firenze lungarno arno boschi irace renzi

IL GIGLIO MAGICO PRECIPITA NELLA VORAGINE DEL LUNGARNO: L'AD DI PUBLIACQUA ALESSANDRO CARFI' (MARITO DELLA PORTAVOCE DI MARINO, CATTOI) RIMETTE IL MANDATO, MA NON LASCIA L'AZIENDA: IL CROLLO DEL LUNGARNO ''È STATA UNA PROVA DIFFICILE E NUOVA'', SCRIVE - LA SOCIETÀ È CONTROLLATA DA ACEA MA ZEPPA DI RENZIANI

 

ALESSANDRO CARFI'ALESSANDRO CARFI'

1. VORAGINE LUNGARNO: AD PUBLIACQUA RIMETTE MANDATO AD ACEA

 (ANSA) - L'amministratore delegato di Publiacqua Alessandro Carfì ha richiesto al gruppo Acea (possessore del 40% di Publiacqua), che lo aveva indicato, di impegnarlo in un incarico diverso prevedendo un avvicendamento nel ruolo di amministratore della società. "La voragine di Lungarno Torrigiani", ha affermato Carfì nella nota con cui ha informato il presidente di Publiacqua Filippo Vannoni, "è stata una prova difficile e nuova per Publiacqua.

 

alessandra cattoialessandra cattoi

La società si è mostrata tuttavia pronta e reattiva sia nel gestire l'evento che le conseguenze. Voglio ribadire che resto convinto che la società, in tutte le sue articolazioni e responsabilità, ha operato con la dovuta diligenza. Il tempo e le analisi in corso sui fatti accaduti si incaricheranno di dimostrarlo anche a chi ha avuto ed ha opinioni diverse. La generosità, la competenza tecnica e la dedizione con la quale la società si è cimentata sin dalle prime ore nella ricostruzione sono la prova più tangibile di quanto questa grande realtà industriale sia un patrimonio prezioso per Firenze e per l'intera Toscana.

 

FILIPPO VANNONIFILIPPO VANNONI

A distanza di qualche settimana e superata la fase più critica, avverto la necessità che il clima di collaborazione tra Publiacqua, tutti i suoi azionisti e le responsabilità coinvolte nella ricostruzione sia ancora più solido e ispirato dalla serenità e massima collaborazione. Per favorire ciò ho chiesto al mio gruppo di impegnarmi in un diverso incarico prevedendo un avvicendamento nella responsabilità di amministratore delegato della società". Vannoni, appresa la notizia, ha ringraziato l'amministratore delegato del lavoro fin qui svolto e della disponibilità data in questa occasione nell'interesse della società.

 

 

2. RICORDIAMO CHI ERA ALESSANDRO CARFI, PROMOSSO DA MARINO NEL BLITZ DELLE NOMINE CHE POI È COSTATO AD ACEA RISARCIMENTI MILIONARI VERSO I VERTICI CACCIATI ILLEGITTIMAMENTE

 

firenze   voragine sul lungarnofirenze voragine sul lungarno

ACEA, BLITZ DI MARINO DIRIGENTI A RAPPORTO PROMOSSO IL MARITO DELL'ASSESSORE CATTOI

Giovanna Vitale per ''la Repubblica'' del 10 luglio 2014

 

firenze   voragine sul lungarno 9firenze voragine sul lungarno 9firenze   voragine sul lungarno 7firenze voragine sul lungarno 7

NONera mai successo. Mai il principale azionista pubblico di una società quotata in borsa aveva organizzato, fuori dagli appuntamenti canonici e dalle sedi istituzionali (assemblea dei soci o tutt'al più cda, dove pure ha i suoi rappresentanti), una visita in azienda per chiamare a rapporto il management. È come se, per esempio, il ministro del Tesoro Pier Carlo Padoan decidesse di andare in Eni oppure in Finmeccanica per mettere in riga i rispettivi ad, riducendo a salotto di casa i due colossi dell'industria tricolore, sorta di dependance del governo dove entrare senza neanche bussare. Cosa che, ovviamente, non si sognerebbe mai di fare.

 

Al contrario del sindaco Marino che, da sempre allergico alle liturgie, stamattina si recherà in Acea — dove poi terrà pure una conferenza stampa — per incontrare il neo amministratore delegato Alberto Irace, il suo predecessore nonché dg Paolo Gallo e i più alti dirigenti della multiutility controllata al 51% dal Campidoglio. Ufficialmente per avere chiarimenti sulle bollette pazze: «Uno dei problemi che ho chiesto di risolvere al nuovo cda: stamattina alcuni cittadini me le hanno consegnate e io le darò personalmente ai vertici dell'azienda », ha spiegato ieri il chirurgo dem annunciando la sortita. Definita semplicemente «insolita » nel palazzone di Piazzale Ostiense, preoccupati che «possa costituire un precedente: se domani Caltagirone o i francesi di Suez chiedessero di venire a colloquio, nessuno potrebbe dirgli di no». Provocando non poco imbarazzo.

