchiesta fanpage sul movimento giovanile fdi

Per un'operazione del genere, non c'è nulla di meglio di un procedimento disciplinare da avviare all'interno della «Commissione nazionale di garanzia e disciplina di Fratelli d'Italia». Il nome ha il sapore fortissimo della burocrazia partitica e, infatti, questo non è certo un organo che agisce con sveltezza. Prima di arrivare a un verdetto definitivo possono passare anche due mesi. Insomma, ci si potrebbe rivedere a settembre, fatta eccezione per l'assistente parlamentare della deputata Ylenia Lucaselli. Per lei, che ha un ruolo all'interno di un'istituzione pubblica come Montecitorio, la cacciata è arrivata già ieri.

 

Ester Mieli

Le anime moderate di Fratelli d'Italia, come il ministro Guido Crosetto o il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, sono gli unici a chiedere «provvedimenti immediati ed esemplari» per tutti. Di fronte al video dell'inchiesta giornalistica, effettivamente, non si capisce cosa ci sia da approfondire. Un tempo, ricorda Rampelli, i razzisti venivano cacciati senza troppi fronzoli. «Nel partito di cui sono stato con orgoglio uno dei fondatori - scrive Crosetto - non può esserci spazio per persone, parole e pensieri come quelli che ho ascoltato. È imperativo reagire con durezza». E anche lui, come Meloni, chiede alla senatrice Mieli «scusa, a nome di tutti noi».

 

inchiesta gioventu nazionale fanpage 34

Eppure, se anche un giorno si colpiranno le mele marce che in questo caso emergono, nessuno dentro il partito della premier avanza pubblicamente dei dubbi sul tipo di formazione politica che ricevono questi ragazzi nelle sezioni del partito. Né si ha intenzione di avviare un'indagine interna per capire quanto il fenomeno neofascista sia esteso nelle file di Gioventù nazionale e, soprattutto, tollerato o persino alimentato dai dirigenti di FdI.

 

GIOVENTU MELONIANA - INCHIESTA DI FANPAGE

Con queste premesse, è evidente: Roscani non verrà toccato. D'altro canto, viene chiamato a partecipare alla riunione a via della Scrofa per trovare una via d'uscita.

Il problema - per come la vedono i dirigenti di FdI - è l'aver «trascurato il partito» negli ultimi 18 mesi. Da quando, insomma, sono tutti al governo, concentrati su decreti, nomine, provvedimenti.

 

I fedelissimi di Meloni hanno convenuto, di fronte alle braccia tese e agli insulti antisemiti che dilagano nelle sezioni di Gioventù nazionale, che ci sarebbe bisogno di ampliare l'organigramma di Fratelli d'Italia, avere dei dirigenti che possano aiutare Arianna Meloni e Giovanni Donzelli a tenere in mano le briglie di un partito che è cresciuto troppo in fretta.

 

FABIO ROSCANI

Come per il capitolo espulsioni, però, dentro FdI non si vuole intervenire subito. Si ha paura che venga letto, nel partito, come un messaggio di debolezza. E invece, «non ci facciamo dettare l'agenda dai giornali», sostengono petto in fuori gli uomini di FdI. Se ne riparlerà a settembre. Magari anche più in là.

inchiesta di fanpage su gioventu nazionale 4FLAMINIA PACE PORTA IL MEIN KAMPF - INCHIESTA DI FANPAGE SULLA GIOVENTU MELONIANA inchiesta fanpage sul movimento giovanile fdi

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…

silvia toffanin francesca fialdini giorgia cardinaletti tommaso zorzi alessandro giuli pietro tatafiore barbara castorina

A LUME DI CANDELA - TOMMASINO ZORZI NON SARÀ OPINIONISTA AL “GRANDE FRATELLO”: NONOSTANTE LE SPINTE DI CASCHETTO, IL SUO NOME È STATO BOCCIATO – CI MANCAVA IL MINISTRO GIULI-VO IN VERSIONE OFFICIANTE: HA CELEBRATO IL MATRIMONIO DEL SUO CAPO UFFICIO STAMPA, PIERO TATAFIORE, CON BARBARA CASTORINA, TITOLARE DELL'AGENZIA VISVERBI CHE HA ASSISTITO IN PASSATO PROFESSIONALMENTE GIULI (AVRÀ RIFILATO UN ALTRO PIPPOZZO SUL “PENSIERO SOLARE”?) - BIANCA BERLINGUER E ILARIA D'AMICO (CHE LASCIA CASCHETTO) NELL'AGENZIA DI PRESTA - GIORGIA CARDINALETTI AL POSTO DI FRANCESCA FIALDINI - DOPO LA CHIUSURA DI TANGO, COSTAMAGNA OSPITE SU RETE 4 (NEL PROGRAMMA DOVE LAVORA IL SUO COMPAGNO) - LUI È UN POLITICO DI PRIMO PIANO, LEI È UNA BELLA GIORNALISTA. I DUE SONO STATI AMANTI E LUI HA FAVORITO LA SUA ASCESA. DURANTE UNA RECENTE INTERVISTA HANNO FATTO FINTA DI NON CONOSCERSI DANDOSI DEL LEI. DI CHI STIAMO PARLANDO?

