borgonzoni santanchè

FRATELLI D'ITALIA-LEGA: LA GUERRIGLIA CONTINUA! LA MELONIANA SANTADECHÈ SFIDA LA SALVINIANA BORGONZONI - LA PERICOLANTE MINISTRA DEL TURISMO SARÀ LA STAR AGLI STATI GENERALI DEL CINEMA IN SICILIA, EVENTO VOLUTO DAL PRESIDENTE DELLA REGIONE SCHIFANI. TRA GLI INVITATI CI SONO NOMI DI PRIMO PIANO DEL PARTITO DELLA DUCETTA. NESSUNO SPAZIO, INVECE, AL MINISTERO DELLA CULTURA E ALLA SOTTOSEGRETARIA DEL CARROCCIO TITOLARE DELLA DELEGA...

Stefano Iannaccone per ”Domani” - Estratti

 

daniela santanche 1

Un'invasione di campo dal turismo al cinema che rischia di aprire un nuovo fronte di tensione nel governo, per ingerenza nelle competenze dei vari ministeri. Il grande schermo viene sfilato, almeno per qualche giorno, alla Cultura. E si crea l'ennesima frattura tra l'asse Fratelli d'Italia-Forza Italia da una parte e la Lega dall'altra.

 

Daniela Santanchè non sembra preoccuparsene, nonostante i problemi di immagine delle ultime settimane tra inchieste e mozioni di sfiducia. Preferisci pensare alle immagini del grande schermo. Così con il suo ministero del Turismo ha messo il bollino sugli Stati generali del cinema in Sicilia, evento organizzato – dal 12 al 14 aprile – dalla giunta guidata dal forzista Renato Schifani.

 

lucia borgonzoni foto di bacco

Lega silenziata La ministra avrà al suo fianco, soprattutto nella giornata di inaugurazione, una serie di nomi di peso tra parlamentari e dirigenti di Fratelli d'Italia. Tutto normale? Non proprio. Da questo appuntamento è stato pressoché tagliato fuori il ministero della Cultura (Mic) di Gennaro Sangiuliano, che è competente per materia nella figura della sottosegretaria leghista e fedelissima di Matteo Salvini, Lucia Borgonzoni, titolare della delega. Si era ipotizzato uno spazio secondario, poi la cosa è saltata. E non ci sarà nessuno del ministero.

lucia borgonzoni foto di bacco (2)

 

Del resto la locandina dell'appuntamento previsto a Siracusa, nel castello Maniace, non lascia spazio a dubbi: spiccano cinque loghi. Quali? Quelli della regione Sicilia e della città di Siracusa, come è normale che sia per questioni logistiche. A completare il pokerissimo figurano il simbolo del ministero del Turismo, dell'Enit e del sito Italia.it. Al Collegio Romano, sede del Mic, né Sangiuliano né Borgonzoni sono stati ritenuti interlocutori adeguati. Eppure, stando al titolo dell'evento, “Tax credit, cineturismo e internazionalizzazione: un osservatorio su dinamiche e prospettive”, qualcosa avrebbe potuto dire.

 

daniela santanche 3

Per altro non mancherebbero le occasioni. Alla kermesse c'è praticamente tutto il gotha del mondo cinema: registi, attori, critici cinematografici fino al presidente della Fondazione centro sperimentale di cinematografia, Sergio Castellitto. Non manca la politica. Tra gli invitati ci sono nomi di primo piano del partito di Giorgia Meloni: il presidente della commissione Cultura alla Camera, Federico Mollicone, e il vicecapogruppo di FdI a Montecitorio, Manlio Messina, ma anche Gianluca Caramanna, deputato e consigliere fidato di Santanchè. Nella folta schiera di centinaia di ospiti non c'è alcun relatore riconducibile al ministero della Cultura, né tantomeno alla Lega.

lucia borgonzoni foto di bacco

Malumori e silenzi Dalla regione Lombardia è in arrivo Barbara Mazzali, assessora al Turismo e marketing territoriale nella giunta di Attilio Fontana.

Ovviamente è di Fratelli d'Italia.

 

Se non è uno sgarbo istituzionale verso il ministero, è quantomeno un affronto politico a Borgonzoni. Una brama di protagonismo di Santanchè (e di FdI) che ha alimentato i malumori nel partito di Salvini, ovviamente anche nei confronti di Schifani, peso massimo di Forza Italia in Sicilia e gran cerimoniere dell'evento.

L'operazione sembra costruita ad arte per relegare ai margini gli alleati. 

lucia borgonzoni foto di bacco(3)

 

(...)

Ultimi Dagoreport

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)