giorgia meloni

GIORGIA NON CALA LA MASCHERINA – DOPO IL CONSIGLIO DEI MINISTRI MELONI CERCA DI FAR VEDERE CHE HA IN MANO LE REDINI DEL GOVERNO (NONOSTANTE LO STRARIPANTE SALVINI) – STOP ALL'OBBLIGO DI VACCINI PER MEDICI E INFERMIERI (“RECUPERIAMO COSI’ 4.000 PERSONE CHE NON LAVORANO”) MA LE MASCHERINE RESTANO NECESSARIE IN OSPEDALE E RSA (“SUL COVID UN APPROCCIO SCIENTIFICO, PRIMA ERA IDEOLOGICO”) – IL RINNOVO DELL’'ERGASTOLO OSTATIVO: “UNA NORMA CHE MI STA A CUORE” (UN PO' MENO A NORDIO) – FINO A 6 ANNI DI CARCERE PER CHI ORGANIZZA RAVE PARTY: “ABBIAMO INTRODOTTO UN NUOVO REATO” – POI LA “DUCETTA” HA PRESO LE DISTANZE DAI CORTEI A PREDAPPIO: “POLITICAMENTE DISTANTI DA ME” – VIDEO

 

Da www.lastampa.it

 

GIORGIA MELONI

Primo consiglio dei ministri “operativo” per il governo Meloni e prima conferenza stampa per la premier insieme al ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, a quello della Giustizia Carlo Nordio e a quello della Salute Orazio Schillaci alla luce dei provvedimenti adottati. Dal rinnovo del carcere ostativo – di cui la premier si è detta «fiera» –, al giro di vite sui rave party, fino allo stop all'obbligo vaccinale per il personale sanitario ma al tempo stesso il mantenimento dell'uso delle mascherine in ospedali e Rsa.

 

Meloni ha iniziato la conferenza stampa elencando le nomine dei sottosegretari e dei viceministri e comunicando che Bruno Frattasi è il nuovo prefetto di Roma, in sostituzione di Piantedosi. Dalla squadra di governo «mi aspetto compattezza e lealtà – ha dichiarato . Si respira un'aria di grande entusiasmo pur nella consapevolezza delle difficoltà da affrontare».

 

Carcere ostativo

GIORGIA MELONI

«Avevamo promesso velocità, siamo stati veloci», ha introdotto Meloni. «Stamattina abbiamo proceduto ad approvare un primo decreto, che secondo me è molto importante. Personalmente, per me, è a tratti simbolico perché nella relazione fatta alle Camere ho ricordato la lotta alla criminalità organizzata. Sono fiera che il primo provvedimento di questo governo contenga una iniziativa che va in questo senso».

 

A tal proposito, «abbiamo deciso di intervenire su una materia che ci sta particolarmente a cuore, ovvero il carcere ostativo – ha spiegato –. E per rispetto al lavoro fatto dal Parlamento abbiamo deciso di prendere la norma così come votata alla Camera e inserita nel decreto». «Mi auguro che non ci siano altri provvedimenti» ad hoc, ha aggiunto. «Sul tema della lotta alla mafia non faremo passi indietro ma passi in avanti».

 

CARLO NORDIO MATTEO PIANTEDOSI

La misura, assieme alla stretta dei benefici penitenziari per chi non collabora, ha specificato Meloni, è «stata concordata con il ministro della Giustizia Carlo Nordio». «Abbiamo accolto l'indicazione della Consulta – ha precisato il titolare della Giustizia –. Si tratta di adeguarci alle indicazioni della Corte, e anche di recepire l'indicazione data dal precedente Parlamento che aveva proposto questa modifica».

 

Rinvio riforma Cartabia

GIORGIA MELONI ALFREDO MANTOVANO

La premier ha poi spiegato il motivo del rinvio della riforma Cartabia decisa dal governo: «Si rischiava una paralisi del nostro sistema giudiziario e che non ci fosse certezza del diritto perché c'era il pericolo che persone condannate potessero uscire dal carcere». «Ai fini del Pnrr non cambia nulla – ha precisato Meloni –, ci siamo presi due mesi». Abbiamo «accolto il grido di dolore di Procure, gip, Corti di Appello e Procure generale – ha aggiunto Nordio – nel chiedere il rinvio dell'applicazione della riforma Cartabia che comunque va nella giusta direzione».

