
GIORGIA MELONI SOFFRE PER I DAZI E S’OFFRE COME CERNIERA TRA USA E UE – LA DUCETTA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO CON L’ORGANIZZAZIONE DEL FANTOMATICO VERTICE PER FAR DIALOGARE EUROPA E AMERICA. RESTA DA CAPIRE CHI SARÀ INVITATO AL SUMMIT (E CHI ACCETTERÀ L'INVITO DELLA TRUMPIANA GIORGIA) – L’INCONTRO SERVIREBBE SOPRATTUTTO, IN CHIAVE INTERNA, A DISINNESCARE SALVINI E SPEGNERE LA SUA PROPAGANDA ANTI-UE – I “PONTIERI” VANCE, FITTO E BELLONI…
Estratto dell’articolo di Ilario Lombardo per “La Stampa”
Il famoso telefono dell’Europa, di cui si lamentava Henry Kissinger, finalmente ha squillato. Ieri sera il presidente americano Donald Trump e la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen si sono sentiti.
«Ottima telefonata - è il commento della leader tedesca. L’Europa è pronta a portare avanti i colloqui in modo rapido e deciso». È la prima telefonata avuta solo tra loro due, dal Liberation day, il giorno dei dazi celebrato da Trump. […]
Giorgia Meloni si considera una buona interprete dei modi e delle tecniche negoziali del presidente americano.
GIORGIA MELONI E URSULA VON DER LEYEN A FORLI
Dice di sapere come parlargli, e su cosa puntare. La premier sta lavorando da tempo a un vertice per concretizzare un dialogo Europa-Usa sulle tariffe, ma adesso, dopo il rabbioso rilancio di Trump con la minaccia di dazi al 50% dal primo giugno, quell’appuntamento è diventato ancora più urgente.
Le fonti che confermano l’indiscrezione si raccomandano di specificare che il vertice non è chiuso, ma l’intenzione è di riunirlo entro la prima settimana di giugno, prima del G7. «Perché bisogna dargli un segnale» è la convinzione di Meloni. Bisogna cioè stanarlo, normalizzare le sue uscite umorali, portarle sui binari di un negoziato più classico e formale.
giorgia meloni saluta papa leone xiv dopo l intronizzazione 2
[…] Non è ancora deciso se il vertice sarà solo con i Paesi più grandi (che includerebbe la Polonia, presidente di turno della Ue) e Von der Leyen, o se sarà ristretta e ai tre europei che siedono al G7, Italia, Francia e Germania, più la leader dell’esecutivo Ue. Come non è chiaro se si tenterà almeno un videocollegamento con Trump.
Questa settimana Meloni sarà a Bologna per l’assemblea di Confindustria, poi partirà per Uzbekistan e Kazakistan. Due tappe in Asia centrale già rinviate a causa della morte di Papa Francesco ma che certamente non ci volevano in questo momento di frenesia negoziale.
GIORGIA MELONI CON DONALD TRUMP NELLO STUDIO OVALE
Meloni è in contatto quotidiano con Von der Leyen. Sente lei e con ancora più frequenza si sente al telefono con l’ambasciatrice Elisabetta Belloni, ex capo del Dipartimento della Sicurezza ed ex sherpa di G7 e G20, che dopo le dimissioni di gennaio è passata a ricoprire il ruolo di consigliera diplomatica di Von der Leyen. Meloni vuole tornare al ruolo di pontiera, al centro della scena con gli Usa, dopo le tensioni diplomatiche esplose con Emmanuel Macron.
La cerimonia di intronazione del nuovo pontefice, Leone XIV, l’ha aiutata a riprendere una visibilità diplomatica. La foto con lei al centro, tra il vicepresidente americano J.D. Vance e Von der Leyen non è rimasta senza conseguenze.
giorgia meloni ursula von der leyen
Trump ha reinserito Meloni nelle telefonate con i leader europei sull’Ucraina, e la premier gli ha poi chiesto di allargare l’invito anche alla presidente della Commissione. È stato un primo importante passo anche per arrivare al colloquio di ieri sera.
Il vertice sui dazi servirebbe a disinnescare Trump e, in chiave interna, spegnere la propaganda anti-Ue del vicepremier della Lega Matteo Salvini che in una completa estasi trumpiana due giorni fa si augurava proprio di trovare «qualcuno a Bruxelles con la linea collegata con gli Usa».
Stando a quanto riferiscono fonti di governo, Vance sta dando una mano a Meloni. E così sta facendo Raffaele Fitto, vicepresidente della Commissione Ue . All’interno dell’esecutivo, lato Fratelli d’Italia, si sono persuasi che la mossa di Trump sia solo molto scenografica, perché in realtà vuole che l’Europa dia una risposta a stretto giro come hanno già fatto India, Giappone e Regno Unito.
Nel concreto, ci si attendeva che Trump desse una proroga della scadenza del primo giugno e l’ok è arrivato. Quello che chiede è noto: più affari in Europa per le aziende americane, soprattutto quelle dell’automotive, delle industrie farmaceutiche e le Big Tech.
GIORGIA MELONI E LA TROTTOLA TRUMP - VIGNETTA BY GIANNELLI
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GIORGIA MELONI E URSULA VON DER LEYEN A FORLI