big meloni di canio

CORE DE MAMMA - GIORGIA MELONI STA PER PARTORIRE: “SE CONTINUA COSÌ È QUESTIONE DI ORE, PROCEDE TUTTO PER IL MEGLIO - SKY HA DIMOSTRATO UNA TIPICA IPOCRISIA ITALIANA. TUTTI CONOSCONO I TATUAGGI DI DI CANIO DA UN DECENNIO - LA RAGGI? ROMA ALLO SBANDO”

Da “www.radiocusanocampus.it

 

MELONI INCINTAMELONI INCINTA

Giorgia Meloni, leader di Fratelli D'Italia, è intervenuta questa mattina ai microfoni di ECG, con Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, su Radio Cusano Campus, l'emittente dell'Università degli Studi Niccolò Cusano. Giorgia Meloni sta per diventare mamma: "Ormai sono in dirittura d'arrivo, se continua così è questione di ore, ma sto bene, procede tutto per il meglio".

 

Giorgia Meloni domani alle 13 presenterà alla Camera il primo referendum propositivo celebrato in Italia sulle politiche di governo e sul futuro del centrodestra: "Si tratta di una mobilitazione nazionale che vedrà nostri gazebo e banchetti disseminati in tutto il territorio nazionale durante la giornata di sabato 17 settembre. Io sarò al Gazebo di Largo Carlo Goldoni nella tarda mattinata di sabato.

 

GIORGIA MELONIGIORGIA MELONI

Facciamo il primo referendum propositivo degli italiani, per chiedere ai cittadini cosa pensano di alcune proposte, battaglie e sfide che abbiamo portato avanti nel corso di questi anni. Si va dai temi propri del referendum, su cui dico che la riforma di Renzi è una grandissima occasione persa in cui tutto cambia perché nulla cambi, mentre mettere mano alla nostra Costituzione poteva dare l'occasione per fare alcune cose importantissime, come l'introduzione del Presidenzialismo, cioè della scelta diretta da parte degli italiani del Capo dell'Esecutivo, cosa che ci impedirebbe di vedere gli inciuci e i giochi di palazzo che osserviamo ormai da troppi anni.

 

Chiediamo anche cosa si pensi dell'introduzione di un tetto alle tasse in Costituzione. Servirebbe una norma che stabilisca che un governo, più di tanto, non può aumentare le tasse. Una norma che può valere una rivoluzione in Italia. Poi ci sono questioni che non riguardano il referendum, che riguardano l'introduzione del reato di integralismo islamico, l'introduzione di un blocco navale a largo della Libia, interroghiamo i cittadini su questi temi e chiediamo loro anche se sono d'accordo sul fatto che se Renzi perde il referendum deve andare a casa".

 

giorgia meloni vota no alle unioni civiligiorgia meloni vota no alle unioni civili

Giorgia Meloni, poi, dice la sua sul centrodestra: "La domanda su Renzi che se perde il referendum deve andare a casa la faccio soprattutto ai leader del centrodestra. Sabato ci saranno manifestazioni importanti, una di Parisi, una di Salvini, è un bene che ci siano movimenti, nel centrodestra c'è lo spazio per interrogarci su come si possa essere sempre più competitivi, anche perché le nostre idee se rappresentate con coerenza e serietà da persone capaci in Italia sono maggioritarie.

 

Serve un comune denominatore di cose su cui essere d'accordo: immigrazione, rapporto con l'Europa, il tema della famiglia e della difesa della nostra identità...Su questa roba qui siamo d'accordo? Perché se siamo d'accordo su questo, e sul fatto che se stai da questa parte poi non puoi fare accordi con l'altra parte, tutto il resto si decide tranquillamente".

 

giorgia meloni  giorgia meloni

Su Roma e sul Movimento Cinque Stelle: "Il motivo per il quale al ballottaggio non ho dato indicazioni di voto a chi aveva deciso di sostenermi era proprio il pressappochismo con il quale mi pareva che il Movimento e la Raggi si stavano presentando al cospetto del governo di Roma. Tifo affinché le cose cambino, la Raggi ha vinto le elezioni a mani basse, ha diritto e dovere di governare. La Raggi ha detto che vuole governare per cinque anni, ci dica anche da quando intende farlo, perché in tre mesi non c'è stata nessuna iniziativa fatta per i romani. Roma è una città allo sbando.

 

Tutti i problemi che hanno avuto quelli del Movimento sono figli della loro incapacità. Hanno nominato un capo di gabinetto che non potevano nominare, bastava leggere la legge per evitare questo problema. Non c'è nessun potere forte, sono tutte beghe interne. A meno che il potere forte non sia quello del Padre Eterno che non li ha dotati della necessaria capacità. Il paradosso dei Cinque Stelle è che hanno le peggiori degenerazioni della partitocrazia senza avere le regole dei partiti.

PAOLO DI CANIO TATUAGGIOPAOLO DI CANIO TATUAGGIO

 

Sono preoccupata per Roma, vogliamo dare una mano e lo abbiamo dimostrato. Che non avrebbe potuto nominare Raineri capo di Gabinato al Sindaco Raggi lo abbiamo detto 2 mesi fa. Solo che sono presuntuosi, non si riesce a confrontarsi su nulla. Noi vogliamo dare una mano, questa città la amiamo".

 

Sulla questione legata all'assessore al bilancio: "Questa cosa fa molto sorridere, mi sono divertita quando la Raggi ha pubblicato quella fotografia di lei con i consiglieri pentastellati con su scritto siamo a lavoro per la ricerca del nuovo assessore al bilancio. Mi faceva immaginare lei che dice a qualcuno scrivi su Google assessore al bilancio e vedi che ti esce. Il giorno dopo è uscito il nome di un assessore al bilancio, che ha detto però di non conoscere la Raggi e di essere stato chiamato da Sammarco. Questo fa capire che il Sindaco sembra uno strumento di un gruppo di potere".

DI CANIO SALUTO ROMANODI CANIO SALUTO ROMANO

 

Sul caso Di Canio-Sky: "Sky ha dimostrato una tipica ipocrisia italiana. Tutti conoscono i tatuaggi di Di Canio da un decennio, se per Sky quei tatuaggi erano così ostativi o non dovevano contrattualizzarlo o dovevano mettere nel contratto una clausola per far lavorare Paolo Di Canio solo con le maniche lunghe.

 

Usare una figura, sapendo tutto di quella figura, finché ti serve a fare dei soldi e poi cacciarla alla prima politica mi sembra sempre molto ipocrita. Paolo Di Canio non ha mai nascosto le sue idee e i suoi tatuaggi, e credo anche che questa sia una buona cosa nelle persone, in generale".

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO