
IL FLOP DEL REFERENDUM DEL TRIO LANDINI-SCHLEIN-CONTE È L’ALIBI PERFETTO PER IL GOVERNO, CHE ORA INVOCA NUOVE REGOLE PER LE CONSULTAZIONI POPOLARI - LA PROPOSTA DI GASPARRI: AUMENTARE A UN MILIONE LE FIRME NECESSARIE PER RICHEDERE IL REFERENDUM SENZA TOCCARE IL QUORUM (IL PD INVECE VORREBBE FARLO SCENDERE, CON UN MECCANISMO COMPLICATISSIMO DI RAPPORTO CON I VOTANTI ALLE ULTIME ELEZIONI) – IL SELFIE DI GIORGIA MELONI CON PERCULATA A ELLY E LA RISPOSTA: “NEL 2016 LA MELONI DICEVA…"
Estratto dell’articolo di Adriana Logroscino per il “Corriere della Sera”
Cambiare l’istituto del referendum. Dopo il flop dell’ultima chiamata agli elettori, ci pensa Forza Italia a proporre una modifica, tirando fuori l’ipotesi che nella maggioranza circola già da domenica: Maurizio Gasparri, presidente dei senatori forzisti, ha illustrato ieri un disegno di legge che prevede siano un milione le firme necessarie per richiederlo, anziché le attuali 500 mila, e che a pronunciarsi a favore siano dieci consigli regionali (e non gli attuali 5).
[…] Per il Partito democratico, però, la proposta suona come un allarme: «Il disegno di legge di FI è un attacco alla partecipazione democratica», avverte Marco Meloni.
SELFIE POST REFERENDUM DI GIORGIA MELONI
Anche le opposizioni si interrogano. Ma la direzione è opposta: prevede di elevare il numero di firme da 500 mila a 800 mila, ma di rapportare il quorum alla percentuale dei votanti alle ultime elezioni per il rinnovo della Camera. Più richiedenti per poter convocare gli elettori, ma meno votanti per approvare i quesiti, in sintesi.
La contrapposizione durissima in campagna elettorale, del resto, lascia strascichi.
Dopo il silenzio di lunedì, Giorgia Meloni sui social pubblica un selfie in cui sorride soddisfatta e, a corredo della foto, scrive: «Elly Schlein dice che i voti del referendum dicono no a questo governo...».
IL CORTOCIRCUITO DEL PD SUI REFERENDUM - ELLY SCHLEIN
Qualche ora e la segretaria del Pd replica con lo stesso strumento e un tono non meno affilato: «La coerenza, questa sconosciuta!». Quindi riporta un commento della stessa Meloni, risalente al 2016, quando redarguiva Matteo Renzi che irrideva il fallimento del referendum sulle trivellazioni: «Il premier abbia la decenza di rispettare chi si è recato alle urne», scriveva allora Meloni.
Lo stesso richiamo che alla premier aveva rivolto, riportando lo stesso post di otto anni fa, anche Giuseppe Conte, ore prima: «Il governo non sbertucci milioni di italiani. Non abbiamo raggiunto il quorum, ma non trascurerei i cittadini che rivendicano maggiori tutele sul lavoro», l’ammonimento del presidente dei 5 Stelle.
elly schlein vota al referendum - foto lapresse
Proclami e schermaglie a parte, però, il ragionamento per aggiornare lo strumento dei referendum, nella maggioranza, è iniziato. E potrebbe concretizzarsi addirittura in una riforma già avviata, quella sul premierato (serve infatti una riforma costituzionale per cambiare le regole del referendum abrogativo, fissate dall’articolo 75 della Carta, con i tempi lunghi della doppia lettura).
L’orizzonte, in ogni caso, non sarebbe breve. Tuttavia uno spazio per rivedere le regole, ora che la raccolta di firme è più semplice e il quorum sempre più una chimera, è in corso. […]
giuseppe conte vota per i referendum
GIUSEPPE CONTE - ELLY SCHLEIN - NICOLA FRATOIANNI - ANGELO BONELLI - MANIFESTAZIONE PD AVS M5S PER GAZA - FOTO LAPRESSE -
giuseppe conte vota per i referendum
GIUSEPPE CONTE - ELLY SCHLEIN - NICOLA FRATOIANNI - ANGELO BONELLI - MANIFESTAZIONE PD AVS M5S PER GAZA - FOTO LAPRESSE - FOTO LAPRESSE
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