attilio fontana

FONTANA ESONDA - ''L'OSPEDALE IN FIERA L'ABBIAMO COSTRUITO SU ORDINE DEL GOVERNO''. IL GOVERNATORE NON VUOLE ESSERE TRAVOLTO DALLA PANDEMIA: ''CI HANNO DETTO DI RADDOPPIARE I POSTI IN TERAPIA INTENSIVA. ORA LI ABBIAMO, SEMMAI CI FOSSE UNA SECONDA ONDATA SIAMO PRONTI. DICONO CHE È COLPA DELLA REGIONE SE NON SONO ARRIVATI MASCHERINE E PRESÌDI AI MEDICI DI BASE, MA DOVEVA GARANTIRLE IL MINISTERO. È STATO DETTO CHE ERA COMPITO MIO FARE LE ZONE ROSSE, E SULLE CASE DI RIPOSO…''

Stefano Filippi per ''la Verità''

 

Il governatore lombardo Attilio Fontana è da poco rietntrato dal Vaticano, dove sabato ha incontrato Papa Francesco insieme con rappresentanti di medici, infermieri, volontari, Protezione civile, alpini. Mentre la Regione era dal pontefice, a Milano la sinistra è scesa in piazza con tre manifestazioni di protesta contro la gestione dell'emergenza. «Dissentire è legittimo», replica calmo Fontana.

fontana gallera cajazzo

 

Che poi però si toglie qualche sassolino dalle scarpe: «L'ospedale in Fiera è stato costruito perché il governo ci ha chiesto di raddoppiare il numero di letti di terapia intensiva. Contro di me è stata ordita una campagna di false notizie, il tempo sarà galantuomo. E altro che Stati generali: la Lombardia ha già stanziato 3 miliardi di soldi veri perché i Comuni possano avviare le loro opere pubbliche».

 

In piazza a Milano c'erano cartelli che definivano «assassini» lei e l'assessore Giulio Gallera. Che cosa risponde?

«Ognuno è legittimato a protestare e a dire quello che ritiene. La cosa importante è che il Papa ha dimostrato vicinanza e ha ringraziato tutti per il grande lavoro che è stato fatto. Se qualcuno ritiene che le cose non siano state fatte bene, è libero di contestare. Noi però andiamo avanti per la nostra strada e continuiamo a impegnarci per difendere la nostra gente da quello che è stato un evento imprevisto, imprevedibile e incredibile, che abbiamo contrastato in maniera molto buona».

guido bertolaso attilio fontana

 

C'è una campagna contro la Lombardia?

«Sicuramente. La campagna nasce da valutazioni politiche di una parte che ha creato bugie e false notizie. La gente ci è caduta in buona fede, ma io non condanno le persone, quanto chi ha strumentalizzato la cosa in malafede».

 

Quali notizie sono state inventate?

«Tutto. Dicono che è colpa della Regione se non sono arrivati mascherine e presìdi ai medici di base, ma non è nostro compito perché il rapporto contrattuale è con il ministero e non con noi. È stato detto che era compito mio fare le zone rosse, è stata detta quella falsissima cosa sulle case di riposo. Tutta una certa narrazione è costruita ad arte. Ciò che lascia più perplessi è che, man mano che certe fake news vengono documentalmente smentite, allora si cambia e si cerca un altro filone di racconto che per alcuni giorni o alcune settimane diventa il mantra. Poi anche quello viene smentito e se ne cerca uno nuovo. È un attacco fatto in modo parascientifico».

 

A Roma la sinistra chiede al centrodestra coesione e collaborazione, a Milano fa l'opposto.

«Mi sembra che la coesione chiesta a Roma sia una presa in giro. Se così non fosse ci sarebbe un rapporto di costruttività anche qui da noi, dove invece assisto soltanto ad attacchi fuori luogo».

 

Hanno scelto di protestare sabato per rubarvi la scena mentre eravate in Vaticano?

«Può darsi, ma penso che tra il Papa e le proteste in piazza non c'è confronto».

 

Com' è stato l'incontro con Francesco?

«Molto cordiale. Mi ha commosso per le parole ma ancora di più per la disponibilità che ha dimostrato verso tutti i presenti. Ha voluto avere una parola con ciascuno. Credo che mai come ieri i presenti all'udienza siano usciti pieni di entusiasmo, di speranza e di voglia di ricominciare a combattere».

