
“STO INCONTRANDO TUTTI I MINISTRI E TUTTI MI CHIEDONO SOLDI” – IL MINISTRO DELL’ECONOMIA GIORGETTI RIVELA CHE E’ GIA’ PARTITO L’ASSALTO ALLA DILIGENZA IN VISTA DELLA FINANZIARIA MA SOLDI DA BUTTARE NON CE NE SONO: BISOGNA RISPETTARE GLI IMPEGNI PRESI CON IL PIANO STRUTTURALE DI BILANCIO. IL MONITORAGGIO DI BRUXELLES SUI CONTI PUBBLICI ITALIANI È COSTANTE - LA LEGA VUOLE COPRIRE I COSTI DELLA NUOVA ROTTAMAZIONE DELLE CARTELLE ESATTORIALI E FORZA ITALIA PRETENDE LA RIDUZIONE DELL'IRPEF PER IL CETO MEDIO...
Estratto dell’articolo di Giuseppe Colombo per “la Repubblica”
giorgia meloni e giancarlo giorgetti - question time alla camera
L'assalto alla manovra è già partito. In fila, uno dopo l'altro, i ministri presentano la lista delle richieste a Giancarlo Giorgetti. «Sto incontrando tutti i ministri e tutti mi chiedono soldi», racconta il titolare dell'Economia a Repubblica […]
A ridosso della pausa estiva, l'agenda del ministro è ancora piena anche per via del lavoro sulla prossima Finanziaria. Un po' di colleghi si sono già fatti avanti, ma altri saranno ricevuti al Mef nei prossimi giorni. La traccia è la stessa: allargare le maglie del bilancio.
Spendere. Si parte da qui. Tocca a Giorgetti ascoltare e raccogliere i desiderata. E poi, nelle prossime settimane, selezionare. Il tutto andrà poi incrociato a settembre con le volontà politiche che saranno fissate da Giorgia Meloni insieme ai leader della maggioranza.
giancarlo giorgetti giorgia meloni foto lapresse.
Prima, però, bisogna capire la portata delle rivendicazioni di Fratelli d'Italia, Lega, FI e Noi Moderati. È un metodo che viene confermato anche quando commenta l'idea del leader del suo partito, Matteo Salvini, che dalle banche vuole «un contributo volontario e spontaneo da ridistribuire ai lavoratori italiani». Favorevole alla proposta? «Per ora siamo concentrati sulle spese, sulle uscite, poi pensiamo alle entrate», risponde Giorgetti. Niente spese pazze, è il ragionamento di fondo.
antonio tajani giorgia meloni matteo salvini
Il faro resta il rispetto degli impegni presi con il Piano strutturale di bilancio. Anche la Finanziaria di quest'anno, quindi, non potrà trasformarsi nel libro dei sogni della maggioranza […] il monitoraggio di Bruxelles sui conti pubblici italiani è costante. Bisognerà rinunciare alla leva agile del deficit. A maggior ragione quest'anno, con l'uscita dalla procedura d'infrazione a portata di mano.
Sarà chiaro nelle prossime settimane se l'asticella del rapporto deficit/Pil potrà essere collocata sotto il 3% già nel 2025, avviando così l'iter per la chiusura della procedura che ha bisogno di sei mesi per arrivare a meta. Ma tenere la barra dritta resta un imperativo anche restando all'impegno già preso con la Ue: il deficit al 2,8% l'anno prossimo e quindi lo stop alla sorveglianza della Commissione europea nel 2027.
MATTEO SALVINI - GIORGIA MELONI - ANTONIO TAJANI
Alla ripresa dei lavori parlamentari, Giorgetti dovrà misurarsi con altre richieste. I partiti della maggioranza stanno iniziando a compilare le rispettive liste. La Lega punta proprio sulla legge di bilancio per coprire i costi della rottamazione quinquies delle cartelle fiscali. I parlamentari di Fratelli d'Italia tireranno le somme a settembre, mentre il cantiere di Forza Italia ha già individuato le priorità. Una su tutte: la riduzione dell'Irpef per il ceto medio. […]