agenti servizi segreti giorgia meloni andrea giambruno

FINALMENTE LA VERITÀ SUI DUE UOMINI SORPRESI AD ARMEGGIARE CON L’AUTO DI GIAMBRUNO IL 1 DICEMBRE 2023: ERANO “AGENTI DEI SERVIZI SEGRETI INTERNI” E NON DUE “RICETTATORI”, COME VOLEVANO FARCI CREDERE. LO SCRIVONO GLI ATTI DELL’INDAGINE. CHE OLTRE A QUANTO GIÀ EMERSO (LA POLIZIOTTA DI PATTUGLIA CHE LI FERMA, IL TRASFERIMENTO ALL’AISE DEI DUE AGENTI, SPEDITI IN IRAQ E TUNISIA), RIVELANO UN ALTRO EPISODIO MISTERIOSO: QUALCHE GIORNO PRIMA, IL 29 NOVEMBRE 2023, DUE UOMINI CERCARONO DI FORZARE LA PORTA DI UN APPARTAMENTO DELL’EUR SOPRA QUELLO DELLA PREMIER – PERCHÉ UN UOMO HA “CONFESSATO” DICENDO DI ESSERE UN RICETTATORE? E PERCHÉ SI SONO MOSSI ANTITERRORISMO E DIREZIONE CENTRALE ANTICRIMINE?

Irene Famà per “La Stampa”

 

andrea giambruno giorgia meloni

Quell’episodio avvenuto sotto casa della premier «è riconducibile ad attività di agenti dei servizi segreti interni».

 

È scritto nero su bianco sugli atti d’indagine della vicenda che riguarda i due uomini sorpresi, la notte tra il 30 novembre e il primo dicembre 2023, armeggiare accanto all’auto dell’ex first man Andrea Giambruno.

 

E le carte d’inchiesta, finite al vaglio degli inquirenti della procura di Roma, raccontano uno scenario di sotterfugi, sospetti. Qualcuno si spinge a parlare addirittura di insabbiamenti.

 

Partiamo dall’inizio. Poco prima delle 4 del mattino, una Mercedes Benz Ml nera arriva sotto casa della presidente del consiglio all’Eur. Vetri posteriori oscurati, impossibile vedere all’interno. Transita una, due volte, poi si ferma.

 

andrea giambruno giorgia meloni a pasqua foto di chi

E una pattuglia della polizia, nella zona per un servizio di controllo del territorio, si insospettisce.

 

Dall’auto scende un uomo. Prima si avvicina a un camioncino bianco utilizzato per recapitare la corrispondenza indirizzata alla premier, poi, con in mano un aggeggio che pare un metal detector, si mette a trafficare accanto alla Porsche di Giambruno.

 

Una poliziotta si avvicina, chiede spiegazioni. Loro mostrano quello che sembra un tesserino e vanno via.

 

Ed è qui che, nelle carte d’indagine, la storia diventa un giallo. Per raccontare i punti interrogativi di questa vicenda che ha scosso i palazzi del potere e le dinamiche dei servizi di intelligence, bisogna partire dall’identikit.

 

Cosa racconta l’inchiesta

La Stampa ha avuto la possibilità di vedere le foto, leggere i nomi, ma per motivi di sicurezza dei due personaggi non li possiamo pubblicare. L’uomo alla guida della Mercedes è un omone sulla cinquantina. Pochi capelli, occhi neri, sguardo penetrante, postura da militare, giaccone nero. L’altro, sulla quarantina, è slanciato, capelli a spazzola, taglio sbarazzino. Indossa una tuta da ginnastica.

 

andrea giambruno giorgia meloni e ginevra salgono nella 500 abarth foto chi

La poliziotta, che li ha incrociati sotto la casa della premier, relaziona ai suoi superiori e fornisce una descrizione dettagliata. Tratteggia l’identikit. Chi è davanti a lei li riconosce: «Sono dei servizi segreti interni». E per fugare ogni dubbio recuperare le foto: «Eccoli, sono loro».

