conte governo favore delle tenebre coronavirus

UN GOVERNO CAPACE SOLO A SPARTIRSI LE POLTRONE - BELPIETRO FA LA TINTA A CONTE: “QUANDO C'È DA NOMINARE QUALCHE AMICO NEI CDA L'ACCOMODAMENTO LO TROVANO SEMPRE. ADESSO, AD ESEMPIO, CI SONO DA RIMPIAZZARE 365 CONSIGLIERI E SINDACI DI SOCIETÀ CONTROLLATE DAL MEF E QUALCHE CASELLA È GIÀ ANDATA AL SUO POSTO” - “LE COSE IMPORTANTI RESTANO AL PALO. NON PARLIAMO DI MES, REGIONALI E AUTOSTRADE, MA DEI SOLDI CHE DOVEVANO FINIRE NELLE TASCHE DEGLI ITALIANI AD APRILE”

 

 

Maurizio Belpietro per “la Verità”

 

maurizio belpietro direttore del quotidiano la verita (1)

C'è una cosa che la maggioranza giallorossa sa fare a meraviglia, senza se e senza ma, ed è l'occupazione delle poltrone. Grillini e piddini da quando sono al governo infatti non si mettono d'accordo su nulla, riuscendo a litigare su Autostrade, sul Mes e perfino sui candidati alle prossime elezioni regionali.

 

Ma quando c'è da nominare qualche amico nei consigli di amministrazione che contano l'accomodamento lo trovano sempre. Sì, ogni decisione importante è presa salvo intese, vale a dire rinviata a data da destinarsi perché l'esecutivo non riesce a imboccare una direzione a causa dei veti contrapposti dei partiti che lo sorreggono.

 

Gualtieri Conte

Tuttavia, se c'è da spartirsi i vertici di una controllata pubblica o il collegio sindacale di una municipalizzata, cioè regalare stipendi, l'accordo viene raggiunto con una certa facilità, senza strepiti e senza posticipi. Sì, se ci sono di mezzo il fondo Salvastati o la revoca della concessione ai Benetton, ovvero scelte importanti che rischiano di incidere sulla vita degli italiani, la convocazione del Consiglio dei ministri ogni volta scivola un po' più in là, chiudendosi quasi sempre senza che sia stata raggiunta una mediazione e dunque si sia deciso qualche cosa.

DOMENICO ARCURI GIUSEPPE CONTE

 

Quando invece in gioco non ci sono gli interessi collettivi ma solo le poltrone, basta che si siedano intorno a un tavolo e gli esponenti della maggioranza penta-piddina trovano subito la soluzione.Adesso, ad esempio, ci sono da rimpiazzare 365 consiglieri e sindaci di società controllate dal ministero dell'Economia e qualche casella è già andata al suo posto, con equa spartizione fra gli azionisti di maggioranza del governo.

 

A volte si tratta di nomine che neppure finiscono sui giornali, anche se i designati hanno un potere vero, perché amministrano soldi pubblici e non parliamo di spiccioli. Prendete ad esempio l'Istituto poligrafico Zecca dello Stato, azienda partecipata al 100% dallo Stato, o il Gse, ossia il Gestore dei servizi energetici. In apparenza non si tratta di società che danno grande visibilità a chi le rappresenta.

 

DOMENICO ARCURI MASCHERINE

Ma anche se non finisce sui giornali, il commissario o l'amministratore delegato per un po' sono sistemati, con lauto appannaggio. Nel giro delle nomine previste nella prossima infornata ci sono anche imprese assai note, come per esempio l'Agenzia nazionale attrazione investimenti e sviluppo d'impresa, più nota come Invitalia.

 

Si tratta dell'ente pubblico che dovrebbe promuovere la crescita economica delle zone svantaggiate, in particolare del Mezzogiorno. Affidata da anni alle mani di Domenico Arcuri, che Giuseppe Conte ha scelto come commissario all'emergenza mascherine chirurgiche, la società deve rinnovare il collegio sindacale e immaginiamo che ci sia la fila di professionisti intenzionati ad acchiappare la poltrona.

giuseppe conte meme 1

Ancor più nota di Invitalia è Equitalia giustizia spa, ovvero la famigerata agenzia di riscossione dei crediti che derivano da procedimenti giudiziari. In questo caso si tratta di rinnovare sia il consiglio di amministrazione che il collegio di chi controlla i conti.

 

Poi c'è Consip, ossia la centrale d'acquisto della pubblica amministrazione, quella cui si devono rivolgere i ministeri e le Regioni quando devono comprare qualche cosa. Anche in questo caso c'è da rinnovare il consiglio di amministrazione. L'elenco delle nomine è lungo e fra le tante spuntano l'Anas, Trenitalia, Rete ferroviaria italiana, Sport e Salute, Fintecna, Sace e così via.

