CHE MALE TI FO SE VOTO GRILLO? – DARIO FO A 5 STELLE: “IL FENOMENO M5S È IMPRESSIONANTE. IN FRANCIA COSE DEL GENERE SONO DURATE. IN ITALIA ABBIAMO CATORCI, POLITICI MESCHINI OLTRE OGNI MISURA” - “IO CANDIDATO COI GRILLINI? DEVO VALUTARE DELLE COSE. NON SONO D’ACCORDO SUL RITORNO ALLA LIRA, MA SU MONTI SÌ: È UNO CHE È D'ACCORDO CON LE VACCATE DEL GRADASSO E SCONSIDERATO MARCHIONNE” - “ALBERTINI È UNA BRUTTA PERSONA”…

Fabio Massa per "Affaritaliani.it"

E' un discorso fluido, con parole chiare, senza reticenze. A Dario Fo, Nobel per la letteratura, punto di riferimento ed esempio per gran parte della sinistra italiana, piace il Movimento 5 Stelle. In un'intervista ad Affaritaliani.it spiega: "I giornali attaccano il M5S e pisciano fuori dal vaso. Io candidato? Sto aspettando di chiarire alcuni punti importanti. Critiche da fare ce ne sono, come sull'euro. Ma altre cose sono palesi. Per esempio su Monti, uno che è d'accordo con le vaccate del gradasso e sconsiderato Marchionne".

E ancora, su Grillo: "Il fenomeno è davvero impressionante. Sono successe cose del genere in Francia, dove sono durate. In Italia abbiamo catorci, politici meschini oltre ogni misura". Infine, sulle candidature di Ambrosoli e Albertini: "L'ex sindaco è una brutta persona. Ambrosoli? Ha un padre vero eroe. Ma mi preoccupa il suo essere moderato..."

Dario Fo, si dice che il Movimento 5 Stelle sarebbe interessato a candidarla in Regione Lombardia...
Moltissima gente sta attenta a quel che sta succedendo e aspetta che si evolva un po' la situazione. Non volersene accorgere e scagliarsi come fanno i giornali contro il Movimento inventandosi anche delle situazioni, delle battute, andando giù a piedi giunti in modo feroce e senza senso, è un po' sospetto. Quelli del Movimento sono quelli che rompono le uova nel paniere. Certi giornali che hanno tradizione di stile hanno proprio sbracato. Hanno pisciato fuori dal vaso, come si dice in Lombardia.

Se il Movimento 5 Stelle le dicesse: "Caro Nobel, lei può essere volto e voce delle nostre istanze", lei che cosa risponderebbe?
Che sto aspettando di chiarire alcuni punti importanti. La cosa è troppo seria per poterci andare dentro senza vedere un'evoluzione. E poi vorrei parlare lungamente dei punti dolenti. Perché ci sono delle critiche da fare...

Per esempio?
Per esempio sull'uscita dall'euro e la ripresa della lira. Sembra una battuta da bar, così come è stata fatta. C'è qualche scienziato che l'ha detto, ma poi vado a verificare chi sono e non mi fido molto delle loro definizioni. Ci sono cose che bisogna studiare. Altre invece mi sono palesi: il fatto di visionare bene chi è il personaggio Monti, come agisce, come si comporta. Il fatto che anche lui è uno che corregge le sue azioni e le capovolge, arriva addirittura a negare il senso del discorso che ha fatto, e soprattutto si trova d'accordo con il presidente della Fiat in questo momento. Monti si trova d'accordo con le vaccate di Marchionne, gradasso e sconsiderato.

Torniamo al Movimento 5 Stelle.
Almeno studiamolo, questo fenomeno. Il fenomeno di Grillo è davvero impressionante. Io ho assistito a cose simili in Francia o in Germania. Personaggi che sono saliti alla ribalta. Qualcuno li aveva dati come già fottuti e con poco tempo, invece sono durati. Io non sto dicendo che questa sarà la storia con Grillo. Ma rischia di essere una bella botta. Soprattutto se i personaggi del conflitto sono dei catorci. Politici che sono meschini oltre ogni misura, che tradiscono la battuta e non lasciano neppure 24 ore per capovolgere tutto quello che hanno detto. Basta vedere l'ultima votazione a proposito della legge sulle carceri.