 

Rave party

Con la norma sui rave party «interveniamo sulla materia con una norma che prevede un reato nuovo, quello di Invasione per raduni pericolosi», ha proseguito Meloni. «Inizialmente si era ragionato di intervenire su un'aggravante per il reato che già esiste – ha spiegato –, e cioè Invasione di terreni ed edifici, ma abbiamo scelto di introdurre un reato nuovo e diverso per evitare che si inserisse tra i reati contro il patrimonio e non per l'incolumità pubblica».

 

Ad una stretta «ci stavano già lavorando – ha sottolineato Piantedosi –. I requisiti di necessità e urgenza nascono dal fatto che l'assenza di una normativa efficace nel nostro Paese ci rendeva particolarmente vulnerabili, come testimonia la cronaca degli ultimi anni».

 

giorgia meloni conferenza stampa

«Confidiamo – ha proseguito il ministro dell’Interno –, come avviene in altri paesi e in altri settori, che la norma una volta introdotta possa essere un elemento di deterrenza per questi eventi». In passato «l'impressione che lo stato italiano ha dato è di un lassismo sul tema del rispetto delle regole e della legalità», ha aggiunto Meloni, precisando che ora «la volontà politica fa la differenza» e «il segnale è che non si può venire in Italia per delinquere» perché «ci sono delle norme che vengono applicate».

 

Il rave di Modena e la manifestazione di Predappio «sono cose completamente diverse, Predappio è una manifestazione che si svolge da tanti anni. Sul rave party c'era la denuncia del proprietario», ha aggiunto Piantedosi, spiegando che «Predappio viene gestita con i canoni dell'ordine pubblico». La manifestazione «politicamente è una cosa distante da me in maniera molto significativa». ha sottolineato Meloni.

 

Stop obbligo vaccino Covid

GIORGIA MELONI

«È anticipata al 1 novembre la scadenza dell'obbligo di vaccinazione Covid. Questo perché il quadro epidemiologico è mutato, in particolare dai dati si vede che impatto su ospedali è limitato e c'è diminuzione contagi e stabilizzazione occupazione ospedali», ha spiegato il ministro della Salute, Orazio Schillaci. «A ciò – ha proseguito – si aggiunge la carenza del personale medico: quindi aver rimesso a lavorare questi medici non vaccinati serve a contrastare la carenza e garantire il diritto alla salute».

 

Sulle mascherine, «alle 8 di oggi ho firmato un'ordinanza che proroga l'obbligo dell'utilizzo delle mascherine nelle strutture sanitarie in relazione non solamente allo scenario del Covid-19 ma anche dal fatto che ci stiamo approssimando alla stagione influenzale – ha sottolineato Schillaci –. Non abbiamo mai pensato di andare in questa direzione, non c'è alcun ripensamento».

 

GIORGIA MELONI

«Se ci saranno nuove varianti siamo pronti a intervenire – ha precisato –. Quanto al bollettino dei dati sul Covid, i dati sono raccolti tutti i giorni ma avere una stima settimanale dà un quadro diverso. I dati non sono secretati e sono a disposizione delle autorità competenti».

 

È stata Meloni a chiarire la linea del governo: «Procediamo facendo le scelte in base alle cose che sono efficaci, con un’informazione molto chiara e lavorando molto sulla responsabilizzazione». Riferendosi a come è stata contrastata la pandemia finora, «il Covid è diventato un tema da campagna elettorale. C'è stato un approccio ideologico», ha aggiunto, sottolineando come il governo d’ora in avanti agirà sulla base di evidenze scientifiche.