luca zaia matteo salvini francesco acquaroli conte bonelli schlein fratoianni matteo ricci

DAGOREPORT - DALLA RIFORMA ELETTORALE AL RIMPASTO DI GOVERNO, IL FUTURO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È APPESO COME UN CACIOCAVALLO AL SUO PRIMO TEST CRUCIALE: LE REGIONALI – SCATENEREBBE UNO SCONQUASSO NELLA LITIGIOSA COALIZIONE DI GOVERNO SE FRATELLI D'ITALIA DOVESSE PERDERE LE MARCHE, DOVE LA RICONFERMA DEL MELONIANO ACQUAROLI E' INCERTA - A QUEL PUNTO, A NOVEMBRE, LA MELONA VORRÀ ASSOLUTAMENTE IMPORRE UN CANDIDATO ALLA FIAMMA NEL VENETO LEGHISTA - LA DUCETTA HA BEN RAGIONE DI PRETENDERLO: MALGRADO IL SUO 28-29%, ATTUALMENTE FDI GOVERNA SOLO IN TRE REGIONI: MARCHE, ABRUZZO E LAZIO - PER FARCELA, LA DUCETTA DOVRA' CONVINCERE LUCA ZAIA AD APPOGGIARE, COL 40% DI CONSENSI DI CUI GODE LA SUA LISTA, IL SUO CANDIDATO ALLA PRESIDENZA - NEL CASO IN CUI IL "DOGE" NON ACCETTI LA PROPOSTA, A QUEL PUNTO, GIÀ TAGLIATO FUORI DA SALVINI, LE AMBIZIONI DI ZAIA DI RICOPRIRE UN DOMANI LA PRESIDENZA DELL'ENI O MAGARI LA CARICA DI MINISTRO DOVRA' RIPORLE NEL CASSETTO DEI SOGNI...

stefano belingardi clusoni belen rodriguez

DAGOREPORT - LA ''FARFALLINA'' DI BELEN È TORNATA A BATTERE. DOPO UN’ESTATE TURBOLENTA DI SCAZZI E POLEMICHE, PER LA "SCIO-GIRL" ARGENTINA È ARRIVATO UN NUOVO E AITANTE  BELLIMBUSTO - LUI È STEFANO BELINGARDI CLUSONI, ARCHITETTO MILANESE CHE, CON IL SUO STUDIO "BE.ST", NEGLI ULTIMI ANNI HA RIDISEGNATO LO SKYLINE DELLA CITTÀ MENEGHINA - GALEOTTO UN LOCALE IN SARDEGNA, DOVE I DUE SONO STATI PIZZICATI A BACIARSI CON PASSIONE, INCURANTI DEGLI SGUARDI INDISCRETI - A CONFERMARE LA LIASON È LA STESSA BELEN CON UN CAROSELLO DI FOTO SU INSTAGRAM SULLE SUE "HERMOSAS VACACIONES” -DALLO SCAZZO CON IL BENZINAIO ALLE PATATINE LANCIATE IN UN LOCALE: L’ESTATE IRREQUIETA DELL'EX DI CORONA E DE MARTINO - VIDEO

stefano de martino striscia la notizia antonio ricci gerry scotti la ruota della fortuna pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - PIER SILVIO, QUESTA VOLTA, HA VINTO. PIAZZARE LA “RUOTA DELLA FORTUNA” NEL VUOTO PNEUMATICO DELLA PROGRAMMAZIONE ESTIVA, È STATA UNA MOSSA SCALTRA ALL’INSEGNA DI UN SOLO IMPERATIVO: FIDELIZZARE IL PUBBLICO DEI TELE-MORENTI - L’OPERAZIONE È RIUSCITA, IL PAZIENTE È ANCORA IN VITA, MA È SOLO IL PRIMO ROUND DI UNA GUERRA ANCORA MOLTO LUNGA: GIÀ IN SOVRAPPOSIZIONE, IERI SERA, “AFFARI TUOI” ERA LEGGERMENTE IN VANTAGGIO SUL PROGRAMMA DI GERRY SCOTTI, E LA SCELTA DI FAR RIPARTIRE LA TRASMISSIONE DI DE MARTINO DI MARTEDÌ, ANZICHE' DI LUNEDI', HA LASCIATO INTERDETTI GLI ADDETTI AI PALINSESTI - COMUNQUE VADA IL DUELLO NEI PROSSIMI DUE MESI, “PIER DUDI”, ALLA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, ERA STATO CATEGORICO: "'STRISCIA LA NOTIZIA' INIZIERÀ A NOVEMBRE. ANCHE SE CIÒ CHE VA IN ONDA, E NON SARÀ COSÌ, DOVESSE FARE UN TRILIONE DI ASCOLTI" - GLI ESORDI CON MARIA DE FILIPPI, IL FLOP ALL'''ISOLA DEI FAMOSI'' CONDOTTA DALLA MARCUZZI, PRESTA CHE LO SBOLOGNA E LA RISCOSSA CON CASCHETTO (E TANTI ''PACCHI'' A MO' DI CULO): L'IRRESISTIBILE ASCESA DI STEFANO DE MARTINO, ALFIERE DI RAI-MELONI, CHE SOGNA IL FESTIVAL DI SANREMO - VIDEO