 

Quel poliziotto, racconta chi è informato sui fatti, viene trasferito poco dopo «senza motivazione alcuna». I due uomini, invece, vengono spostati all’Aise, i servizi segreti esterni. Uno mandato in Iraq, l’altro in Tunisia. Ma le loro foto restano lì, negli atti d’inchiesta.

 

andrea giambruno giorgia meloni - meme by emiliano carli

All’inizio si pensa a un tentato furto, così gli investigatori della questura di Roma acquisiscono i filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona, scandagliano le loro fonti tra i carrozzieri della Capitale. L’ipotesi che qualcuno abbia cercato di rubare l’auto di Giambruno, si legge nelle carte, «viene accantonata».

 

E, agli atti, ci sarebbe anche una lettera dell’Aisi che indica i nomi dei due 007. Per gli accertamenti, gli investigatori chiedono alcuni dati pure alla Motorizzazione: quella Mercedes ML sembra essere intestata all’Erario dello Stato, l’Ente intestatario delle vetture di servizio.

 

Il tentativo di entrare al piano di sopra

C’è poi un ulteriore episodio misterioso, appuntato negli atti dell’inchiesta: il 29 novembre 2023, due uomini cercano di forzare la porta di un appartamento all’Eur, proprio sopra quello della premier.

 

La casa avrebbe dovuto essere vuota. Invece, per pura casualità, in quell’alloggio c’èuna donna che osserva dallo spioncino. «Erano in due. E uno aveva una sorta di microfono sulla giacca. Parlava con il complice», racconta in sede di denuncia. La donna si spaventa, chiama i soccorsi. I due si volatilizzano.

GIORGIA MELONI ANDREA GIAMBRUNO A CEGLIE MESSAPICA IN PUGLIA - AGOSTO 2024

 

Gli accertamenti proseguono. Ci sono le testimonianze, gli identikit, le foto. Ma l’indagine viene tolta alla Digos e affidata alla squadra mobile.

 

Ed è a questo punto che un faccendiere si presenta davanti agli inquirenti dicendo che quella notte, sotto casa della premier, c’era lui. Un interrogatorio bizzarro il suo.

 

Durante il quale, così è annotato nelle carte dell’inchiesta, gli viene consentito di consultare il cellulare. E durante il quale alti funzionari della polizia avrebbero telefonato a chi quell’interrogatorio lo stava conducendo. Il ricettatore non viene ritenuto credibile. Troppi vuoti di memoria, troppe contraddizioni. E il fascicolo, in procura a Roma, resta aperto. Anche se prima o poi, pare verrà archiviato.

 

andrea giambruno giorgia meloni in vacanza foto diva e donna

Gli interrogativi si susseguono: perché compare una persona che si dice responsabile di un episodio senza saper fornire dettagli e motivazioni? Perché, ad un certo punto, si muovono l’antiterrorismo e la Direzione centrale anticrimine? Perché, durante l’interrogatorio del faccendiere, è un continuo di telefonate?

 

Circa due mesi fa, dal Dipartimento di pubblica sicurezza viene dato l’ordine di trovare il secondo uomo, il partner di quel faccendiere smemorato.

 

E alla squadra mobile viene chiesto di trasmettere l’intero fascicolo a un importante prefetto con dei parenti stretti proprio nei servizi segreti. La Stampa pubblica la notizia. E arriva il dietrofront: la ricerca viene sospesa.

 

andrea giambruno in vacanza foto diva e donnaANDREA GIAMBRUNO GIORGIA MELONIandrea giambruno esce da casa di arianna meloni - foto diva e donnaandrea giambruno a pasqua foto di chiMEME SU GIORGIA MELONI E ANDREA GIAMBRUNOGIORGIA MELONI ANDREA GIAMBRUNO giorgia meloni foto di chi 4meme andrea giambruno matteo salvini giorgia melonigiorgia meloni con la figlia ginevra foto diva e donna

Ultimi Dagoreport

corte dei conti sergio mattarella giorgia meloni nicola gratteri matteo salvini elly schlein giuseppe conte guido carlino

