roberto vannacci giorgia meloni

GIORGIA MELONI SUL COMPL-OTTO VOLANTE! – IL LIBRO “LA VERSIONE DI GIORGIA” (CHE SAREBBE STATO MEGLIO INTITOLARE “L’INVERSIONE DI GIORGIA”) È ZEPPO DI DIETROLOGIE: DAL FACILE CAPRONE ESPIATORIO GEORGE SOROS, ACCUSATO DI ESSERE BURATTINAIO “DELL’AGENDA GLOBALISTA” PER FAVORIRE LA SOSTITUZIONE ETNICA, AL COMPLOTTO DELLA LOBBY GAY. NON POTEVA MANCARE IL NEGAZIONISMO CLIMATICO – LA DAGO RECENSIONE: "LA VERSIONE DI GIORGIA" È IL PROSEGUIMENTO DELLA GUERRA DI VANNACCI MA CON ALTRI MEZZI...

Estratto dell’articolo di Francesco Cancellato per www.fanpage.it

 

la versione di giorgia meloni cover

I toni sono quelli istituzionali da Presidente del Consiglio. Il registro è colloquiale, con il Tu con cui dialoga con il direttore del Giornale Alessandro Sallusti. E i temi trattati sono quelli della stringente attualità, dalla guerra in Ucraina alla tassa sugli extraprofitti delle banche, sino al vasto – e allo stato attuale irrealizzato – programma di governo della destra, dalla flat tax al presidenzialismo.

 

Ma quel che davvero caratterizza “La versione di Giorgia”, il nuovo libro intervista della premier Giorgia Meloni, uscito ieri per Rizzoli, non è nulla di tutto questo. Piuttosto, è la quantità di vittimismo e teorie del complotto che punteggiano il volume, come o forse più che nel libro del Generale Vannacci. Con il corollario che qui è un capo di governo in carica, nel pieno esercizio delle sue funzioni, a metterli nero su bianco.

 

Nel meraviglioso mondo (all’incontrario) di Giorgia, c’è un complotto per ogni cosa. C’è il complotto delle “grandi concentrazioni economiche” che favoriscono l’immigrazione africana anziché quella moldava perché “funzionale al disegno del cosiddetto meeting pot, cioè di mescolare il più possibile per diluire”.

 

GIORGIA MELONI

Secondo Meloni, quindi, delle non meglio precisate plutocrazie terracquee favorirebbero l’immigrazione per “snaturare l’identità delle nazioni e rivedere al ribasso i diritti dei lavoratori”, perché “vedono l’identità come un ostacolo al loro potere di concentrazione della ricchezza”, poiché “non avendo territori e confini per vivere, hanno necessità di standardizzare usi e costumi e renderli transnazionali”.

 

Qualche pagina più avanti, Meloni dà un volto e un nome a questi poteri occulti. Ma se vi aspettate i nomi di Jeff Bezos, o Mark Zuckerberg, o Elon Musk, siete fuori strada. Il nome, sempre lo stesso, è quello che a ogni piè sospinto esce dalla bocca di Vikor Orban e Vladimir Putin. Quello del mefistofelico György Schwartz, per il mondo George Soros, il finanziere – guardacaso ebreo – che tutte le destre d’Europa indicano come il burattinaio occulto dell’agenda globalista.

 

giorgia meloni

Giorgia Meloni premette di “non credere ai burattinai, ma”, un po’ come chi “non è razzista, ma”. E infatti, “ma quando parliamo di Soros, parliamo di una persona che (…) tramite la sua galassia di fondazione, persegue apertamente un’agenda politica”. […]

 

Da Soros al piano per la sostituzione etnica degli europei – altro complotto caro alle destre europee – il passo è breve. E infatti, dice Meloni che l’ha molto colpita “l’enorme polemica sulle parole del ministro Lollobrigida che aveva detto di voler difendere la società italiana dal rischio di una sostituzione etnica”.