La sua è una critica alla classe politica.
Noi abbiamo una classe politica che ogni giorno ci capovolge come un papocchio. Arriva e ci dà degli esempi dell'ignavia, della meschinità, della furfanteria. Truffardi. A grappolo. Questi che urlano sulla mancanza di democrazia, e parlano di antipolitica quando ormai tutti lo capiscono e lo ripetono: l'antipolitica è nei partiti.

Sono i partiti che dimostrano una mancanza assoluta di democrazia, e di serietà politica. In un disastro come questo, con tutto che va a scatafascio, con un governo che non fa altro che mortificare e umiliare la gente e mandarla fuori di testa, con i ministri che vanno per trattare in Sardegna e sono costretti a fuggire con l'elicottero... Con tutto questo si fa in fretta a dire che questa è la rabbia e la disperazione. Ma non sapevano che questi sono disperati, che questi in Sardegna non stanno perdendo un posto di lavoro generico ma la loro dignità? Ma voglio dire di più...

Prego. E' una leggerezza e una mancanza di umanità da parte di chi fa le leggi, accorgersi dopo un mese che c'è della gente che nello stesso tempo è senza lavoro e senza pensione. Tutto questo è una ballata di spettacolo medievale, con gli scherzi e gli spernacchi.

Le vorrei chiedere un'opinione su Albertini e su Ambrosoli. Iniziamo da Albertini.
Albertini non mi è simpatico. Anche sul piano personale. Quando ho guadagnato il premio Nobel c'era tutta la città per strada che veniva al teatro dove stavamo per andare in scena. Corso di Porta Romana era pieno, con i tram fermi, gli autobus, le persone che venivano a congratularsi. E questo Albertini mi ha mandato un bigliettino striminzito dopo una settimana. Senza un atto ufficiale. Senza venirmi a trovare. E' una cosa che succede ogni 50 anni che un italiano venga premiato con un premio così importante. Una brutta persona, insomma.

Umberto Ambrosoli. Ha un'origine stupenda. E' figlio di un eroe. Un uomo tutto d'un pezzo, di un coraggio spietato.

Basta essere figli di un eroe per essere adatti a governare la Regione Lombardia?
Non basta, è vero. Però bisogna almeno dare atto di un'educazione avuta in un certo senso. L'ho sentito parlare qualche volta e dico che mi è anche simpatico. L'unica cosa che mi preoccupa sono gli appoggi di un certo centro moderato. Quando mi ero presentato come sindaco, dissi che non ero moderato. Ho fatto tutto l'elenco di quello che fanno i moderati: la furbizia, la scaltrezza, il farsi in là, il non prendere posizione, il disdire gli impegni, il non accorgersi che la gente ha un suo pensiero che evolve ed è importante ascoltarlo... Ma vorrei dire anche una cosa di Pisapia...

Prego.
Pisapia ha sostenuto Tabacci. Tabacci è un moderato, un vero moderato. Dovrebbero togliersela dal Comune di Milano, la parola moderato. Analizziamo questa parola.

Analizziamola.
E' tutta negativa. Moderato è il termine con cui si indica nei tempi della musica l'allegro ma non troppo. Moderato vuol dire sotto tono. In latino "in medio stat virtus". Moderato vuol dire sopravvivere. Il moderato aborrisce il fantastico. Il moderato non esce dalla consuetudine. Il moderato non è rivoluzionario, è contro la rivoluzione. A me non piace come termine perché è il contrario di impeto e coraggio.

 

dario fobeppe grillo incazzoso MARIO MONTI E IL CALICE DI VINO GABRIELE ALBERTINI UMBERTO AMBROSOLIGIULIANO PISAPIA tabacciROBERTO FORMIGONI IN CONFERENZA STAMPA

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