DAGOREPORT - CHI SONO I VERI OPPOSITORI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI? L'AMMUCCHIATA SCHLEIN-CONTE? I MISSILI DI RENZI, "BAGNATI" PER LE SPACCONATE DEL PASSATO? QUEL SINDACATO DI PENSIONATI DI LANDINI? L’”ODIO E VIOLENZA” DI IMMAGINARI SINISTRELLI? I QUOTIDIANI DE SINISTRA? LA7? - CERTO, UN FATTO CHE DESTABILIZZA LA STATISTA DI COLLE OPPIO È LA VANNACCIZZAZIONE DI MATTEO SALVINI. MA IL VERO OPPOSITORE ALL'AUTORITARISMO DEL GOVERNO MELONI È IL COSIDDETTO DEEP STATE (QUIRINALE, MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, RAGIONERIA GENERALE, MILITARI, ETC) – LO SCONTRO CON GLI APPARATI ADDETTI AL CONTROLLO E ALLA VIGILANZA DEGLI ATTI DELL'ESECUTIVO VA AVANTI DA TRE ANNI: DAI RILIEVI CONTABILI DELLA CORTE DEI CONTI SULLE SPESE DEL PNRR AL PONTE SULLO STRETTO, ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO CHE E' RIUSCITA A COMPATTARE TUTTE LE CORRENTI DELLA MAGISTRATURA - PURTROPPO LA DUCETTA E' NATA ALLA GARBATELLA E NON IN AMERICA, DOVE LA DEMOCRAZIA PERMETTE DI ELEGGERE UN TIRANNO CHE FA FUORI TUTTI COLORO CHE OSANO CONTRADDIRLO...

rafael - palantir

DAGOREPORT - L’ENNESIMA PROVA CHE LA TECNOLOGIA SIA OGGI UN‘ARMA ASSOLUTA SI CHIAMA ‘’RAFAEL ADVANCED DEFENSE’’ - E’ UNA DELLE TRE MAGGIORI AZIENDE ISRAELIANE NEL SETTORE DELLA DIFESA, CHE HA CONTRIBUITO AL SISTEMA DI DIFESA AEREA IRON DOME - GRAZIE AL SUCCESSO DELL’ULTIMA ARMA LASER, IRON BEAM 450, CAPACE DI INTERCETTARE E ABBATTERE DRONI, RAFAEL HA CONQUISTATO I MERCATI DEGLI STATI UNITI, EUROPA, ASIA, MEDIO ORIENTE, AMERICA LATINA E AFRICA - OTTIMI SONO I RAPPORTI CON LA PALANTIR DI PETER THIEL, “ANIMA NERA” DI TRUMP E DELLA TECNO-DESTRA USA, GRAZIE A UN SISTEMA DI INTERCETTAZIONI RAFAEL CHE FA A MENO DI INOCULARE SPYWARE NEL TELEFONINO, SOSTITUENDOLO CON UN LASER - IN CAMBIO DELLA TECNOLOGIA RAFAEL, THIEL AVREBBE PRESO A CUORE IL TRACOLLO ECONOMICO ISRAELIANO, PER GLI ALTISSIMI COSTI DELLA GUERRA A GAZA, RACCOGLIENDO MILIONI DI DOLLARI NEGLI STATI UNITI PER FINANZIARE IL GOVERNO DI NETANYAHU - CHE COMBINA LA RAFAEL NEL PORTO DI RAVENNA - DRONI RAFAEL: COME LA STRAGE DI GAZA DIVENTA UNO SPOT PROMOZIONALE VIDEO