Attilio Fontana e Giulio Gallera mejo di Bob Behnken e Doug Hurley di Space x by lughino

 

Com' è la situazione dei contagi?

«Le cose stanno andando nella direzione giusta. Sono convinto che stiamo risolvendo ogni problema e che non dobbiamo farci prendere troppo dai numeri dei contagi. Il professor Remuzzi ha spiegato che c'è una differenza tra i malati e gli scarsamente infetti. Come aveva detto anche il professor Zangrillo, ciò che conta è constatare che diminuiscono i ricoveri e si riducono i malati in terapia intensiva, al di là del numero dei contagiati».

 

C'è meno preoccupazione?

 

«Siamo preoccupati nella giusta misura. Noi continuiamo a raccomandare il rispetto di tutte le precauzioni che abbiamo indicato: usare le mascherine, evitare gli assembramenti, lavarci spesso le mani. Non dobbiamo convincerci che sia finito tutto, noi stiamo vincendo una battaglia che però è ancora in corso».

 

A proposito di assembramenti: che cosa sarebbe accaduto se la coppa Italia l'avesse vinta l'Inter o il Milan?

«Beh, devo dire una battutaccia: meno male che Inter e Milan in questo periodo non festeggiano tanto... Quelle sono occasioni nelle quali qualche rischio ancora si corre».

 

I suoi consulenti temono una seconda ondata in autunno?

attilio fontana patrizia baffi

«Le persone serie con le quali parlo dicono che nessuno può prevedere se ci sarà o no. Dato che non c'è la certezza né che ci sarà, né che non ci sarà, dobbiamo seriamente preoccuparci come se ci fosse e attuare tutte le misure necessarie come se la cosa dovesse verificarsi. Poi spero che siano tutte misure inutili, ma meglio avere qualche letto in terapia intensiva in più che farci trovare impreparati».

 

Si riferisce all'ospedale in Fiera?

«Certo. Quell'ospedale è entrato nel progetto che abbiamo mandato al governo. Il governo ci ha chiesto di portare il numero dei letti di terapia intensiva da poco più di 700 che avevamo prima del Covid a 1.456. Molti di questi letti sono quelli previsti nell'ospedale della Fiera e altri nella nuova struttura di Bergamo».

 

Si può dire che avete costruito l'ospedale per obbedire alle richieste del governo?

GIULIO GALLERA ATTILIO FONTANA BY CARLI

«Assolutamente. Certo, ora si potrebbe smantellare tutto spendendo altri milioni per fare altri posti letto, ma dato che ci sono mi sembra una follia».

 

La Regione ha cambiato alcuni dirigenti della sanità: c'è qualche riforma in cantiere?

«Approfondiremo la cosa con attenzione. Nei prossimi giorni istituiremo un comitato di saggi per studiare la medicina di territorio e verificare se è opportuno cambiare qualcosa nella sanità regionale. Le persone sagge e serie devono avere il coraggio di modificare qualcosa se c'è qualcosa da migliorare».

 

È stato scritto di incomprensioni tra lei e Gallera.

attilio fontana guido bertolaso ospedale in fiera milano

«Mai avuto nessuna incomprensione con Gallera né con altri della struttura della sanità. I rapporti sono sempre stati costruttivi: ci siamo confrontati, molte volte abbiamo avuto idee diverse ma siamo sempre riusciti a trovare la soluzione più giusta. Gallera è assolutamente tranquillo».

 

Per i prossimi mesi quali misure di rilancio avete preso?

«Prima di parlare, noi abbiamo fatto. Siamo l'unico ente territoriale che ha destinato 3 miliardi di soldi veri per investimenti nei prossimi due anni. Da subito sono a disposizione 400 milioni. Già 1.200 sui 1.500 Comuni lombardi hanno mandato i loro progetti ed entro la fine dell'anno apriranno altrettanti nuovi cantieri. Sono certo che anche gli altri a breve faranno avere i rispettivi progetti e che quindi entro sei mesi i cantieri saranno 1.500».

 

Sono cantieri edili?

CONTE E FONTANA

«Noi abbiamo detto ai Comuni: con questi soldi voi potete fare quello che volete, a condizione che entro la fine di ottobre l'opera sia cantierabile. Possono essere investimenti nella digitalizzazione, nello sviluppo delle reti, scuole, strade, ponti, asfaltature: ogni intervento ritenuto utile. Da un lato, i Comuni possano realizzare iniziative magari ferme da anni, dall'altro diamo una possibilità concreta di lavorare a oltre 1.000 aziende del territorio».