GIORGIA MELONI CONSIGLIO DEI MINISTRI GIORGIA MELONI

Ultimi Dagoreport

tommaso inzaghi

DAGOREPORT - IL TRASFERIMENTO DI SIMONE INZAGHI IN ARABIA? UN AFFARE DI FAMIGLIA. L’ARTEFICE DELL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO L’EX ALLENATORE DELL’INTER ALLA CORTE DELL’AL-HILAL È STATO TOMMASO INZAGHI, IL FIGLIO DI SIMONE E DI ALESSIA MARCUZZI, PROCURATORE CHE FA PARTE DELL'AGENZIA DI FEDERICO PASTORELLO, LA P&P SPORT MANAGEMENT – LE LAUTE COMMISSIONI, LA TRATTATIVA CHE ANDAVA AVANTI DA TEMPO (GIÀ PRIMA DEL RITORNO CON IL BARCELLONA SIMONE INZAGHI AVEVA PROPOSTE DALL’ARABIA), LO STRANO MESSAGGIO SOCIAL DI TOMMASO INZAGHI E LE VOCI SU UNO SPOGLIATOIO IN TENSIONE PRIMA DELLA FINALE DI CHAMPIONS PER...

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…

tajani urso vattani peronaci azzoni antonio adolfo mario marco alessandro

DAGOREPORT - MAI SUCCESSO CHE LA LISTA DEI NUOVI AMBASCIATORI, SCODELLATA DA TAJANI, VENISSE SOSPESA PER L’OPPOSIZIONE DI UN MINISTRO (URSO) IRATO PERCHÉ IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO È FINITO A NAIROBI ANZICHÉ A BUCAREST - DAL CDM SONO USCITI SOLO GLI AMBASCIATORI STRETTAMENTE URGENTI. ALLA NATO SBARCA AZZONI, MENTRE PERONACI VOLA A WASHINGTON. E’ LA PRIMA VOLTA CHE LA PIÙ IMPORTANTE SEDE DIPLOMATICA VIENE OCCUPATA DA UN MINISTRO PLENIPOTENZIARIO ANZICHÉ DA UN AMBASCIATORE DI GRADO (FRA DUE ANNI È GIA’ PRONTO IL FIDO CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI LADY GIORGIA, FABRIZIO SAGGIO) – IL MALDESTRO MARIO VATTANI IN GIAPPONE, ANCHE SE ERA WASHINGTON LA SCELTA IDEALE DELLA FIAMMA MAGICA (MATTARELLA AVREBBE SBARRATO IL PASSO) – LA LISTA DI TUTTI GLI AMBASCIATORI SOSPESI….

giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - A SINISTRA SI LITIGA MA A DESTRA VOLANO GLI STRACCI! - LA MAGGIORANZA SI SPACCA SU ROTTAMAZIONE E TAGLIO ALL'IRPEF - GIORGIA MELONI DAVANTI AI COMMERCIALISTI PARLA DI SFORBICIATA AL CUNEO E LODA MAURIZIO LEO, "DIMENTICANDOSI" DI GIORGETTI. CHE ALZA I TACCHI E SE NE VA SENZA PARLARE - LA LEGA PRETENDE UN'ALTRA ROTTAMAZIONE, FORZA ITALIA E FDI CHIEDONO PRIMA DI TAGLIARE LE TASSE AL CETO MEDIO - PECCATO CHE I SOLDI PER ENTRAMBI I PROVVEDIMENTI, NON CI SIANO - LA LISTA DEGLI SCAZZI SI ALLUNGA: RISIKO BANCARIO, CITTADINANZA, POLITICA ESTERA, FISCO E TERZO MANDATO - VANNACCI METTE NEL MIRINO I GOVERNATORI LEGHISTI ZAIA E FEDRIGA CON UNA SPARATA, A TREVISO, CONTRO IL TERZO MANDATO: IL GENERALE, NOMINATO VICESEGRETARIO DA SALVINI, È LA MINA CHE PUÒ FAR SALTARE IN ARIA LA FRAGILE TREGUA NEL CARROCCIO (E DUNQUE NEL CENTRODESTRA)