cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

GIORGIA MELONI FA BENE A RIPOSARSI ALLA MASSERIA BENEFICIO IN PUGLIA: A SETTEMBRE TUTTI I NODI VERRANNO AL PETTINE – ALESSANDRA GHISLERI: “SETTEMBRE RIPORTERÀ SUL TAVOLO I TEMI SEGNALATI DAI CITTADINI COME PRIORITÀ COME IL CAROVITA E L'INFLAZIONE, LA SANITÀ, LE TASSE" – FEDERICO GEREMICCA: “AD ATTENDERE IL PREMIER NON C'È SOLO UNA DIFFICILE MANOVRA: C'È UNA TORNATA ELETTORALE REGIONALE, UNA TENSIONE SEMPRE PIÙ EVIDENTE NEI RAPPORTI CON LEGA E FORZA ITALIA ED UNA ‘QUESTIONE SOCIALE’. MA PRIMA DI TUTTO CI SARÀ DA CHIUDERE – PROBLEMA DEI PROBLEMI – LA DESOLANTE PARTITA EUROPEA…”

1. IN TESTA AI SONDAGGI TARDANO LE RISPOSTE SU INFLAZIONE E SANITÀ

Estratto dell’articolo di Alessandra Ghisleri per “la Stampa”

 

alessandra ghisleri foto di bacco (2)

[…] Tutto sommato come presidente del Consiglio e come leader del suo partito Giorgia Meloni è ancora in testa in tutti i sondaggi e in tutte le rilevazioni, un vantaggio legato anche al fatto che il centrosinistra sta ancora cercando di trovare una quadra sull'alleanza larga che ha l'obiettivo di riconnettere tutti quelli che sono all'opposizione.

 

Dopo due anni di governo, nonostante la fiducia dei suoi elettori, alcune risposte tardano ancora ad arrivare. La ripresa di settembre riporterà sul tavolo tutti quei temi che vengono segnalati dai cittadini italiani come priorità su cui intervenire come il carovita e l'inflazione, la sanità, le tasse che soffocano imprese e famiglie.

 

giorgia meloni - olimpiadi parigi 2024

La discussione della nuova manovra finanziaria si accavallerà nelle tempistiche con le competizioni elettorali regionali di autunno che vedranno Emilia-Romagna, Liguria e Umbria rinnovare le proprie amministrazioni. Il dibattito con le opposizioni si farà acceso su temi e argomenti di interesse nazionale.

 

Di fronte a tutto questo, l'opinione pubblica si domanda quali potrebbero essere i nuovi cambiamenti, le nuove occasioni per vedere mettere in pratica quel programma elettorale tanto rivoluzionario costruito in anni di opposizione.

 

I focolai di guerra alle porte dell'Europa rendono ancora più instabile la tranquillità degli elettori che si sentono fragili e indifesi di fronte a quanto accade ogni giorno. Anche su questo il nostro governo sarà chiamato a sedare quegli istinti naturali di paura che paiono sopiti in questa calda estate, ma che si riaffacciano rapidi di fronte alla testimonianza di ogni evento violento o alle minacce nucleari.

GIORGIA MELONI - VIGNETTA DI ALTAN

 

I tempi si fanno sempre più ristretti nei giudizi severi delle persone che desiderano ottenere risposte semplici per la loro quotidianità. Il desiderio principale è sempre quello di poter programmare il proprio futuro per sé e per i propri cari, ad oggi ancora difficile missione.

 

Tuttavia il periodo estivo ci porta […] in un momento di stasi, quasi di distacco dalla realtà, in cerca di svago, relax e spensieratezza, ma con l'incognita che l'inizio della routine quotidiana ci porrà dinanzi alle solite problematiche da affrontare, perché alla fine siamo tutti rimandati a settembre.

 

2. IL NO A VON DER LEYEN L'ERRORE PIÙ GRAVE L'AUTUNNO SARÀ IN SALITA

Estratto dell’articolo di Federico Geremicca per “la Stampa”

 

GIORGIA MELONI NO EURO

È immaginabile che, smaltita la fatica delle ultime e certo non facili settimane, il buen retiro pugliese del presidente del Consiglio sarà destinato a trasformarsi in una sorta di quartier generale chiamato a programmare l'ormai imminente e complicato autunno.

 

Ad attendere il premier, infatti, non c'è solo una difficile manovra economica da avviare: c'è una tornata elettorale (Umbria, Emilia-Romagna e Liguria) che rischia di trasformarsi in un delicato giro di boa, una tensione sempre più evidente nei rapporti con Lega e Forza Italia ed una "questione sociale" dagli sviluppi imprevedibili.

 

Ma prima di tutto ci sarà da chiudere – problema dei problemi – la desolante partita europea: una partita cominciata male, giocata peggio e ora gravida di rischi per il premier e per il Paese.