 

Quindi niente assistenzialismo.

«Questo è un intervento produttivo, soldi veri che fanno lavorare persone e aziende e che speriamo possano contribuire a far girare nuovamente l'economia. Si dice che se riparte l'edilizia riparte tutto: la Regione Lombardia dà il suo contributo».

 

Che altri interventi avete promosso?

«Bandi, progetti, iniziative per piccole e medie aziende per sostenere l'efficientamento, la digitalizzazione, gli ampliamenti. Molti bandi sono stati bruciati in poche ore e cercheremo di rifinanziarli per fare in modo che altre aziende possano beneficiarne. E poi cerchiamo di sburocratizzare, cioè di semplificare il rapporto tra la pubblica amministrazione e i cittadini. Su questo ci stiamo impegnando molto».

 

Gli imprenditori che cosa vi chiedono?

gallera fontana

«Investimenti, risorse e la possibilità di accedere al credito in modo semplice ed effettivo, non finto come alcuni provvedimenti nazionali stanno dimostrando di essere».

 

Voi non avete dovuto fare gli Stati generali per stanziare questi soldi ai settori produttivi.

«Con industriali, parti sociali, sindacati, cooperative ci sentiamo mensilmente, non abbiamo bisogno di fare grandi manifestazioni. Ci sentiamo, ci parliamo, ci ascoltiamo regolarmente. E devo dire che alla fine andiamo d'accordo».

 

Il caso Patrizia Baffi, presidente Pd della commissione d'inchiesta regionale sul Covid che ha dato le dimissioni tra le polemiche: quali saranno le prossime tappe?

«È una cosa di competenza del Consiglio regionale e credo che non ci debbano essere sovrapposizioni con la giunta. Ho piena fiducia che capigruppo e consiglieri sapranno affrontare al meglio la questione».

 

Lei non ha mai voluto commentare l'inchiesta di Bergamo.

«Ho il massimo rispetto nei confronti della magistratura. Devo dire che ho avuto un interrogatorio molto bello, non mi sento di contestare nulla. Va benissimo così. Sono profondamente convinto che su come la Regione Lombardia ha gestito l'emergenza sanitaria il tempo sarà galantuomo».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - LE RESURREZIONI DI “LAZZARO” SANGIULIANO NON SI CONTANO PIÙ: “BOCCIATO” DA MINISTRO, RIACCIUFFATO IN RAI E SPEDITO A PARIGI, ORA SBUCA COME CAPOLISTA ALLE REGIONALI CAMPANE - ESSÌ: DIVERSAMENTE DAGLI IRRICONOSCENTI SINISTRATI, A DESTRA LA FEDELTÀ NON HA SCADENZA E GLI AMICI NON SI DIMENTICANO MAI - DURANTE I TRE ANNI A PALAZZO CHIGI, IL “GOVERNO DEL MERITO COME ASCENSORE SOCIALE” (COPY MELONI) HA PIAZZATO UNA MAREA DI EX DEPUTATI, DIRIGENTI LOCALI, TROMBATI E RICICLATI NEI CDA DELLE AZIENDE CONTROLLATE DALLO STATO - COME POTEVA LA STATISTA DELLA GARBATELLA DIMENTICARE SANGIULIANO, IMMARCESCIBILE DIRETTORE DEL TG2 AL SERVIZIO DELLA FIAMMA? IL FUTURO “GENNY DELON” ‘’ERA SALITO TALMENTE TANTO NELLE GRAZIE DELLA FUTURA PREMIER DA ESSERE CHIAMATO A SCRIVERE PARTE DEL PROGRAMMA DEI MELONIANI, INVITATO A CONVENTION DI PARTITO E, ALLA FINE, RICOMPENSATO ADDIRITTURA CON UN POSTO DI GOVERNO’’ - E’ COSÌ A DESTRA: NESSUNA PIETÀ PER CHI TRADISCE, MASSIMO PRONTO SOCCORSO PER CHI FINISCE NEL CONO D’OMBRA DEL POTERE PERDUTO, DOVE I TELEFONINI TACCIONO E GLI INVITI SCOMPAIONO… - VIDEO