elly schlein giorgia meloni marche matteo ricci acquaroli

DAGOREPORT - SOTTO L’ALA DEL MASOCHISMO-HARD, IL PD DI ELLY AFFRONTA DOMENICA L'ELEZIONE DEL PRESIDENTE DELLE MARCHE - UN VOTO CHE VEDE IL MELONISSIMO FRANCESCO ACQUAROLI CONTRO UN BIG RIFORMISTA DEL PD, MATTEO RICCI, CHE I SONDAGGI DANNO IN SVANTAGGIO DI UNA MANCIATA DI PUNTI - MOLTO DIPENDERÀ DALL’ASTENSIONE, MALATTIA CHE HA CONTAGIATO UNA BELLA MAGGIORANZA DI ELETTORI DI CENTROSINISTRA, CHE NE HANNO PIENE LE SCATOLE DELLE ZUFFE E SCISSIONI E RIVALITÀ DA COMARI DI COLORO CHE DOVREBBERO DAR VITA A UN’ALTERNATIVA SALDA E UNITA ALL’ARMATA BRANCA-MELONI - PERDERE LE MARCHE PER LA DUCETTA SAREBBE UNO SCHIAFFO TALE CHE L'UNICA ''RICOMPENSA" SAREBBE IL CANDIDATO DI FDI ALLA REGIONE VENETO, DOVE LA LISTA DI LUCA ZAIA, CHE ALLE REGIONALI 2020 INCASSÒ IL 42% DEI VOTI, E' DIVENTATA UNA VARIABILE CHE NE' MELONI NE' SALVINI RIESCONO PIÙ A CONTROLLARE...

almasri carlo nordio alfredo mantovano matteo piantedosi

CASO ALMASRI: I MINISTRI NORDIO E PIANTEDOSI HANNO RACCONTATO SOLO MENZOGNE AL PARLAMENTO – NON SERVE L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE PER CAPIRLO, BASTA LEGGERE I LORO INTERVENTI ALLA CAMERA - 5 FEBBRAIO 2025, NORDIO: ‘’IL MANDATO D'ARRESTO DELLA CORTE DELL'AJA NEI CONFRONTI DI ALMASRI ERA NULLO: È ARRIVATO IN LINGUA INGLESE SENZA ESSERE TRADOTTO E CON VARI ALLEGATI IN LINGUA ARABA, CON UNA SERIE DI CRITICITÀ CHE AVREBBERO RESO IMPOSSIBILE L'IMMEDIATA ADESIONE DEL MINISTERO ALLA RICHIESTA ARRIVATA DALLA CORTE D'APPELLO DI ROMA’’ - 7 AGOSTO 2025: IL GOVERNO INGRANA UNA CLAMOROSA MARCIA INDIETRO CHE SMENTISCE NORDIO E PIANTEDOSI, LEGITTIMANDO L'ILLICEITÀ DEI LORO ATTI: '’AGITO A DIFESA DELL'INTERESSE DELLO STATO” - DEL RESTO, SECONDO QUANTO SI LEGGE DALLA RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE DEI GIUDICI, "APPARE VEROSIMILE CHE L'EFFETTIVA E INESPRESSA MOTIVAZIONE DEGLI ATTI E DELLE CONDOTTE TENUTE" DA NORDIO, PIANTEDOSI E MANTOVANO SIANO LEGATE ALLE "PREOCCUPAZIONI PALESATE" DAL DIRETTORE DELL'AISE CARAVELLI SU "POSSIBILI RITORSIONI PER I CITTADINI E GLI INTERESSI ITALIANI IN LIBIA" - IL VOTO DELLA GIUNTA PER LE AUTORIZZAZIONI A PROCEDERE DELLA CAMERA È PREVISTO PER IL 30 SETTEMBRE…

charlie kirk melissa hortman

FLASH! - MELONI E SALVINI, CHE OGGI PIANGONO COME PREFICHE PER L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, GRIDANDO ALL’’’ODIO E VIOLENZA DELLA SINISTRA’’, DOVE ERANO QUANDO IL 15 GIUGNO SCORSO LA DEPUTATA DEMOCRATICA DEL MINNESOTA, MELISSA HORTMAN, 54 ANNI, È STATA UCCISA INSIEME AL MARITO DA COLPI D’ARMA DA FUOCO, CUI SEGUÌ UNA SECONDA SPARATORIA CHE FERÌ GRAVEMENTE IL SENATORE JOHN HOFMANN E SUA MOGLIE? L’AUTORE DELLE SPARATORIE, VANCE BOELTER, ERA IN POSSESSO DI UNA LISTA DI 70 NOMI, POSSIBILI OBIETTIVI: POLITICI DEMOCRATICI, IMPRENDITORI, MEDICI DI CLINICHE PRO-ABORTO - PERCHÉ MELISSA HORTMAN NON È STATA COMMEMORATA ALLA CAMERA, COME KIRK?