 

giorgia meloni

Apriti cielo, dice ancora Meloni, “si è detto che le sue erano teorie suprematiste, neonaziste e ovviamente, razziste”. Cosa che in effetti, è vera, con buona pace della premier. La teoria del complotto sulla sostituzione etnica è infatti opera di Gerard Honsik, neonazista austriaco condannato due volte, nel 1992 e nel 2009, per aver pubblicamente negato la Shoah. Ed è una teoria che è stata rilanciata, discussa e diffusa proprio dai gruppi della destra più estrema, prima di diventare un cavallo di battaglia anche per la destra istituzionale di Salvini e Meloni. […]

roberto vannacci foto di bacco (7)

 

Non manca, ovviamente, nemmeno il complotto della lobby omosessuale, quella che discrimina Arisa perché definisce Meloni coraggiosa. O che spinge “le teorie gender portate all’estremo”, soprattutto nelle scuole, dove avviano “campagne con le quali si spiega ai bambini di sei anni cosa sia l’omosessualità facendo scambiare i vestiti tra maschietti e femminucce”.

 

Non manca, ovviamente, la solita tirata sul disastro culturale del ’68 “del sei politico”, e la nostalgia per i tempi dei nostri nonni dove si ti comportavi male a scuola “ti beccavi un ceffone” e dove i genitori mandavano i ragazzi a fare i benzinai d’estate, mentre oggi rischierebbero l’arresto, se lo facessero.

roberto vannacci foto di bacco (3)

 

E non manca nemmeno il negazionismo climatico, con Meloni che afferma, dopo l’estate che abbiamo passato, che "lo sviluppo sostenibile non è l’emergenza prioritaria”, bensì un vezzo dell’ “ecologista di sinistra”, che “vive nel centro di una grande città, magari nella Ztl”, con la sua “mountain bike da tremila euro, ovviamente assistita da batterie, perché non sia mai che ci si debba stancare”.  […]

 

 

 

 

 

 

 

Articoli correlati

DAGO RECENSIONE: L'INVERSIONE DI GIORGIA: DAL COLLE OPPIO ALL'OPPIO DEI COLLI, OVVERO PALAZZO CHIGI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

GEORGE SOROS

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni donald trump emmanuel macron

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI NON AVEVA ALCUNA VOGLIA DI VOLARE A PARIGI AL VERTICE ORGANIZZATO DA MACRON PER L’UCRAINA (E SI VEDEVA), MA HA DOVUTO ABBOZZARE – IL TOYBOY DELL’ELISEO HA APPARECCHIATO UN TAVOLO CON TUTTI I PRINCIPALI LEADER EUROPEI (PIÙ IL BRITANNICO STARMER, PRIMO CONTRIBUTORE DI KIEV, DOPO GLI USA) E LA DUCETTA NON POTEVA DISERTARE – A CONVINCERLA È STATO ANCHE IL PRESSING DELLA "FIAMMA MAGICA", CHE LE HA FATTO NOTARE CHE NON PRESENZIARE L’AVREBBE ISOLATA COMPLETAMENTE. MEGLIO PARTECIPARE, E MARCARE LA PROPRIA DISTANZA AGENDO COME “DISTURBATRICE” TRUMPIANA. E COSÌ È STATO – IL PIANO DI TRUMP: RIAVVICINARE PUTIN ALL’ORBITA EURO-ATLANTICA PER LASCIARE SOLO XI JINPING...

jd vance giorgia meloni

L'ANGOLO DEL BUONUMORE – OGGI IL "CORRIERE" VERGA UN ARTICOLO SURREALE, IN CUI SCOPRIAMO CHE “IL MANTRA DELLA MELONI” È "LA DEMOCRAZIA BASATA SUL FREE SPEECH” (DITELO AI GIORNALISTI NON APPECORONATI QUERELATI DAL GOVERNO) – NON SOLO: GIORGIA MELONI “CONDIVIDE IN TOTO” IL DISCORSO DI JD VANCE, GIUDICATO DA TUTTI I LEADER EUROPEI (A RAGIONE) INQUIETANTE –  IL GRAFFIO FINALE: “SE IL NUMERO DUE DELLA CASA BIANCA NON HA CONVINTO LA NOSTRA PREMIER È NEI TONI E NEL REGISTRO DI AGGRESSIVITÀ”. PROPRIO LEI, CHE SBROCCA UN GIORNO SÌ E L’ALTRO PURE...

forza italia marina pier silvio berlusconi antonio tajani martusciello barelli gianni letta gasparri