giorgia meloni sigfrido ranucci elly schlein bomba

DAGOREPORT – DOBBIAMO RICONOSCERLO: GIORGIA MELONI HA GESTITO IN MANIERA ABILISSIMA IL CASO DELL'ATTENTATO A RANUCCI, METTENDO ANCORA UNA VOLTA IN RISALTO L'INETTITUDINE POLITICA DI ELLY SCHLEIN - GETTARE INDIRETTAMENTE LA RESPONSABILITA' DELL'ATTO TERRORISTICO ALLA DESTRA DI GOVERNO, COME HA FATTO LA SEGRETARIA DEL PD, È STATA UNA CAZZATA DA KAMIKAZE, ESSENDO ORMAI LAMPANTE CHE LE BOMBE SONO RICONDUCIBILI AL SOTTOMONDO ROMANO DEL NARCOTRAFFICO ALBANESE, OGGETTO DI UN'INCHIESTA DI "REPORT" - E QUELLA VOLPONA DELLA PREMIER HA RIBALTATO AL VOLO LA FRITTATA A SUO VANTAGGIO: HA CHIAMATO RANUCCI PER MANIFESTARGLI SOLIDARIETÀ E, ANCORA PIÙ IMPORTANTE, HA INVIATO TRE AUTOREVOLI ESPONENTI DI FRATELLI D’ITALIA (TRA CUI, BIGNAMI E DONZELLI) ALLA MANIFESTAZIONE INDETTA DAL M5S PER RANUCCI E LA LIBERTÀ DI STAMPA - DOPO L’ATTENTATO, NESSUNO PARLA PIÙ DI UN POSSIBILE PASSAGGIO DI "REPORT" A LA7: SIGFRIDO, ORA, È INTOCCABILE… - VIDEO

giorgia meloni antonio tajani maurizio casasco marina pier silvio berlusconi salvini

DAGOREPORT - TAJANI, UNA NE PENSA, CENTO NE SBAGLIA. IL SEGRETARIO DI FORZA ITALIA CI HA MESSO 24 ORE AD ACCORGERSI CHE GIORGIA MELONI HA STRACCIATO UNO DEI SUOI CAVALLI DI BATTAGLIA IN EUROPA: IL SUPERAMENTO DEL DIRITTO DI VETO. IL MINISTRO DEGLI ESTERI È RIUSCITO A PARTORIRE SOLO UNA DICHIARAZIONE AL SEMOLINO (“HA DETTO LA SUA OPINIONE, IO PENSO INVECE CHE SI DEBBA FARE QUALCHE PASSO IN AVANTI”), MENTRE È STATO ZITTO DI FRONTE ALLE INVETTIVE ANTI-RIARMO E CONTRO L’UE DEI PARLAMENTARI LEGHISTI. IL POVERINO È ANCORA STORDITO DALLA PROMESSA, SCRITTA SULLA SABBIA, CON CUI L'HA INTORTATO LA DUCETTA: SE FAI IL BRAVO, NEL 2029 TI ISSIAMO AL QUIRINALE AL POSTO DI MATTARELLA (E CI CREDE DAVVERO) – IN TUTTO QUESTO BAILAMME, TAJANI PROVA A METTERE LE MANI SULLA CONSOB CON UNA MOSSA DA ELEFANTE IN CRISTALLERIA: NOMINARE IL DEPUTATO AZZURRO MAURIZIO CASASCO. MA SI È DIMENTICATO DI COORDINARSI CON LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON L’HA PRESA BENE…

donald trump vladimir putin benjamin netanyahu volodymyr zelensky

DAGOREPORT – TRUMP HA FINALMENTE CAPITO CHE NON POTEVA PERMETTERSI, COME È SUCCESSO A FERRAGOSTO IN ALASKA, DI FARSI PRENDERE DI NUOVO PER CULO IN MONDOVISIONE DA PUTIN - L’INCONTRO DI BUDAPEST NON POTEVA ASSOLUTAMENTE FINIRE CON UN NUOVO FALLIMENTO, MA DI FRONTE AL NIET DI MOSCA A OGNI COMPROMESSO, HA DOVUTO RINUNCIARE – ORA CI SONO DUE STRATEGIE: O RIEMPIE KIEV DI TOMAHAWK, MISSILI IN GRADO DI COLPIRE IN PROFONDITÀ LA RUSSIA, OPPURE SCEGLIE LA STRADA MORBIDA CHE VERRÀ LANCIATA DOMANI DAL CONSIGLIO EUROPEO (L’INVIO A KIEV DI 25 BATTERIE DI MISSILI PATRIOT) – L’INNER CIRCLE “MAGA” LO PRESSA: “L’UCRAINA? LASCIA CHE SE NE OCCUPI L’UE” –  IN USA MONTA L’ONDATA DI SDEGNO PER LA SALA DA BALLO ALLA CASA BIANCA - LA STRIGLIATA A NETANYAHU DEL TRIO VANCE-WITKOFF-KUSHNER… - VIDEO

niaf francesco rocca daniela santanche arianna meloni claudia conte zampolli peronaci

