carlo fidanza giorgia meloni

FIDANZA, UN'ACCUSA TIRA L'ALTRA - UNO DEI PIÙ IMPORTANTI RAPPRESENTANTI AL NORD DELLA MELONI È FINITO IN UN NUOVO CASINO DOPO QUELLO DELLA "LOBBY NERA" SUL RICICLAGGIO DI DENARO: STAVOLTA, SECONDO LA PROCURA DI MILANO, AVREBBE SPINTO UN CONSIGLIERE COMUNALE DI BRESCIA, GIOVANNI ACRI, A DIMETTERSI, IN CAMBIO DELL'ASSUNZIONE DEL FIGLIO JACOPO, 17ENNE - L'OBIETTIVO ERA FAR ENTRARE A POSTO DI ACRI SENIOR UN FEDELISSIMO DI FIDANZA, GIANGIACOMO CALOVINI, IL PRIMO DEI NON ELETTI DI FDI: LE DATE IN EFFETTI COMBACIANO STRANAMENTE…

Monica Serra per "La Stampa"

 

carlo fidanza giorgia meloni

Una poltrona da consigliere comunale in cambio dell'assunzione del figlio, non ancora maggiorenne, come assistente della segreteria dell'europarlamentare di Fratelli d'Italia, Carlo Fidanza. Che, nelle scorse ore, ha ricevuto un nuovo avviso di garanzia della procura di Milano.

 

Dopo l'inchiesta sulla «lobby nera», una nuova tegola si abbatte sul partito di Giorgia Meloni e su uno dei suoi più fedeli e importanti rappresentanti al Nord.

 

carlo fidanza inchiesta di fanpage

L'accusa ipotizzata questa volta è quella di corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio. Il pubblico ufficiale che per i pm sarebbe stato corrotto è l'ex consigliere comunale di Brescia, Giovanni Acri; il presunto corruttore proprio l'europarlamentare Fidanza, già accusato di finanziamento illecito al partito e riciclaggio.

 

carlo fidanza

Al centro dell'accordo corruttivo un posto di lavoro per il figlio di Acri all'epoca diciassettenne, Jacopo, da seicento euro al mese più indennità, pagato coi soldi messi a disposizione dall'Unione Europea.

 

giovanni acri con daniela santanche

In cambio, per l'accusa, il 25 giugno dello scorso anno, il consigliere comunale bresciano si è dimesso - ufficialmente per questioni personali - per fare spazio a Giangiacomo Calovini, il primo dei non eletti di Fdi. Il quale, oltre a essere il portavoce del senatore e coordinatore provinciale del partito, Gianpietro Maffoni, è anche responsabile della scuola politica voluta proprio da Fidanza a Bruxelles.

 

giovanni acri

Per cercare riscontri alle accuse, gli investigatori del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf, per tutta la giornata di ieri, hanno effettuato perquisizioni e sequestri negli appartamenti di Acri padre (indagato) e figlio (non indagato).

 

Ma anche nello studio di un commercialista milanese (non indagato) dove il 18 giugno del 2021 si sarebbe perfezionato l'accordo corruttivo, cioè la firma del contratto, di cui - si legge nel decreto di perquisizione - Fidanza si sarebbe reso «promotore».

 

giangiacomo calovini 2

«Ho appreso con sorpresa di questa indagine» è il commento dell'europarlamentare, difeso dall'avvocato Enrico Giarda, e che si era autosospeso da Fdi a partire dal primo ottobre scorso, quando una videoinchiesta del sito Fanpage aveva denunciato un presunto sistema di «lavatrici» e «fondi neri» per finanziare la campagna elettorale del partito alle amministrative milanesi, dando via al primo filone d'indagine, che vede coinvolti, tra gli altri, Fidanza e il «barone nero» Roberto Jonghi Lavarini.

 

giangiacomo calovini 1

Di fatto, però, a Bruxelles l'eurodeputato ha proseguito a partecipare a tutte le attività parlamentari, continuando a farsi portavoce delle istanze di Giorgia Meloni.

 

«Evidentemente facendo politica - prosegue Fidanza in una nota - non si può essere simpatici a tutti e probabilmente qualcuno ha tentato di colpirmi in un momento di difficoltà, nascondendosi dietro l'anonimato. Tengo solo a dire che sono più che sereno, non ho commesso alcun atto illecito e sono certo che le indagini lo dimostreranno».

 

È stato infatti un esposto anonimo presentato alle procure di Brescia e Milano nell'autunno scorso a dare il via all'inchiesta, coordinata dai pm Cristiana Roveda, Giovanni Polizzi e dal procuratore aggiunto Maurizio Romanelli.

 

CARLO FIDANZA GIORGIA MELONI

Nel testo si denunciava il tempismo della scelta di Acri che ha abbandonato il posto in Consiglio il 25 giugno, mentre il nome del figlio è comparso nell'elenco degli assistenti locali della segreteria politica di Fidanza proprio il giorno dopo.

 

Uno scambio che, secondo i primi accertamenti condotti dagli investigatori, sarebbe stato voluto per favorire un esponente di Fdi fedelissimo di Fidanza, che però non è indagato.

 

chiara valcepina carlo fidanza lobby nera inchiesta fanpage

Nel frattempo va avanti il primo filone d'inchiesta che vede indagati a vario titolo per finanziamento illecito al partito e riciclaggio, oltre a Fidanza, l'eurodeputato della Lega Angelo Ciocca, il consigliere lombardo del Carroccio, Massimiliano Bastoni e la consigliera comunale di Fratelli d'Italia, Chiara Valcepina.

 

CARLO FIDANZA GIORGIA MELONI

Mentre va verso l'archiviazione l'altra accusa inizialmente ipotizzata, di apologia del fascismo, per via dei saluti romani e del linguaggio utilizzato nei loro incontri dagli indagati immortalati nel video di Fanpage.

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...