giorgia meloni torino festival delle regioni

GIORGIA MELONI VUOLE “CORRERE, CORRERE, CORRERE”. TE CREDO: SE L’ACCHIAPPANO LE FANNO LA FESTA – LA DUCETTA INTERVIENE AL FESTIVAL DELLE REGIONI DI TORINO, MENTRE FUORI DAL TEATRO CARIGNANO POLIZIOTTI E STUDENTI SI MENANO – “L’AUTONOMIA? PROSEGUIRÀ SENZA STOP, E ANCHE LE RIFORME ISTITUZIONALI. LA SANITÀ? PENSARE SOLO ALLE RISORSE È MIOPE” (E CHI LI PAGA I RICOVERI E GLI ESAMI? TOPO GIGIO?) – “PER RISOLVERE I PROBLEMI SERVE UNA LEALE COLLABORAZIONE TRA I DIVERSI LIVELLI ISTITUZIONALI”. CHE FA RIDERE, DETTO DALLA PREMIER, CHE GIUSTO IERI HA INNESCATO UNA POLEMICA CON I MAGISTRATI… - VIDEO

 

Estratto da www.editorialedomani.it

 

giorgia meloni al festival delle regioni di torino 3

«Correre, correre, correre», ha detto […] la presidente Giorgia Meloni nel suo intervento al Teatro Carignano di Torino, per la giornata conclusiva del Festival delle Regioni e delle Province autonome. Muoversi e sostenere tutti insieme «la nazione», queste sono le sue parole chiave. Tra le altre cose, ha sottolineato di aver dato «una visione unitaria delle risorse a disposizione», tra Pnrr e fondi di coesione. Risorse la cui strategia di impiego «non è responsabilità di un solo livello istituzionale»: ogni pasticcio sui fondi, in sostanza, non può essere solo colpa dello stato.

 

scontri tra polizia e studenti a torino 2

Ritornano spesso, del resto, le parole “coesione”, “collaborazione” in riferimento ai rapporti tra stato e regioni, mentre, ha assicurato, l’autonomia differenziata andrà avanti.

 

Fuori dal teatro, intanto, tra manganelli della polizia e lancio di uova degli studenti si è snodato un corteo di protesta per le strade del centro, partito prima dell’arrivo della premier in città.

 

[…] L’accento del discorso è, di nuovo, sul poco tempo a disposizione, e la quantità di problemi da affrontare. Problemi che richiedono, per essere risolti «una leale collaborazione tra i diversi livelli istituzionali». 

 

Proprio nell’ottica di questa coesione, la riforma sull’autonomia differenziata «proseguirà senza stop»: per la premier, infatti è «l’occasione per costruire un’Italia più unita». Anche le riforme sull’assetto istituzionale sono sempre sul tavolo: l’instabilità dei governi sarebbe all’origine di tutti quei problemi per cui adesso bisogna «correre»: un’orizzonte a breve termine, di un anno, un anno e mezzo, non permetterebbe di privilegiare gli investimenti alla spesa pubblica.

scontri tra polizia e studenti a torino 1

 

Dalla spesa pubblica che avrebbe portato più facilmente consensi ai governi precedenti, il balzo è al tema della sanità: ha chiesto, ancora, di collaborare, e di pensare in profondità: «È miope perseguire l’obiettivo pensando solo all’aumento o meno delle risorse». Nella Nadef si legge infatti che la spesa per la sanità calerà di 2 miliardi nei prossimi anni.

 

giorgia meloni al festival delle regioni di torino 2

Non sono mancati gli altri temi ricorrenti, tra cui il suo piano Mattei per l’Africa, che verrà presentato in parlamento e che una volta attuato «può restituire all’Italia il ruolo che ha nel Mediterraneo», con la speranza di far diventare il paese l’hub di approvvigionamento energetico di riferimento in Europa.

 

[…] L’arrivo della premier in città non è stato gradito: «Meloni a Torino non sei la benvenuta», recita uno striscione davanti a Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche. Palazzo Nuovo è il punto da cui in mattinata è partito il corteo dei manifestanti, che sono circa più di 300, diretti verso piazza Carignano: «Soldi a casa e studio, non alla guerra» è uno degli slogan, riportato dalla Stampa.

scontri tra polizia e studenti a torino 6

 

È all’altezza di via Principe Amedeo che sarebbero iniziati gli scontri con il cordone della polizia: un manifestante è stato colpito alla testa da una manganellata.

 

[…] Sempre davanti a Palazzo Nuovo, invece, si trovano anche le tende delle proteste per il caro affitti, ma insieme agli attivisti per la casa nel corteo che hanno contestato la presidente Meloni ci sono altri gruppi: Cambiare Rotta, il movimento No Tav, Potere al popolo e gli attivisti del centro sociale Askatasuna.

 

Il centro sociale Askatasuna rientra, tra l’altro, nella graduatoria degli sgomberi ordinati dal ministero dell’Interno Matteo Piantedosi ad agosto. […]

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