giorgia arianna meloni maria grazia manuela cacciamani gennaro coppola cinecitta francesco rocca

DAGOREPORT - MENTRE LE MULTINAZIONALI STRANIERE CHE VENIVANO A GIRARE IN ITALIA OGGI PREFERISCONO LA SPAGNA, GLI STUDIOS DI CINECITTÀ SONO VUOTI - SONDARE I PRODUTTORI PER FAVORIRE UNA MAGGIORE OCCUPAZIONE DEGLI STUDIOS È UN’IMPRESA NON FACILE SOPRATTUTTO SE A PALAZZO CHIGI VIENE L’IDEA DI NOMINARE AL VERTICE DI CINECITTÀ SPA, CARDINE DEL SISTEMA AUDIOVISIVO ITALIANO, MANUELA CACCIAMANI, LEGATA ALLE SORELLE MELONI, IN PARTICOLARE ARIANNA, MA DOTATA DI UN CURRICULUM DI PRODUTTRICE DI FILM “FANTASMA” E DOCUMENTARI “IGNOTI” – FORSE PER IL GOVERNO MELONI È STATA PIÙ DECISIVA LA FEDE POLITICA CHE IL POSSESSO DI COMPETENZE. INFATTI, CHI RITROVIAMO NELLA SEGRETERIA DI FRANCESCO ROCCA ALLA REGIONE LAZIO? LA SORELLA DI MANUELA, MARIA GRAZIA CACCIAMANI, CHE FU CANDIDATA AL SENATO NEL 2018 NELLE LISTE DI FRATELLI D’ITALIA - QUANDO DIVENTA AD DI CINECITTÀ, CACCIAMANI HA LASCIATO LA GESTIONE DELLE SUE SOCIETÀ NELLE MANI DI GENNARO COPPOLA, IL SUO COMPAGNO E SOCIO D'AFFARI. QUINDI LEI È AL COMANDO DI UNA SOCIETÀ PUBBLICA CHE RICEVE 25 MILIONI L'ANNO, LUI AL TIMONE DELL’AZIENDA DI FAMIGLIA CHE OPERA NELLO STESSO SETTORE…

cinecitta studios 1

DAGOREPORT

Già il 5 dicembre 2024 “Il Riformista” annunciava “La desertificazione degli storici Studios di Cinecittà colpisce e non poco. Se ancora pochi mesi fa l’ex amministratore delegato Nicola Maccanico mostrava toni trionfali, da qualche settimana la situazione è radicalmente mutata: si scopre che gli studi non sono più affollati, e molte delle multinazionali straniere che venivano a girare in Italia guardano ad altri mercati.

Manuela Cacciamani

 

 

E nulla è cambiato con l’arrivo da luglio del 2024 di un nuovo amministrato delegato, Manuela Cacciamani, cara a Arianna Meloni nonché partner di Francesco Rutelli nel progetto “Videocittà”. Anzi, gli studios sono sempre più deserti.

 

Sondare i produttori, soprattutto i grandi produttori internazionali, per favorire una maggiore occupazione degli studios, è un’impresa non facile soprattutto per la cinquantenne Cacciamani che ha alle spalle un curriculum di produttrice di film “fantasma” e documentari che non hanno lasciato la minima traccia: lungometraggi come “Un oggi alla volta” di Nicola Conversa, ‘’Ötzi e il mistero del tempo’’ di Gabriele Pignotta, “Il Maledetto” di Giulio Base, “L’uomo dal Fiore in Bocca” di Gabriele Lavia, “Bar Giuseppe” sempre del prediletto Base.

MARIA GRAZIA Cacciamani

 

Qualcuno si ricorda di cortometraggi come “Il viaggio degli eroi” o “Unfitting” di Giovanna Mezzogiorno? In compenso la Cacciamani ha prodotto spot per i Pampers e il Ministero della Salute e videoclip per Fabri Fibra, Fedez, J-Ax, Jovanotti, Mina, Tiromancino e il docufilm “Pooh - Un attimo ancora”.

 

Un po’ poco per affidare a Cacciamani il ruolo apicale di Cinecittà Spa, cardine fondamentale del sistema audiovisivo italiano, società pubblica di proprietà del ministero dell’Economia ma la cui gestione è in mano al ministero della Cultura che ogni anno bonifica oltre 25 milioni di euro a Cinecittà, a cui si aggiungono oltre 200 milioni di euro di fondi Pnrr per l’ampliamento degli Studios di via Tuscolana.