 

alessandra cattoi andrea maccarone  ignazio marinoalessandra cattoi andrea maccarone ignazio marino

«Discontinuità» la definirebbe il sindaco con un termine da lui molto usato. Che però non fa rima con le prime decisioni del nuovo management della società, piuttosto in perfetta continuità con la gestione Alemanno. A cominciare dalla promozione di Alessandro Carfì, già responsabile per il settore idrico delle attività internazionali di Acea, appena designato alla guida di Publiacqua: il posto che era di Irace.

 

Tutto normale, non fosse che Carfì è (anche) il marito di Alessandra Cattoi, storica assistente e portavoce di Marino, da lui nominata assessore alla Scuola nonché capo del suo cerchio magico e del gruppo ristretto che ha condotto le trattative con gli azionisti privati (Caltagirone in testa) sulla defenestrazione del vecchio cda. Che poi ha fatto pure causa (Perutzy, Leo e Illuminati) chiedendo il risarcimento.

 

Altro giro, altra corsa. La presidente Catia Tomasetti ha chiesto e ottenuto per la sua assistente nello studio legale presso cui lavora (Bonelli Erede Pappalardo) un contratto a termine di un anno (rinnovabile): Mohini Ramsoek, che tutti chiamano Selene, classe '71, è stata assunta come quadro in Acea a poco meno di 60mila euro. Ottenendo per di più in uso un'auto elettrica aziendale.

filippo vannonifilippo vannoni

 

 

Ultimi Dagoreport

luigi lovaglio giorgia meloni giancarlo giorgetti alberto nagel milleri caltagirone

FLASH! – ENTRO LA FINE DI LUGLIO, AL MASSIMO ENTRO L’8 SETTEMBRE, ARRIVERÀ IL VERDETTO DELLA PROCURA DI MILANO SULL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO BPM, ANIMA SGR, LA DELFIN DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO E CALTAGIRONE AD ACQUISTARE IL 15% DI AZIONI MPS ATTRAVERSO BANCA AKROS, MERCHANT BANK DEL BPM SU SPECIFICO MANDATO DEL MINISTERO DEL TESORO DI GIORGETTI – UN VERDETTO CONTRO L’OPERAZIONE MPS È RIMASTO L’ULTIMA SPERANZA PER MEDIOBANCA E GENERALI DI NON FINIRE NELLE FAUCI DI CALTARICCONE…

donald trump tulsi gabbard vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVONO LE AGENZIE DI SPIONAGGIO A TRUMP E PUTIN? - ANZICHÉ PROTEGGERE LA SICUREZZA DELLO STATO, ANTICIPANDO RISCHI E CRISI, OGGI LA MISSIONE DI CIA E FBI IN AMERICA E DI FSB, SVR, GRU IN RUSSIA, È DI REPRIMERE IL DISSENSO CONFERMANDO IL POTERE - CIRO SBAILÒ: ‘’PER LA PRIMA VOLTA, IL VERTICE POLITICO NON SI LIMITA A INDIRIZZARE: PUNTA A SVUOTARE LA FUNZIONE DELL’INTELLIGENCE, RIDUCENDOLA A UNA MACCHINA DI STABILIZZAZIONE POLITICA AD USO PERSONALE...’’

ali larijani khamenei vladimir putin xi jinping

A TEHERAN QUALCOSA STA CAMBIANDO – SI NOTANO CURIOSI MOVIMENTI NEL SISTEMA DI POTERE IRANIANO: MENTRE RICOMPAIONO VECCHI VOLPONI COME ALI LARIJANI, STA NASCENDO UN NUOVO CENTRO DECISIONALE NON UFFICIALE, A GUIDARE LE MOSSE PIÙ DELICATE DEL REGIME. I PASDARAN PERDONO QUOTA (LA LORO STRATEGIA È FALLITA DI FRONTE ALL’ANNIENTAMENTO DI HEZBOLLAH, HAMAS E ASSAD), AVANZA UN “CONSIGLIO OMBRA” DI TRANSIZIONE, CON IL CONSENSO DI KHAMENEI – “L’ASSE DEL MALE” CON RUSSIA E CINA PROSPERA: TEHERAN HA BISOGNO DELLE ARMI DI PUTIN E DEI SOLDI DI XI JINPING. ALLA FACCIA DI TRUMP, CHE VOLEVA RIAPRIRE IL NEGOZIATO SUL NUCLEARE…

