migranti grecia turchia

QUANDO L'EUROPA VUOLE DISFARSI IN FRETTA DI UN PROBLEMA, SA COME FARE - LA GRECIA PAGA I MIGRANTI PER ANDARE VIA: LA MISURA, FINANZIATA DA BRUXELLES, PREVEDE 2MILA EURO PER OGNI MIGRANTE CHE, SOPRATTUTTO DALLE ISOLE DELL'EGEO, SARÀ DISPOSTO AL RIMPATRIO

Lorenzo Cremonesi per il ''Corriere della Sera''

 

scontri tra migranti e polizia al confine tra grecia e turchia 8

La Grecia, in pieno coordinamento con l' Unione Europea, offre circa 2.000 euro ad ogni migrante che in particolare dalle isole dell' Egeo sarà disposto al rimpatrio. Stretto tra il braccio di ferro sempre più serrato sui migranti con la Turchia e il timore del diffondersi del Coronavirus anche nei campi sovraffollati di baracche e tende tra Lesbo, Chios, Samos, Leros e Kos, il governo di Atene ha concordato con la Ue un meccanismo temporaneo volto a favorire il rientro volontario al loro Paese d' origine di circa 5.000 persone.

crisi grecia turchia migranti lesbo

 

«Il programma dipende dai fondi europei, durerà un mese ed è indirizzato a coloro che sono arrivati sul territorio greco prima del gennaio 2020», hanno detto dopo il loro incontro ad Atene giovedì il commissario Ue agli Affari Interni, Ylva Johansson, e il ministro ellenico per le Migrazioni, Notis Mitarakis. I fondi serviranno per facilitare il viaggio, che dovrà essere coordinato con l' Organizzazione Internazionale per le Migrazioni», hanno aggiunto. Altri 10 mila richiedenti asilo vengono spostati dalle isole alla Grecia continentale. Bruxelles sta finalizzando il piano per cui almeno sette membri Ue accetteranno sul loro territorio circa 1.500 minori non accompagnati.

crisi grecia turchia migranti lesbo

 

Si calcola siano al momento oltre 42 mila le persone assiepate nei cinque campi sulle isole. Dallo scoppio della recente crisi con la Turchia il 28 febbraio, quando il presidente Erdogan aveva annunciato l' apertura dei passaggi verso l' Europa contravvenendo gli accordi del 2016 per cui accettava di tenere i migranti in cambio di 6 miliardi di euro dalla Ue, Atene sta attuando una muscolare politica di respingimenti criticata dalle organizzazioni umanitarie internazionali. L' incontro lunedì scorso tra Erdogan e i massimi vertici a Bruxelles non ha sortito alcun compromesso.

crisi grecia turchia migranti lesbo

 

Ankara continua ad accusare Atene di «violare i diritti dei migranti» e chiede di rivedere le intese, mentre ancora ieri la presidente greca neo-eletta, Katerina Sakellaropoulou, ha reiterato nel suo discorso d' insediamento che occorre fermare «l' aggressione» turca mirata a «strumentalizzare le sofferenze umane». La Grecia intende espellere tutti gli arrivati dal primo gennaio. L' Europa rispetta comunque le promesse. In queste ore stanno giungendo sul suolo greco 100 soldati dell' agenzia di difesa Frontex forniti da 22 partner Ue. Sono parte del pacchetto di aiuti decisi due settimane fa, tra cui oltre 700 milioni di euro, due navi, elicotteri e mezzi.

 

migranti al confine tra grecia e turchia

A rendere però ancora più drammatica la situazione non sono soltanto le tensioni quotidiane tra polizia greca e turca nella regione continentale sul confine tra Edirne e Kastanies, ma anche la prospettiva che il virus si diffonda tra i profughi. A Lesbo il problema è immediatamente evidente nel gigantesco campo Moria, cresciuto nel tempo dai circa 2.800 migranti per cui era stato progettato nel 2015 agli oltre 20.000 odierni. «L' epidemia di Coronavirus qui sarebbe impossibile da fermare. Il campo è sovrappopolato, le condizioni sanitarie impossibili», ci dicevano i responsabili pochi giorni fa.

Il primo rilevamento del virus ieri di un' isolana greca aumenta l' allarme (bloccate le cerimonie pubbliche per la fiamma olimpica), mentre le autorità sanitarie greche annunciano il primo morto e almeno 117 infetti nel Paese.

Medici Senza Frontiere mette in guardia sulla possibile «tempesta perfetta dell' epidemia» a Lesbo.

scontri tra migranti e polizia al confine tra grecia e turchia 20scontri tra migranti e polizia al confine tra grecia e turchia 21migranti diretti in grecia 2migranti diretti in grecia 1migranti al confine con la grecia 3scontri tra polizia e migranti al confine tra turchia e grecia 3migranti al confine con la grecia 2migranti diretti in greciascontri tra migranti e polizia al confine tra grecia e turchia

Ultimi Dagoreport

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – OH, NO: VUOI VEDERE CHE ABBIAMO DI NUOVO SOPRAVVALUTATO TAJANI? PENSAVAMO CHE IL SUSSULTO SULLO IUS SCHOLAE FOSSE LO SLANCIO DI UN LEADER, PER QUANTO AL SEMOLINO, PRONTO A METTERCI LA FACCIA PER UNA BATTAGLIA DEL SUO PARTITO. E INVECE NO: NEI PALAZZI ROMANI SI MORMORA CHE DIETRO LE SUE DICHIARAZIONI (OSTILI ALLA LEGA) CI FOSSE LA ZAMPETTA DI GIORGIA MELONI, IMPEGNATA A SEMINARE ZIZZANIA NELLA LEGA DI SALVINI, ORMAI VANNACCIZZATA, CHE VEDE LO IUS SCHOLAE COME LA KRYPTONITE – UN "PIZZINO" PER GLI SCOMODI ALLEATI DEL CARROCCIO: NON TIRATE TROPPO LA CORDA - E IL "MAGO OTELMA" DI FROSINONE, TRAVESTITO DA MINISTRO, HA LANCIATO IL SASSO E POI NASCOSTO LA MANO...

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...