donald trump giorgia meloni keir starmer emmanuel macron

GIORGIA MELONI ROSICA E SABOTA – IL NO DELLA DUCETTA ALLA PARTECIPAZIONE AL VIDEOSUMMIT DEI VOLENTEROSI, PREVISTO PER SABATO, AGITA LE CANCELLERIE EUROPEE: MACRON È RIMASTO STUPITO DALL’ATTEGGIAMENTO DELLA PREMIER ITALIANA – DALL’ELISEO MALIGNANO: “È INSOFFERENTE ALL’IDEA CHE IN PRIMA LINEA CI SONO FRANCIA E REGNO UNITO” – IL NO ALLA RISOLUZIONE SULL’UCRAINA CONSIDERATA ANTI-TRUMP E SALVINI CHE PREPARA IL TRAPPOLONE IN PARLAMENTO…

Estratto dell’articolo di Ilario Lombardo Francesco Malfetano per "la Stampa"

 

GIORGIA MELONI - FOTO LAPRESSE

Se Giorgia Meloni, con i suoi distinguo e suoi insistenti posizionamenti pro-Trump, rischierà di incrinare l'unità europea lo si capirà nelle prossime ore. Quando e se ufficializzerà la decisione di sfilarsi dal vertice convocato da remoto dal premier britannico Keir Starmer per questo sabato.

 

La logica della strategia di Meloni non è completamente chiara ai partner europei. In una carambola di comunicazioni avvenute a livello di diplomazie, sono giunte fino al governo italiano le perplessità di Emmanuel Macron sulla premier. Il presidente francese sarebbe rimasto abbastanza stupito dall'atteggiamento di Meloni durante i vertici di Parigi e di Londra.

 

DONALD TRUMP GIORGIA MELONI

Più in generale l'impressione che si è diffusa all'Eliseo è che la presidente del Consiglio stia cercando di ritagliarsi una parte nelle più ampie e articolate trattative sull'Ucraina, insofferente all'idea che quando le relazioni internazionali si declinano sulla base della forza e delle prospettive militari, a essere in prima linea sono sempre Francia e Regno Unito, perché sono potenze nucleari e perché siedono al Consiglio di Sicurezza dell'Onu.

 

L'Italia storicamente ha meno margini negoziali, e ha quasi esclusivamente un ruolo di spalla. La domanda che si fanno i leader europei è fino a che punto Meloni abbia davvero intenzione di strappare e restare spettatrice di iniziative altrui, senza farsi coinvolgere.

 

VERTICE DI LONDRA - ZELENSKY STARMER MACRON

Intanto, fonti di Palazzo Chigi, confermano l'indiscrezione de La Stampa sulla propensione della premier di non partecipare al "vertice dei volenterosi" organizzata in videocall da Starmer per questo sabato.

 

Meloni ne fa una questione di principio e con i suoi è piuttosto netta: l'Italia non parteciperà ancora a riunioni che all'ordine del giorno avranno solo l'invio di truppe in Ucraina. In realtà, anche in questo caso vanno interpretate le sfumature interne al governo. Meloni continua a dire di essere poco convinta dell'ipotesi di una missione militare, anche se Palazzo Chigi, ministero degli Esteri (e cioè il vicepremier Antonio Tajani) e il ministero della Difesa (e cioè Guido Crosetto) confermano che sotto mandato Onu l'Italia non si sottrarrà all'invio dei soldati.

 

VOLODYMYR ZELENSKY - GIORGIA MELONI - CONSIGLIO EUROPEO - FOTO LAPRESSE

[…] Al momento nessuno, infatti, ha dato un'indicazione che le truppe andranno o meno a compiere operazioni di peacekeeping, anche senza una risoluzione Onu: di certo, quest'ultima potrà essere accettata dalla Russia solo dopo un solido accordo sul cessate il fuoco.

 

Meloni lo reputa comunque un buon argomento per smarcarsi da Macron e da Starmer.

Attorno a lei si propende di più a sottolineare come positive le mosse di Donald Trump e gli accordi di Gedda con Volodymyr Zelensky, mentre si attendono le repliche russe alle ultime evoluzioni.

 

SALVINI PUTIN

Il pressing diplomatico su Meloni è però fortissimo. Sfilarsi dai "volenterosi" è un gesto che in molti in Europa leggerebbero come una rottura. Per questo la premier […] è in attesa di capire quali Paesi realmente parteciperanno alla videochiamata e, soprattutto, quale sarà il menù finale del vertice. Se il tavolo dei "volenterosi" fosse esteso anche a un più generico tema "difesa", Meloni potrebbe ripensarci.

 

La fase, insomma, è piuttosto confusa. E lo è anche all'interno della maggioranza. I partiti di centrodestra ieri a Strasburgo hanno espresso nuovamente tre posizioni diverse sul rinnovo del «sostegno incrollabile» all'Ucraina. Con FI favorevole, la Lega contraria e FdI astenuta.

 

GIORGIA MELONI - FOTO LAPRESSE

I meloniani hanno provato fino all'ultimo a modificare la risoluzione per favorire il ruolo che Trump si è ritagliato nei negoziati, rifiutandosi infine di sottoscrivere la mozione che sottolinea come l'Ue «esprime profonda preoccupazione per l'apparente cambiamento di posizione degli Stati Uniti nei confronti della guerra di aggressione della Russia». Una scelta che Palazzo Chigi ha anticipato alla presidenza di Kiev spiegando come questo punto – il numero 5 del testo – sia in realtà un affronto vero e proprio contro il presidente americano e, quindi, non faccia realmente gli interessi ucraini.

 

[…]  la Lega ha già cominciato a piantare i suoi paletti in vista delle comunicazioni della premier prima del Consiglio Ue di giovedì prossimo. Il lavorio per la stesura di una mozione unitaria è appena cominciato e i leghisti, per sostenere le parole della premier, già chiedono che Meloni […] non faccia riferimento al piano di Ursula von der Leyen. Oppure, in alternativa, specifichi che gli investimenti per la difesa […] non saranno impiegati per l'invio di nuovi armamenti all'Ucraina.

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...