adolfo urso ministero made in italy imprese

FLOP "MADE IN ITALY" – “L’ESPRESSO” MENA SUL MINISTERO RETTO DA ADOLFO URSO: “LA SUA OPERA PIÙ CONCRETA E TANGIBILE È LA TARGA IN MARMO ‘MADE IN ITALY’ APPOSTA ALL’INGRESSO. IL RESTO È UN GIOCO DI PRESTIGIO, GRANDI TITOLI, MOLTA ENFASI, SOLDI MESSI DI QUA E TOLTI DI LÀ, PERDITE DI TEMPO E, CHISSÀ, PURE DI DENARO” – IL FONDO SOVRANO NAZIONALE FATTO SALTARE, LA FUFFA DELLA GIORNATA NAZIONALE, I DOMINI INTERNET E IL CONTRASSEGNO PER I RISTORATORI ITALIANI ALL’ESTERO

Estratto dell’articolo di Carlo Tecce per https://lespresso.it/

 

adolfo urso foto di bacco

L'opera più concreta e tangibile del ministero del Made in Italy, introdotto un anno fa dal governo di Giorgia Meloni e assegnato […] al rodato Adolfo Urso, è la targa in marmo Made in Italy apposta all’ingresso del ministero in via Veneto che fu di Benito Mussolini.

 

[…] Il resto è un gioco di prestigio, grandi titoli, molta enfasi, soldi messi di qua e tolti di là (e diteci se non è Made in Italy!), una manciata di burocrazia, certificati, attestati, perdite di tempo e, chissà, pure di denaro. Le ultime notizie - le relazioni, i rimandi, i cavilli e il pregevole documento dei servizi studi di Camera e Senato - rendono più comprensibile il disegno del governo.

 

Lo sforzo maggiore è per il Fondo Sovrano Nazionale. Si abbonda: sovrano e nazionale. Questo Fondo con la maiuscola dovrebbe «sostenere la crescita e consolidare le filiere strategiche, il tessuto economico industriale, l’approvvigionamento di materie prime».

 

ADOLFO URSS - MEME

Per offrirvi un contesto di riferimento sui fondi, […] europei […]: la Danimarca ha 4 miliardi di dollari, la Grecia 8, la Spagna 15, la Germania 25. E il governo Meloni ha stanziato un miliardo di euro. Obiezione accolta: è la genesi, è l’istituzione, è l’atto di nascita. Però l’Italia non dispone neppure di queste risorse.

 

[…] Per dire di un Paese che non sa pensarsi oltre le 24/48 ore: il Fondo per gli Investimenti fu creato cinque anni fa con una dotazione minima, poi ampliata nel ’20 e, mentre esplicita la sua funzione, viene di fatto soffocato.

 

francesco lollobrigida con un cane dell esercito

Con il denaro che costa di più, l’inflazione non ancora sotto controllo, il Prodotto Interno Lordo in flessione, non è il momento più adatto per allestire un Fondo Sovrano Nazionale sensato e soprattutto utile. E questo è il progetto più meditato.

 

La giornata nazionale del Made in Italy, a suo modo, e non è un bel modo, è ben rappresentativa del Made in Italy. Ha lo stesso valore del liceo del Made in Italy, nessuno, e però si ammanta di tratti di involontario umorismo.

 

Il governo ha indetto la giornata nazionale del Made in Italy per il 15 aprile di ogni anno e ha ordinato la mobilitazione di regioni, province, comuni [...]. Attenzione alla postilla di un comma: «Non determina gli effetti civili di cui alla legge 260 del ’49». È una festa senza festivo, una giornata straordinaria senza straordinari in busta paga, è una chiamata di partecipazione collettiva senza nuovi oneri a carico della finanza pubblica.

 

francesco lollobrigida con la social card

Un’altra epica battaglia del governo Meloni è quella rivolta al «rafforzamento della tutela dei domini Internet riferiti al patrimonio culturale». Per la serie: spezzeremo le “reti” a questa Internet. […] È un gioco, tipo il gioco del solletico. Il ministero della Cultura, in sintesi, può stipulare protocolli per ripristinare l’ordine digitale. Giù le mani dal punto it! Nota bene: neanche un euro in più di spesa.