DAGOREPORT: METTI UNA SERA A CENA…I FRATELLI D’AMERICA! -SEMBRAVA DI ESSERE IN UN FILM DEI VANZINA AL GRAN GALA DEL NIAF, 2180 INVITATI, 218 TAVOLI DA 150MILA DOLLARI OGNUNO, OCCUPATI DAI BOSS DELLE PARTECIPATE DI "PA-FAZZO CHIGI" (DONNARUMMA, CATTANEO, FOLGIERO, ETC.), JOHN ELKANN CHE HA TRASFORMATO IL GIARDINO DELL'AMBASCIATA IN UN AUTOSALONE (TRA MASERATI E FERRARI, TRONEGGIAVA UN TRATTORE!), FINANZIERI VARI E DE LAURENTIIS, IL GOVERNATORE ROCCA E SANTANCHÉ - CAUSA SHUTDOWN DEL GOVERNO USA, NON C'ERA ALCUN TIRAPIEDI DI TRUMP: DELUSI COLORO CHE SOGNAVANO, ATTRAVERSANDO L'ATLANTICO, DI BANCHETTARE CON SUA MAESTÀ "THE DONALD" E LA SUA "RAGAZZA PONPON" GIORGIA MELONI - QUELLI DEL NIAF HANNO "COPERTO" IL BUCO DELLE AUGUSTE PRESENZE INVITANDO ARIANNA MELONI, UNICO SEGRETARIO POLITICO PRESENTE, CHE HA COSÌ RICEVUTO IL SUO BATTESIMO NELL'AGONE INTERNAZIONALE - NON POTEVA MANCARE L’ONNIPRESENTE CLAUDIA CONTE CHE SI È FATTA RITRARRE INSIEME ALL’AMBASCIATORE PERONACI, GIA’ CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI PIANTEDOSI, E A QUEL MARPIONE DI PAOLO ZAMPOLLI, INVIATO SPECIALE DI TRUMP - LA PASTA SCOTTA E L’ESIBIZIONE DEL PREZZEMOLONE BOCELLI - VIDEO

matteo salvini alberto stefani luca zaia

DAGOREPORT - LUCA ZAIA MINACCIAVA DI DIVENTARE UN SERIO “PROBLEMA” PER MATTEO SALVINI E FORSE LO SARÀ: NON POTENDO IL “DOGE”, PER ORDINE DI SALVINI IN COMBUTTA CON MELONI, GUIDARE UNA LISTA A SUO NOME, UNA VOLTA SBATTUTO A CAPOLISTA IL SUO ENTUSIASMO POTREBBE SCEMARE E LA LEGA IN VENETO CORRE IL RISCHIO DI UN SORPASSO DI FRATELLI D'ITALIA - EVENTUALITA' CHE METTEREBBE DI NUOVO IN DISCUSSIONE LA LEADERSHIP DEL "CAPITONE" - I RAS LOCALI HANNO CRITICATO PER ANNI SALVINI, SENZA MAI AVERE IL CORAGGIO DI SFIDUCIARLO. QUESTA VOLTA, TRA UN VANNACCI CHE SI PRENDE I PIENI POTERI NEL PARTITO E I MALUMORI PER LA "CESSIONE" DELLA LOMBARDIA A FDI, UN FLOP IN VENETO POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO - SE SALVINI NON RIDE IN VENETO, ELLY SCHLEIN POTREBBE PIANGERE IN CAMPANIA: IL GRILLONZO ROBERTO FICO NON ENTUSIASMA E FA INCAZZARE DE LUCA CON LE SUE LEZIONCINE ETICHE SUI CANDIDATI. TANT'E' CHE TRA I FEDELISSIMI DI DON VICIENZO È PARTITO IL FUGGI FUGGI VERSO LE SIRENE DELLA DESTRA DI POTERE...