matteo salvini luca zaia giorgia meloni

DAGOREPORT – COSA SI SONO DETTI GIORGIA MELONI E LUCA ZAIA NELL'INCONTRO A PALAZZO CHIGI, TRE SETTIMANE FA? - TOLTA SUBITO DI MEZZO L'IDEA (DI SALVINI) DI UN POSTO DI MINISTRO, LA DUCETTA HA PROVATO A CONVINCERE IL “DOGE” A PRESENTARE UNA SUA LISTA ALLE REGIONALI IN VENETO MA APPOGGIANDO IL CANDIDATO DEL CENTRODESTRA (ANCORA DA INDIVIDUARE) - MA TRA UNA CHIACCHIERA E L'ALTRA, MELONI HA FATTO CAPIRE CHE CONSIDERA ZAIA IL MIGLIOR LEADER POSSIBILE DELLA LEGA, AL POSTO DI UN SALVINI OSTAGGIO DELLE MATTANE DI VANNACCI – UN CAMBIO DI VERTICE NEL CARROCCIO EVOCATO NELLA SPERANZA CHE IL GOVERNATORE ABBOCCHI ALL’AMO...

elly schlein giorgia meloni beppe sala ignazio la russa maurizio lupi marcello viola

DAGOREPORT - NESSUNO VUOLE LE DIMISSIONI DI BEPPE SALA: DA SINISTRA A DESTRA, NESSUN PARTITO HA PRONTO UN CANDIDATO E TRA POCHI MESI A MILANO COMINCIANO LE OLIMPIADI MILANO-CORTINA – MA SALA VUOLE MANIFESTARE ALL'OPINIONE PUBBLICA UNO SCATTO DI DIGNITÀ, UN GRIDO DI ONESTÀ, UNA REAZIONE D'ORGOGLIO CHE NON LO FACCIA SEMBRARE  ''LU CIUCCIO 'MIEZZO A LI SUONI'' - L’UNICO A CHIEDERE IL PASSO INDIETRO DEL SINDACO È IGNAZIO LA RUSSA, CHE INVECE UN CANDIDATO CE L’HA ECCOME: MAURIZIO LUPI. METTENDO SOTTO LA SUA ALA IL PARTITO DI LUPI, "NOI MODERATI", ‘GNAZIO SOGNA IL FILOTTO: CONQUISTARE SUBITO IL COMUNE DI MILANO E NEL 2028 LA REGIONE LOMBARDIA – MOLTO DELL’INCHIESTA SULL’URBANISTICA DIPENDERÀ DALLA DECISIONE DEL GIP, PREVISTA PER MERCOLEDI': SE IL GIUDICE NON ACCOGLIERÀ LE RICHIESTE DEI PM (CARCERE O DOMICILIARI PER GLI INDAGATI), LA BUFERA PERDERÀ FORZA. VICEVERSA…

ravello greta garbo humphrey bogart truman capote

DAGOREPORT: RAVELLO NIGHTS! LE TROMBATE ETERO DI GRETA GARBO, LE VACANZE LESBO DI VIRGINIA WOOLF, RICHARD WAGNER CHE S'INVENTA IL “PARSIFAL'', D.H. LAWRENCE CHE BUTTA GIU’ L'INCANDESCENTE “L’AMANTE DI LADY CHATTERLEY’’, I BAGORDI DI GORE VIDAL, JACKIE KENNEDY E GIANNI AGNELLI - UN DELIRIO ASSOLUTO CHE TOCCO’ IL CLIMAX NEL 1953 DURANTE LE RIPRESE DE “IL TESORO D’AFRICA” DI JOHN HUSTON, SCENEGGIATO DA TRUMAN CAPOTE, CON GINA LOLLOBRIGIDA E HUMPHREY BOGART (CHE IN UN CRASH D’AUTO PERSE I DENTI E VENNE DOPPIATO DA PETER SELLERS). SE ROBERT CAPA (SCORTATO DA INGRID BERGMAN) SCATTAVA LE FOTO SUL SET, A FARE CIAK CI PENSAVA STEPHEN SONDHEIM, FUTURO RE DI BROADWAY – L’EFFEMMINATO CAPOTE CHE SI RIVELÒ UN BULLDOG BATTENDO A BRACCIO DI FERRO IL “DURO” BOGART - HUSTON E BOGEY, SBRONZI DI GIORNO E UBRIACHI FRADICI LA NOTTE, SALVATI DAL CIUCCIO-TAXI DEL RISTORANTE ‘’CUMPÀ COSIMO’’ - QUANDO CAPOTE BECCÒ IL RE D’EGITTO FARUK CHE BALLAVA ALLE 6 DEL MATTINO L’HULA-HULA NELLA CAMERA DA LETTO DI BOGART… - VIDEO + FILM