 

Al ministro Gennaro Sangiuliano è affidata una seconda missione [...]: «La valorizzazione e la tutela del patrimonio culturale immateriale». Dinanzi a cotanta impresa, tuttavia, Sangiuliano è coadiuvato dal collega Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare e delle Foreste.

 

adolfo urso forum italo saudita sugli investimenti hotel gallia milano

In questa apoteosi di sovranità, in cosa dovranno cimentarsi Sangiuliano e Lollobrigida? Ah saperlo. Il governo è innanzitutto impegnato a «perimetrare» il patrimonio culturale immateriale ispirandosi alla convenzione di Parigi di vent’anni fa: «S’intendono le espressioni, gli strumenti, gli oggetti, i manufatti che le comunità e i gruppi e in alcuni casi gli individui riconoscono parte del loro patrimonio culturale». La tensione filosofica è massima, quella finanziaria inesistente: Sangiuliano e Lollobrigida, fate come vi pare, ma soldi non ce ne sono.

 

Il «contrassegno per il Made in Italy» e la «valorizzazione delle pratiche tradizionali e del paesaggio rurale» sono di notevole inventiva come le «Imprese del made in Italy nel mondo virtuale e immersivo», ma la «certificazione di qualità della ristorazione italiana all’estero» è imbattibile. Inarrivabile. Trascendente.

 

Il governo vorrebbe concedere «ai ristoratori che operano all’estero e i cui esercizi commerciali offrono prodotti enogastronomici tradizionali italiani, la possibilità di ottenere la certificazione distintiva di “ristorante italiano nel mondo”. Tale riconoscimento e finalizzato a valorizzare e sostenere gli esercizi di ristorazione italiana nonché a contrastare l’utilizzo speculativo dell’Italian sounding».

 

MINISTERO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY

Il governo vorrebbe eliminare o quantomeno ridurre lo spaesamento degli italiani che vogliono mangiare italiano all’estero o dei turisti/autoctoni che pensano di mangiare italiano all’estero. È una lotta senza confini all’appropriazione indebita di «cucina italiana».

 

[…] Alle pizze con la frutta di stagione. Agli spaghetti che non si arrotolano alla forchetta. Il governo smania per compilare una lista di ristoranti veramente italiani, una guida alla crescentina e alla genovese come mai vista. Le regole sono molto severe, rigide, per nulla Made in Italy.

 

gennaro sangiuliano antonio tajani francesco lollobrigida luca zaia matteo salvini al vinitaly verona

«[…] la suddetta certificazione e rilasciata, su istanza del ristoratore e previa verifica di determinati requisiti, da un ente certificatore accreditato presso l’organismo unico di accreditamento nazionale italiano, sulla base di una tariffa approvata e di un disciplinare adottato con decreto del ministro dell’Agricoltura, del ministro degli affari Esteri di concerto con il ministro dell’Economia, il ministro del Made in Italy, il ministro della Salute, il ministro del Turismo.

 

Il suddetto decreto individua anche i requisiti e le specifiche per il rilascio della certificazione stessa, con particolare riferimento all’utilizzo di ingredienti di qualita e di prodotti appartenenti alla tradizione enogastronomica italiana». Una trafila complessa, sei ministri coinvolti. (Sangiuliano risparmiato).

ADOLFO URSO - MATTEO SALVINI - FRANCESCO LOLLOBRIGIDA - CARLO NORDIO

 

La stesura della Costituzione fu più semplice. Al dunque i servizi studi di Camera e Senato obiettano: «Si osserva che la disposizione in commento non chiarisce quale sia l’organismo deputato a rilasciare la suddetta certificazione e se tale organismo sia già esistente o da istituirsi». Che importa.

 

La carovana di assaggiatori del governo Meloni è pronta a inforcare le bici per un giro verneriano. Per multare quelli che mangiano la pasta con la maionese. Per salvare le parmigiane dall’ordalia salutista. Per risparmiare al cosciotto di agnello l’onta dei vegani. Amanti del bicchiere di vino con un panino, seguaci del raviolo ripieno alla domenica, cultori del polpo cotto nell’acqua sua di tutto il mondo, unitevi.

LOLLOBRIGIDA SUPREMATISTA BIANCO O COGNATO NERO - VIGNETTA BY ELLEKAPPAfrancesco lollobrigida con una mucca

Ultimi Dagoreport

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)