 

giuseppe conte meme

Insomma, con i rinnovi di cda e sindaci c'è da amministrare un pezzo di potere vero, perché anche se l'operazione non finisce in prima pagina, in quelle stanze si gestisce una montagna di quattrini e di investimenti, e per di più senza essere sotto i riflettori.In compenso, mentre i giallorossi sono occupati a spartirsi le poltrone, le cose importanti restano al palo. Non parliamo di Mes, regionali e Autostrade, ma dei soldi che dovevano finire nelle tasche degli italiani già ad aprile.

 

Giuseppe Conte si incaricò di annunciare un bazooka da 400 miliardi per le imprese, ma purtroppo il colpo che doveva annientare la crisi, rilanciando l'economia nazionale, si è rivelato un flop. A distanza di tre mesi i dati ufficiali parlano chiaro: il sistema bancario che doveva dare quattrini alle società in realtà ha messo nelle tasche degli imprenditori appena un ottavo della cifra promessa.

conte casalino

 

Sì, più o meno 50 miliardi e per di più a debito e non a fondo perduto. Mentre in Germania la liquidità è stata incanalata in fretta per sostenere l'onda della ripresa, da noi si è fermata a un rigagnolo. Non sappiamo quante aziende siano rimaste a secco, ma in compenso ci è noto un fiume che non rischia mai la siccità. È quello che si alimenta con incarichi a spese del contribuente. Ci può essere la crisi e anche il pericolo di una fine anticipata della legislatura, ma lo stipendificio pubblico non si ferma mai, perché c'è sempre qualche cosa da distribuire.

roberto gualtieri giuseppe conteDOMENICO ARCURIDomenico Arcuri Smascherato Foto Mezzelani GMT007

Ultimi Dagoreport

luigi lovaglio giorgia meloni giancarlo giorgetti alberto nagel milleri caltagirone

FLASH! – ENTRO LA FINE DI LUGLIO, AL MASSIMO ENTRO L’8 SETTEMBRE, ARRIVERÀ IL VERDETTO DELLA PROCURA DI MILANO SULL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO BPM, ANIMA SGR, LA DELFIN DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO E CALTAGIRONE AD ACQUISTARE IL 15% DI AZIONI MPS ATTRAVERSO BANCA AKROS, MERCHANT BANK DEL BPM SU SPECIFICO MANDATO DEL MINISTERO DEL TESORO DI GIORGETTI – UN VERDETTO CONTRO L’OPERAZIONE MPS È RIMASTO L’ULTIMA SPERANZA PER MEDIOBANCA E GENERALI DI NON FINIRE NELLE FAUCI DI CALTARICCONE…

donald trump tulsi gabbard vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVONO LE AGENZIE DI SPIONAGGIO A TRUMP E PUTIN? - ANZICHÉ PROTEGGERE LA SICUREZZA DELLO STATO, ANTICIPANDO RISCHI E CRISI, OGGI LA MISSIONE DI CIA E FBI IN AMERICA E DI FSB, SVR, GRU IN RUSSIA, È DI REPRIMERE IL DISSENSO CONFERMANDO IL POTERE - CIRO SBAILÒ: ‘’PER LA PRIMA VOLTA, IL VERTICE POLITICO NON SI LIMITA A INDIRIZZARE: PUNTA A SVUOTARE LA FUNZIONE DELL’INTELLIGENCE, RIDUCENDOLA A UNA MACCHINA DI STABILIZZAZIONE POLITICA AD USO PERSONALE...’’

ali larijani khamenei vladimir putin xi jinping

A TEHERAN QUALCOSA STA CAMBIANDO – SI NOTANO CURIOSI MOVIMENTI NEL SISTEMA DI POTERE IRANIANO: MENTRE RICOMPAIONO VECCHI VOLPONI COME ALI LARIJANI, STA NASCENDO UN NUOVO CENTRO DECISIONALE NON UFFICIALE, A GUIDARE LE MOSSE PIÙ DELICATE DEL REGIME. I PASDARAN PERDONO QUOTA (LA LORO STRATEGIA È FALLITA DI FRONTE ALL’ANNIENTAMENTO DI HEZBOLLAH, HAMAS E ASSAD), AVANZA UN “CONSIGLIO OMBRA” DI TRANSIZIONE, CON IL CONSENSO DI KHAMENEI – “L’ASSE DEL MALE” CON RUSSIA E CINA PROSPERA: TEHERAN HA BISOGNO DELLE ARMI DI PUTIN E DEI SOLDI DI XI JINPING. ALLA FACCIA DI TRUMP, CHE VOLEVA RIAPRIRE IL NEGOZIATO SUL NUCLEARE…

