
GLI ITALIANI POSSONO STARE SERENI: C’È QUEL FENOMENO DI GIORGETTI A TENERE I CORDONI DELLA BORSA – IL MINISTRO DELL’ECONOMIA BALBETTA ALLA CAMERA SUI DAZI: “È PREMATURO PARLARE DI MISURE CONTRO GLI EFFETTI SUI DAZI DELLE IMPRESE” – POI AMMETTE I DANNI CHE LE TARIFFE DI TRUMP PRODURRANNO PER L'ITALIA: “L’IMPATTO SUL PIL SARÀ DI UN CALO MASSIMO CUMULATO DI 0,5 PUNTI NEL 2026, SEGUITO DA UN GRADUALE RECUPERO…”
GIORGETTI, PREMATURO PARLARE DI MISURE CONTRO EFFETTO DAZI
(ANSA) - Parlare ora di iniziative di contrasto agli effetti dei dazi sulle imprese "è prematuro". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, rispondendo al question time alla Camera. In Scozia, ha spiegato, è stato raggiunto "un accordo politico" che deve ancora essere dettagliato. E' stata scongiurata una guerra commerciale e si è chiusa una fase di incertezza, ma "una valutazione complessiva ad oggi non si può trarre".
GIORGETTI, IMPATTO DAZI SUL PIL 0,5 PUNTI NEL 2026
DONALD TRUMP E URSULA VON DER LEYEN
(ANSA) - L'impatto dei dazi al 15% sul Pil italiano sarà di "un calo massimo cumulato di 0,5 punti nel 2026" seguito poi da "un graduale recupero" e da un riallineamento allo scenario base. Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, rispondendo al question time alla Camera.
Il 27 luglio in Scozia è stato raggiunto un accordo politico (Patto di Turnberry) tra Unione europea e Stati Uniti per definire i parametri chiave delle relazioni commerciali tra le due aree. Il dazio del 15% per i prodotti europei - ha detto il ministro - presenta elementi che avranno un impatto su diversi settori produttivi italiani.
giorgia meloni e giancarlo giorgetti - question time alla camera
Le discussioni collegate all'intesa sono ancora in corso, in particolare per quanto riguarda le possibili esenzioni dal dazio orizzontale del 15%". "Di sicuro l'intesa preannuncia la chiusura di una fase di incertezza e scongiura una guerra commerciale. Un quadro di certezze sul piano regolatorio rappresenta infatti una imprescindibile premessa rispetto all'adozione delle misure funzionali a garantire le imprese italiane e ad aumentare o anticipare la programmazione di investimenti", ha aggiunto.
"Considerato che una considerevole quota delle esportazioni italiane è destinato al mercato statunitense, l'accordo avrà un impatto non trascurabile sull'economia nazionale ed europea, la cui entità dipenderà ovviamente dai dettagli dell'accordo che saranno definiti nelle prossime settimane.
URSULA VON DER LEYEN - DONALD TRUMP
Continuiamo dunque a lavorare, insieme alla Commissione Europea, per ottenere un accordo che sia il migliore possibile per il nostro Paese", ha proseguito specificando che "parlare ora nel dettaglio di iniziative di contrasto degli effetti dei dazi sulle imprese italiane sarebbe prematuro.
Quello che va confermato è che l'Italia è impegnata in ambito europeo a promuovere una politica commerciale dell'Ue ambiziosa, che consenta, attraverso l'espansione della rete di accordi di libero scambio dell'Unione con Paesi terzi, di fornire alle imprese nuove opportunità di diversificazione commerciale e catene di approvvigionamento sicure e affidabili per le materie prime di cui abbiamo bisogno, valorizzando nuove aree geografiche caratterizzate da forte dinamismo e crescente domanda di made in Italy".
giancarlo giorgetti ed andrea abodi foto mezzelani gmt 053
Dal punto di vista finanziario l'impatto macroeconomico delle misure tariffarie "risulta proporzionalmente crescente all'aumentare dell'aliquota applicata. Fermo restando che una proiezione più dettagliata sarà possibile solo quando tutti gli aspetti dell'accordo saranno definiti, è possibile fin da ora prevedere in ordine all'impatto sul Pil reale italiano, nello scenario con dazi al 15%, un calo massimo (cumulato) di 0,5 punti percentuali nel 2026, seguito da un recupero graduale che porta il livello a riallinearsi a quello dello scenario base entro il 2029, in coerenza pertanto con le stime fornite dal documento di finanza pubblica".