 

giorgia meloni raffaele fitto

La situazione […] è il risultato della scelta effettuata da Giorgia Meloni di fronte al bivio che sapeva attenderla da mesi. Per semplificare al massimo: se combattere una campagna elettorale europea da leader sovranista, oppure se condurla più in sintonia non solo col suo ruolo istituzionale (premier di un Paese fondatore) ma con le politiche ed i rapporti internazionali sviluppati negli ultimi mesi.

 

Il tipo di campagna elettorale svolto ha molto sorpreso Bruxelles; e la gestione di quel risultato (da leader dei Conservatori europei più che da presidente del Consiglio italiano) e il no alla conferma di Ursula von der Leyen hanno messo il Paese all'angolo.

 

LA MANOVRA DI GIORGIA MELONI - MEME BY GNENTOLOGO

È forse l'errore più grave commesso in due anni di governo che non sono poi stati così diversi da quel che era lecito immaginare: un pugno apparentemente duro in materia di ordine pubblico […], condoni edilizi e fiscali come piovesse, una guerriglia inutile e continua in tema di diritti e informazione […] e l'ostinata resistenza […] a definirsi antifascista in un Paese che ha ritrovato la democrazia solo dopo aver sconfitto il fascismo.

 

Sull'altro piatto della bilancia, ci sono una economia che tiene bene ed una linea di politica estera che, fino al voto europeo, si era confermata nel solco della tradizione atlantista. È su questo fronte […] che per il Paese ed il governo potrebbero arrivare i guai maggiori. E se alla fine arrivassero proprio da Bruxelles, nessuno potrebbe dirsene sorpreso.

 

giorgia meloni giancarlo giorgetti

3. HA GIOCATO IN DIFESA MA ORA DEVE DECIDERE QUALE ITALIA VUOLE

Estratto dell’articolo di Giovanni Orsina per “la Stampa”

 

Fedele alla sua vocazione sovranista, in quasi due anni di vita il governo Meloni ha giocato per lo più "all'italiana", nel senso calcistico dell'espressione: molto concentrato sulla fase difensiva, assai meno su quella offensiva.

 

È stato un governo fin troppo attento a parare attacchi, limitare i danni, evitare errori, fronteggiare emergenze, ma resta ancora poco chiaro se abbia una strategia politica di più lungo periodo, e quale.

GIORGIA MELONI COME IMANE KHELIF - MEME BY EMILIANO CARLI

 

Il "catenaccio" […] era per certi versi necessario, in terzo luogo, a un governo la cui nascita era stata presentata all'estero […] come l'anticamera al contempo delle leggi fascistissime e dell'uscita dell'Italia dall'Unione europea, e che doveva quindi prima di tutto accreditarsi e rassicurare.

 

Infine, le risorse scarseggiano, e se non hai i soldi per comprarti un centravanti forte è chiaro che ti conviene giocare prima di tutto per non prenderle.

 

Non occorre essere zemaniani, però, per pensare che ogni tanto qualche gol lo si debba pur segnare. Al di là dell'esito, che non conosciamo perché la Commissione non ha ancora preso forma, mi pare sia stata questa la lezione più importante della trattativa di giugno e luglio sui top jobs europei. Scholz e Macron hanno preso l'iniziativa fin dal Consiglio europeo e hanno spinto Meloni […] sulla difensiva. Da quella posizione, pur lamentandosene molto, la presidente italiana non è più saputa o voluta uscire. Così che alla fine la partita […] si è comunque conclusa con una grande occasione perduta.

 

IL VOTO DI MELONI ALLA VON DER LEYEN - VIGNETTA BY GIANNELLI

[…] il governo […] È arrivato a metà tempo con la rete inviolata, deve decidere adesso se vuole attaccare, e in quale direzione. Ci sono tre riforme già sul terreno, l'autonomia differenziata, la giustizia e la Costituzione. Ambiziose ma controverse e non facili da condurre in porto. Ci sono sfide strutturali di lungo periodo, dal rilancio di competitività e sviluppo alla questione demografica. Ci sarà da capire, una volta risoltasi la partita delle elezioni presidenziali americane, che cosa voglia essere il conservatorismo italiano, e che ruolo giocare in Europa e nella comunità atlantica. Non si può fare tutto, si può puntare su un progetto, forse due. Che siano però emblematici di un'idea di Paese.

MEME SU GIORGIA MELONI E LA NAZIONALE DI VOLLEY - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIASTRAGED THINGS - MEME BY EMILIANO CARLI - IL GIORNALONE - LA STAMPA CETRIOLONI PER L ITALIA - MEME BY EDOARDO BARALDI giorgia meloni e la manovra vignetta by rolli per il giornalone la stampa

Ultimi Dagoreport

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...