I FORCONI HANNO PIÙ CORRENTI DEL PD! – ‘SICILIANI’ E ‘VENETI’ APRONO AL DIALOGO COL GOVERNO: IL MOVIMENTO SI SPACCA PER LA MARCIA ANTICRISI SU ROMA – IL CAPO DEGLI AUTOTRASPORTATORI: ‘MARCEREI SU BRUXELLES’

1. LA MARCIA ANTICRISI SU ROMA ADESSO DIVIDE I FORCONI
Fabrizio Caccia per ‘Il Corriere della Sera'

«In quanto a correnti, ci batte solo il Pd...», prova a scherzarci sopra, Mariano Ferro, il leader dei Forconi siciliani, al termine di una domenica drammatica che ha visto spaccarsi clamorosamente il movimento nazionale del «9 dicembre», la data in cui iniziò la protesta anticrisi. E dunque, dopo neppure 10 giorni, il fronte s'incrina e ormai è chiaro che si conteranno parecchie defezioni all'annunciato sit-in di mercoledì 18, in piazza del Popolo, a Roma, «contro il governo italiano sottomesso all'Europa». La grande manifestazione generale rischia piuttosto di rivelarsi un flop.

«Temiamo infiltrazioni violente e strumentalizzazioni politiche, c'è un clima pesante a Roma - dice Mariano Ferro -. Per questo non ci saremo». E non verranno neppure gli autotrasportatori bresciani capeggiati da Renzo Erbisti («Noi pensavamo di portare in piazza le famiglie, invece c'è il rischio di trovarci insieme a CasaPound»), così come gli imprenditori del Nordest rappresentati da Luciano Chiavegato e Giovanni Zanon («Il nostro movimento vuol essere una festa di popolo, invece c'è chi sembra cercare la guerra...»).

Così, i dissidenti rimarranno tutti nei loro presìdi (il parroco di Monselice, don Sandro Panizzolo, ieri ha detto messa sulla strada Rovigana per stare vicino ai lavoratori) e ora stanno pensando a una manifestazione alternativa nella Capitale («comunque prima di sabato») e tutti sono d'accordo su un punto: «Noi col governo vogliamo dialogare - spiega Mariano Ferro -. E vogliamo confrontarci direttamente con Enrico Letta, prima di dire andate via, politici, tutti a casa. Vogliamo ascoltare le loro soluzioni per questa crisi. C'è invece qualcuno che ha una visione diversa...».

Quel «qualcuno» adesso sembra rimasto solo. Lui sì che ci sarà, mercoledì in piazza a Roma. É Danilo Calvani, il leader dell'Agro Pontino, presidente del Comitato riunito agricoltori di Latina, l'uomo della Jaguar, ormai volto notissimo della tv, ieri anche ospite a «l'Arena» di Giletti. Calvani non vuol trattare col governo. Lotta dura senza paura, è la sua linea. A dargli manforte c'è giusto Gabriele Baldarelli e il suo gruppo di «Dignità sociale».

E poi forse quelli di CasaPound, «i fascisti del Terzo Millennio» come si definiscono loro, chiamati in causa ieri dal premier: «A tutti coloro che stanno lisciando il pelo alle proteste - ha detto Enrico Letta - vorrei ricordare chi sono quelli a capo di questi movimenti: gente che afferma il contrario dei nostri valori, come ad esempio l'antisemitismo. E con CasaPound noi non abbiamo niente a che fare».

Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, alla vigilia di una settimana complicata, è perentorio: «Facciamo appello ai manifestanti a restare dentro le regole. Avremo la mano fermissima». Anche il sindaco Ignazio Marino, pone l'altolà: «In piazza del Popolo niente tendopoli». Sono tutti avvisati, quindi.

Intanto, però, il Movimento sociale europeo di Giuliano Castellino oggi lancerà gli Indignados di Destra al Circo Massimo. Mentre, a sinistra, i Movimenti per la casa sfileranno a fianco dei migranti sempre mercoledì.

CasaPound, invece, sarà questa mattina davanti al Tribunale per chiedere la scarcerazione del vicepresidente, Simone Di Stefano, arrestato sabato per aver sottratto la bandiera dell'Ue dalla sede di via IV Novembre. «E mercoledì 18, in piazza del Popolo - annuncia Davide Di Stefano, suo fratello - se non andrà il popolo, non andremo neanche noi». La confusione è grande, sotto il cielo di Roma.


2. ZACCARDELLI: "FORCONI DIVISI PERCHE' CI SONO PRIME DONNE. IO MARCEREI SU BRUXELLES"
da ‘Radio24'

Pubblica solidarietà a Cinzia Franchini, presidente nazionale CNA-Fita autotrasporto, dal movimento dei forconi. Ad esprimerla in diretta a 24Mattino su Radio 24 Augusto Zaccardelli del Movimento autonomo Trasportatori, dopo le minacce denunciate la scorsa settimana dalla Franchini. "Ho provato a chiamarla, ho sempre trovato occupato", si è giustificato Zaccardelli che poi ha espresso la sua solidarietà alla collega, cui dice: "stia tranquilla".

Una stoccata da Zaccardelli va, invece, al collega di proteste Danilo Calvani, l'unico intenzionato a scendere in piazza mercoledì a Roma: "ci sono stati troppi capi in questo Movimento 9 dicembre che parlavano e sparlavano. C'è stata una divisione perché qualcuno ha fatto la prima donna. Io penso a Danilo Calvani, perché non puoi accendere così animi che già sono a mille". Niente protesta su Roma, dice Zaccardelli ma aggiunge: "una marcia su Bruxelles invece la farei".

 

 

SCIOPERO TRASPORTI A TORINO CALVANI DEI FORCONI FORCONImgi24 valerio zanone giovanni valentiniDANILO CALVANI IN JAGUAR Angelino Alfano con in mano il simbolo del Nuovo centrodestra x

Ultimi Dagoreport

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…