maurizio gasparri giorgia meloni matteo salvini

A TUTTO GAS…PARRI - IL FORZISTA MAURIZIO GASPARRI ATTACCA SALVINI, CHE RIVENDICA L'ALLEANZA EUROPEA CON SOVRANISTI E CONSERVATORI, PER LANCIARE UN MESSAGGIO ALLA MELONI: “NELL’UE IL PPE NON PUÒ STARE CON MARINE LE PEN O CON L'ESTREMA DESTRA TEDESCA. RICORDO CHE TAJANI È STATO ELETTO PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO SENZA IL VOTO DEI LEGHISTI” – E MENO MALE CHE QUESTI SO' ALLEATI...

Estratto dell'articolo di Antonio Fraschilla per “la Repubblica”

 

maurizio gasparri foto di bacco (3)

Senatore Maurizio Gasparri, circolano in questi giorni sondaggi sul gradimento di Pier Silvio Berlusconi a livello politico. Al di là del profilo strettamente economico, secondo lei è ancora importante per Forza Italia l’impegno diretto della famiglia Berlusconi?

«Noi la ritentiamo molto importante. […] La famiglia considera anche quello politico un lascito da portare avanti. Il che non vuol dire necessariamente un coinvolgimento diretto. Forse un domani qualcuno vorrà scendere in campo, non è questo oggi il tema. Ma una cosa deve essere chiara: non chiediamo noi un impegno diretto, la loro vicinanza è però essenziale per dare continuità al berlusconismo, che sopravviverà così come in Francia è sopravvissuto il gollismo».

 

atonio tajani maurizio gasparri a villa taverna per la festa dell indipendenza usa

A proposito di scelte compiute da Silvio Berlusconi, il fondatore ha collocato Forza Italia nei Popolari europei. Il leader della Lega Salvini ora chiede di andare al voto con un’alleanza che includa sovranisti e conservatori. Lei è d’accordo?

«In Italia abbiamo una alleanza salda e storica con Meloni e con la Lega. Ma le alleanze europee non le decidiamo da soli noi italiani. Forza Italia è nel Partito popolare europeo.

Manfred Weber, il nostro capogruppo in Ue, ha aperto a una futura intesa con i conservatori, gruppo dove è ben collocata Meloni che è diventata leader al posto degli inglesi. Vedremo».

 

Ma Salvini insiste anche per una intesa con i sovranisti.

matteo salvini e marine le pen

«Nessuno contesta Salvini ma la Lega sta in un gruppo che ospita partiti che sollevano molte osservazioni critiche. Mi riferisco soprattutto all’ala tedesca di estrema destra che non è considerata “alleabile” per i contenuti. Lo stesso discorso vale anche per Marine Le Pen che è contro l’euro e su posizioni estreme. Ricordo a tutti che Tajani è stato eletto presidente del Parlamento europeo contro il socialista Pittella, ma i leghisti non votarono allora il nostro attuale segretario e nonostante ciò siamo rimasti alleati in Italia. Il mosaico delle alleanze lo vedremo dopo il voto europeo».

 

Lei esclude una replica dell’alleanza popolari-socialisti?

«Mi auguro una alleanza con i conservatori ma, ripeto, dobbiamo vedere come andrà il voto. Io penso che i popolari saranno il primo gruppo ed esprimeranno il presidente della Commissione. Mi auguro che una alternativa a questa alleanza con i socialisti sia possibile nei contenuti, a partire dal Green deal».

MELONI LE PEN 2

 

Tornando alla politica interna, Forza Italia sosterrà la norma sulla tassazione degli extraprofitti delle banche?

«[…] Tutto va fatto con un metodo. Abbiamo notato l’assenza del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti alla conferenza stampa e poi il ministero ha chiarito che il prelievo non supererà il 0,1 per cento dei guadagni. Parliamo in totale di 3,4 miliardi di euro e su questa operazione siamo d’accordo. Ma occupiamoci anche dei giganti della Rete, non solo delle banche. Basta immunità per questi grandi gruppi».

 

marine le pen matteo salvini meme by edoardo baraldi

[…] In questi giorni ha tenuto banco la vicenda De Angelis e le sue frasi innocentiste sui condannati neofascisti per la Strage di Bologna. Il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè ha parlato di rigurgiti di estrema destra.

«Ricordo che nel 1995 Angelo Bonelli era consigliere, con Piero Badaloni governatore, e in Regione Lazio ha votato una mozione che poneva dei dubbi sulla colpevolezza di alcuni condannati per la Strage. Pure io coltivo dei dubbi. Tuttavia faccio un’altra valutazione: chi ha ruoli istituzionali deve mediare con le sue convinzioni. Reputo un errore quel post. Non a caso De Angelis era pronto “al rogo come Giordano Bruno” per difendere le sue opinioni e poi ha prevalso il “tengo famiglia” con la richiesta di scuse per restare attaccato al suo posto».

MATTEO SALVINI E MARINE LE PENGIORGIA MELONI E MARINE LE PENMARINE LE PEN MELONIMATTEO SALVINI CON MARINE LE PEN A PARIGI

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