 

ARIANNA MELONI FRANCESCO ROCCA

Ma forse per insediare la Cacciamani sul trono di Cinecittà, per il governo Meloni è stata più decisiva la fede politica che il possesso di più competenze e capacità. Infatti, chi ritroviamo nella segreteria di gabinetto della Regione Lazio, diventando una delle consigliere più fidate del presidente, Francesco Rocca? Maria Grazia Cacciamani, sorella di Manuela.

 

“Dopo la candidatura al Senato nel 2018 nelle liste di Fratelli d’Italia, la militanza di Maria Grazia Cacciamani non è venuta mai meno. Alle ultime europee ha fatto campagna elettorale ventre a terra per FdI”, ha ricordato Stefano Iannaccone sul “Domani”.

maria grazia cacciamani - giorgia meloni

“Un reticolo di potenziali conflitti di interessi, legami intrecciati tra sorelle e il solito amichettismo di destra”, continua a martellare il “Domani”. E squaderna che “Il ministero di Adolfo Urso, il MAXXI di Alessandro Giuli, il ministero della Cultura di Gennaro Sangiuliano e la regione Lazio di Francesco Rocca hanno finanziato la società One More Pictures di Manuela Cacciamani, legata alle sorelle Meloni – in particolare Arianna – tanto da essere nominata, nello scorso luglio, amministratrice delegata di Cinecittà”.

 

“Ma del resto che Manuela Cacciamani vantasse buoni rapporti a destra, è storia nota”, aggiunge Iannaccone, “In passato ha avuto contatti con Giorgia Meloni. Una delle sue società, in questo caso la Direct 2 brains (una sorta di spin off della One More Pictures), ha lavorato con l’attuale leader di Fratelli d’Italia, quando era ministra della Gioventù del governo Berlusconi per uno spot istituzionale”.

gennaro sangiuliano alessandro giuli

 

Gran finale: “Appena diventata ad di Cinecittà, Cacciamani ha lasciato tutti gli incarichi privati, compresi quelli nella One more pictures. La gestione delle società è stata trasferita nelle mani di Gennaro Coppola, il suo compagno, oltre che socio in affari. Quindi lei è al comando di una società pubblica dell’audiovisivo, lui al timone dell’azienda di famiglia che opera nello stesso settore”.

 

arianna meloni - francesco rocca - maria grazia cacciaman

Va detto che la desertificazione di Cinecittà sconta anche le vicissutudini del Tax Credit (i finanziamenti statali che coprono tra il 15 e il 40% il costo complessivo di produzione) decisi dai ministri Sangiuliano e Giuli.

Tre giorni fa, il Tar del Lazio ha rinviato al 27 maggio il dibattimento sui ricorsi che piccole e medie società di produzione hanno presentato contro i decreti ministeriali, che vorrebbero riformare l’intervento dello Stato a favore del settore.

 

Risultato: film bloccati, lavoratori a spasso e tante imprese che lavoravano a Cinecittà (per le scenografie etc) costrette a riciclarsi nell'edilizia, perché non ci sono produzioni.

 

cinecitta studios 3

Tale paralisi dell’industria cinematografica italiana avviene mentre la Spagna è diventata in Europa molto richiesta come location per le riprese. Secondo Hollywood Reporter, tra il 2019 e il 2022, 165 produzioni internazionali incentivate che giravano in Spagna hanno speso almeno 1,3 miliardi di euro e generato un valore lordo stimato di almeno 1,8 miliardi di euro per l’economia spagnola.

 

Il report ha concluso che il 70% di tale spesa non si sarebbe verificata senza gli incentivi internazionali della Spagna, arrivando a un massimo di 20 milioni di euro per film o 10 milioni di euro per episodio di serie, non superando il 50% dei costi di produzione.

 

gennaro coppola MANUELA CACCIAMANI

Anche in America, i finanziamenti alle produzioni stanno scatenando una rissa tra Stati. A Hollywood non solo vengono commissionate meno serie ma sono stati girati il 31,3% in meno di film rispetto agli ultimi cinque anni, e sono stati persi migliaia di posti di lavoro.

 

La California è diventata meno competitiva perché offre 330 milioni di dollari di agevolazioni fiscali all'anno, mentre New York ne offre 700 e altri come la Georgia, con Atlanta come punto chiave per le riprese, non hanno alcun tetto.

 

Questo senza considerare altri paesi che incoraggiano le riprese, come il Canada. E qualche mese fa il governatore della California, Gavin Newsom, è corso ai ripari proponendo di raddoppiare le agevolazioni fiscali per il cinema.

manuela cacciamani

cinecitta studios 6

 

manuela cacciamani

arianna meloni - chiara colosimo - maria grazia cacciamaniMANUELA CACCIAMANI gennaro coppola

 

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...