“FECE ASSUMERE LA MOGLIE” - CHIESTO IL PROCESSO PER IL GOVERNATORE DI CENTRODESTRA DEL MOLISE FRANCESCO ROBERTI. DEVE RISPONDERE DI CORRUZIONE - DA SINDACO DI TERMOLI AVREBBE AGEVOLATO UN’AZIENDA IN CAMBIO DI INCARICHI E CONTRATTI (CINQUANTAMILA EURO CIRCA DI STIPENDI A SUA MOGLIE. POCO MENO DI 800MILA EURO DI LAVORI ALL’AZIENDA DI UN AMICO) – IL GOVERNATORE È COINVOLTO INSIEME AD ALTRE 46 PERSONE IN UNA MAXI INCHIESTA SU TRAFFICI DI RIFIUTI E INFILTRAZIONI MAFIOSE - L'OPPOSIZIONE CHIEDE LE DIMISSIONI
Cinquantamila euro circa di stipendi a sua moglie. Poco meno di 800mila euro di lavori all’azienda di un amico. Un’accusa grave: corruzione. Il governatore del Molise, Francesco Roberti, esponente del centrodestra, rischia il processo perché, «nella sua triplice veste di sindaco di Termoli, di presidente della provincia di Campobasso e membro del Cosib» (il Consorzio per lo sviluppo industriale della Valle del Biferno), si legge negli atti, avrebbe favorito un’azienda della zona, «ricevendo denaro e altre utilità per sé, per la moglie Elvira Gasbarro e per altri».
A chiedere il suo rinvio a giudizio è stata la procura antimafia di Campobasso (a Roberti però non vengono contestati reati di criminalità organizzata), nell’ambito di una maxi inchiesta su traffici di rifiuti e infiltrazioni mafiose che vede coinvolti il governatore insieme con altre 46 persone. Le accuse che la procura gli muove sono quelle di cui ha dato conto Repubblica in diverse inchieste nei mesi scorsi: al centro c’è il rapporto tra Roberti e una società, Energia Pulita, attiva nel mondo dei rifiuti,
Secondo l’accusa Roberti avrebbe favorito l’azienda, scrivono nella richiesta il procuratore Nicola D’Angelo e la pm Anna Rita Carollo, in cambio dell’«assunzione di sua moglie Elvira Gasbarro», del «conferimento di un incarico allo studio di progettazione Sit srl, di cui Roberti era socio», e della «stipula di un contratto con una società edile espressamente indicata e suggerita in sostituzione di un’altra impresa già individuata».
(...)
L’udienza preliminare è fissata per il prossimo 22 gennaio. Roberti sostiene la trasparenza delle sue condotte ma, evidentemente, le memorie difensive presentate non hanno convinto la procura: le opposizioni chiedono un suo passo indietro mentre il centrodestra (a partire dai parlamentari eletti in Molise, Claudio Lotito su tutti) sta facendo quadrato attorno a lui.