matteo salvini luca zaia giorgia meloni

DAGOREPORT – COSA SI SONO DETTI GIORGIA MELONI E LUCA ZAIA NELL'INCONTRO A PALAZZO CHIGI, TRE SETTIMANE FA? - TOLTA SUBITO DI MEZZO L'IDEA (DI SALVINI) DI UN POSTO DI MINISTRO, LA DUCETTA HA PROVATO A CONVINCERE IL “DOGE” A PRESENTARE UNA SUA LISTA ALLE REGIONALI IN VENETO MA APPOGGIANDO IL CANDIDATO DEL CENTRODESTRA (ANCORA DA INDIVIDUARE) - MA TRA UNA CHIACCHIERA E L'ALTRA, MELONI HA FATTO CAPIRE CHE CONSIDERA ZAIA IL MIGLIOR LEADER POSSIBILE DELLA LEGA, AL POSTO DI UN SALVINI OSTAGGIO DELLE MATTANE DI VANNACCI – UN CAMBIO DI VERTICE NEL CARROCCIO EVOCATO NELLA SPERANZA CHE IL GOVERNATORE ABBOCCHI ALL’AMO...

elly schlein giorgia meloni beppe sala ignazio la russa maurizio lupi marcello viola

DAGOREPORT - NESSUNO VUOLE LE DIMISSIONI DI BEPPE SALA: DA SINISTRA A DESTRA, NESSUN PARTITO HA PRONTO UN CANDIDATO E TRA POCHI MESI A MILANO COMINCIANO LE OLIMPIADI MILANO-CORTINA – MA SALA VUOLE MANIFESTARE ALL'OPINIONE PUBBLICA UNO SCATTO DI DIGNITÀ, UN GRIDO DI ONESTÀ, UNA REAZIONE D'ORGOGLIO CHE NON LO FACCIA SEMBRARE  ''LU CIUCCIO 'MIEZZO A LI SUONI'' - L’UNICO A CHIEDERE IL PASSO INDIETRO DEL SINDACO È IGNAZIO LA RUSSA, CHE INVECE UN CANDIDATO CE L’HA ECCOME: MAURIZIO LUPI. METTENDO SOTTO LA SUA ALA IL PARTITO DI LUPI, "NOI MODERATI", ‘GNAZIO SOGNA IL FILOTTO: CONQUISTARE SUBITO IL COMUNE DI MILANO E NEL 2028 LA REGIONE LOMBARDIA – MOLTO DELL’INCHIESTA SULL’URBANISTICA DIPENDERÀ DALLA DECISIONE DEL GIP, PREVISTA PER MERCOLEDI': SE IL GIUDICE NON ACCOGLIERÀ LE RICHIESTE DEI PM (CARCERE O DOMICILIARI PER GLI INDAGATI), LA BUFERA PERDERÀ FORZA. VICEVERSA…

ravello greta garbo humphrey bogart truman capote

DAGOREPORT: RAVELLO NIGHTS! LE TROMBATE ETERO DI GRETA GARBO, LE VACANZE LESBO DI VIRGINIA WOOLF, RICHARD WAGNER CHE S'INVENTA IL “PARSIFAL'', D.H. LAWRENCE CHE BUTTA GIU’ L'INCANDESCENTE “L’AMANTE DI LADY CHATTERLEY’’, I BAGORDI DI GORE VIDAL, JACKIE KENNEDY E GIANNI AGNELLI - UN DELIRIO ASSOLUTO CHE TOCCO’ IL CLIMAX NEL 1953 DURANTE LE RIPRESE DE “IL TESORO D’AFRICA” DI JOHN HUSTON, SCENEGGIATO DA TRUMAN CAPOTE, CON GINA LOLLOBRIGIDA E HUMPHREY BOGART (CHE IN UN CRASH D’AUTO PERSE I DENTI E VENNE DOPPIATO DA PETER SELLERS). SE ROBERT CAPA (SCORTATO DA INGRID BERGMAN) SCATTAVA LE FOTO SUL SET, A FARE CIAK CI PENSAVA STEPHEN SONDHEIM, FUTURO RE DI BROADWAY – L’EFFEMMINATO CAPOTE CHE SI RIVELÒ UN BULLDOG BATTENDO A BRACCIO DI FERRO IL “DURO” BOGART - HUSTON E BOGEY, SBRONZI DI GIORNO E UBRIACHI FRADICI LA NOTTE, SALVATI DAL CIUCCIO-TAXI DEL RISTORANTE ‘’CUMPÀ COSIMO’’ - QUANDO CAPOTE BECCÒ IL RE D’EGITTO FARUK CHE BALLAVA ALLE 6 DEL MATTINO L’HULA-HULA NELLA CAMERA DA LETTO DI BOGART… - VIDEO + FILM