‘GNAZIO, PER LA MELONI È UNO STRAZIO – LA RUSSA IN MODALITÀ DISTURBATORE TORNA A RIPROPORRE UN INDULTO NATALIZIO (CHE FA VENIRE L'ITTERIZIA AD ALFREDO MANTOVANO): “OGNI VOLTA CHE HO FATTO UNA PROPOSTA SUI DETENUTI HO AVUTO UNO SCHIAFFO IN FACCIA, MA NON METTO LA TESTA SOTTO LA SABBIA” – POI METTE LE MANI AVANTI SULLA LOMBARDIA (REGIONE DI CUI È IL DOMINUS ASSOLUTO INSIEME AL FRATELLO ROMANO): “NESSUNO PUÒ PRETENDERE CHE LA PRESIDENZA NON VADA A FDI. NON SI PUÒ COMINCIARE A DISCUTERE DICENDO DI NO” – IL BALLOTTAGGIO E LA BATTUTA SUL NO DI SALVINI AGLI AIUTI A KIEV: “MA È CONTE A PARLARE?” - VIDEO
Estratto dell’articolo di Gabriella Cerami per www.repubblica.it
ignazio la russa incontra la stampa parlamentare per gli auguri di natale 2
“Nessuno può pretendere che il candidato alla presidenza della Lombardia non sia di Fratelli d’Italia”. “Allarghiamo il criterio degli arresti domiciliari”. Politica interna e politica internazionale. Ma anche questioni di partito e diatribe tra gli alleati, e soprattutto un ritorno sull’emergenza carceraria.
Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, risponde alle domande della stampa parlamentare in occasione dello scambio di auguri di Natale.
Sulla futura amministrazione della regione Lombardia "il problema non è che deve andare per forza a Fratelli d'Italia ma che nessuno può pretendere che non vada a FdI. Non si può cominciare a discutere dicendo di no. Quindi io inverto il problema, può essere un civico, un politico, l'importante è che sia una situazione aperta", dice la seconda carica dello Stato […].
La Russa, che poche settimane fa aveva proposto un mini indulto per far trascorrere il Natale in famiglia a chi uscirebbe dal carcere a febbraio, lancia una nuova idea dopo la precedente che è stata bocciata dagli alleati.
"Io ne prendo atto, il governo nella sua autonomia ha ritenuto di non poter fare un mini mini mini" indulto ma “ci sono altre vie. Faccio un'altra proposta, così subito mi dicono di no, tra venti minuti, ma non mi sono fermato. Non pretendo di convincere nessuno ma neanche di dovere completamente chinare la testa nella sabbia. Un'altra strada è: facciamo una norma che semplifichi la concessione degli arresti domiciliari o allarghiamo il criterio degli arresti domiciliari subito".
Quanto alla prossima riforma costituzionale, quella sul premierato, nella legge elettorale “io farei il ballottaggio anche se ci fosse un distacco minimo tra i due vincitori, inferiore a un punto, anche se viene superato il limite previsto per il premio di maggioranza, il 40% o quello che è".
Quando un cronista legge le parole di Matteo Salvini sul no agli aiuti a Kiev, La Russa ironico domanda: "Ma è Conte a parlare?". Poi precisa: "La cosa tipica del centrodestra è che trova sempre la sintesi […]".
Il presidente del Senato interviene anche a proposito delle vicende del gruppo Gedi e delle preoccupazioni dei suoi giornalisti che definisce giustificate. “Le proprietà – spiega - hanno diritto a cambiare, vendere, cedere, ma non hanno diritto di imporre linee di condotta univoche alla redazione. Le vostre preoccupazioni le capisco e sono a disposizione anche come intermediario perché abbiate soddisfazione nelle risposte che attendete".
LEGGE ELETTORALE
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