DAGOREPORT - SE IN FORZA ITALIA IL MALCONTENTO SI TAGLIA A FETTE, L’IRRITAZIONE DI MARINA E PIER SILVIO È ARRIVATA ALLE STELLE: IL PARTITO È DIVENTATO ORMAI UN FEUDO DOMINATO DAL QUARTETTO  DA TAJANI-BARELLI-MARTUSCIELLO-GASPARRI - DOPO AVER SPADRONEGGIATO IN LUNGO E IN LARGO, NELLA SCELTA DEL GIUDICE COSTITUZIONALE ALLA CONSULTA È ARRIVATA UNA PESANTE SCONFITTA PER TAJANI - È DA TEMPO CHE LA FAMIGLIA BERLUSCONI NON SA DOVE SBATTERE LA TESTA PER RIUSCIRE A SCOVARE UN SOSTITUTO AL 70ENNE CIOCIARO, RIDOTTO IN UN BURATTINO NELLE MANI DI GIORGIA MELONI, CHE È RIUSCITA AD ANESTETIZZARLO CON LA PROMESSA DI FARE DI LUI IL CANDIDATO NEL 2029 ALLA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA (CIAO CORE!) - OLTRE AL PARTITO E ALLA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE CON IMPERDONABILE RITARDO COGNITIVO HA COMPRESO CHE IL GOVERNO NON È UN’ALLEANZA MA UN MONOCOLORE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OCCORRE AGGIUNGERE UN ALTRO ‘’NEMICO’’ DI TAJANI: L‘89ENNE GIANNI LETTA. NELLA SUA AFFANNOSA (E FALLITA) BATTAGLIA PER PORTARE ALLA PRESIDENZA DELLA RAI LA SUA PROTETTA SIMONA AGNES, TAJANI E I SUOI COMPARI NON SI SONO SPESI, SE NON A PAROLE...

donald trump giorgia meloni almasri husam el gomati osama njeem almasri giovanni caravelli

DAGOREPORT - SERVIZI E SERVIZIETTI: IL CASO ALMASRI E' UN “ATTACCO POLITICO” ALLA TRUMPIANA MELONI? - COME È POSSIBILE CHE UN DISSIDENTE LIBICO, HUSAM EL-GOMATI, PUBBLICHI SU TELEGRAM DOCUMENTI E NOTIZIE DEI RAPPORTI SEGRETI TRA LA MILIZIA LIBICA DI ALMASRI E L'INTELLIGENCE ITALIANA, SQUADERNANDO IL PASSAPORTO DEL CAPO DELL’AISE, CARAVELLI? - CHI VUOLE SPUTTANARE L'AISE E DESTABILIZZARE IL GOVERNO MELONI POSTANDO SUI SOCIAL LA FOTO DEL TRIONFALE RITORNO A TRIPOLI DI ALMASRI CON ALLE SPALLE L'AEREO DELL'AISE CON BANDIERA ITALIANA ? - CHE COINCIDENZA! IL TUTTO AVVIENE DOPO CHE TRUMP HA DECAPITATO L'INTELLIGENCE DI CIA E FBI. UNA VOLTA GETTATI NEL CESSO GLI SPIONI DELL'ERA OBAMA-BIDEN, E' INIZIATO UN REGOLAMENTO DI CONTI CON I PAESI GUIDATI DA LEADER CHE TIFANO TRUMP? - VIDEO

guerra ucraina vladimir putin donald trump ali khamenei xi jinping volodymyr zelensky

DAGOREPORT – IN UN MESE, TRUMP HA MACIULLATO L’ORDINE MONDIALE: RIABILITATO PUTIN, ISOLATA LA CINA - CINQUE PREVISIONI CHE NON SI SONO AVVERATE SULL’UCRAINA CON L'ARRIVO DEL NUOVO INQUILINO DELLA CASA BIANCA: 1) MARK RUTTE, SEGRETARIO GENERALE DELLA NATO: “KIEV ENTRERÀ NELLA NATO, È UN PROCESSO IRREVERSIBILE”. ORA ANCHE ZELENSKY PARLA DI PIANO B – 2) NON SI FA LA PACE SENZA LA CINA. FALSO: TRUMP ALZA LA CORNETTA E PUTIN LO ASPETTA – 3) XI JINPING: “L’AMICIZIA CON LA RUSSIA È SENZA LIMITI” (MANCO PER IL GAS) – 4) L’IRAN S’ATTACCA AL DRONE: LA RUSSIA L'HA MOLLATA – 5) L’EUROPA, SOLITO SPETTATORE PAGANTE CHE NON CONTA UN CAZZO