A GRILLO TOCCA INSEGUIRE SULLA LEGGE ELETTORALE: “VOGLIONO FERMARCI, DIETRO L’EBETINO RENZI C’È IL CONDANNATO BERLUSCONI” - POI ESULTA: “CACCIATO IL LOBBISTA TIVELLI, “MANOVRATORE’ DEL PIDDINO SPERANZA”

1. BEPPE GRILLO: «DIETRO L'EBETINO RENZI C'È IL CONDANNATO BERLUSCONI»
Da www.corriere.it

«Renzi è andato da Berlusconi ad Arcore e il condannato gli ha dettato la linea. Si è messo la camicina bianca ed è salito sul camper, scopiazzando il nostro programma». Così Beppe Grillo intrattenendosi con i corrispondenti stranieri nel bar della sede della stampa estera, prima di un incontro con i soli giornalisti stranieri. In realtà il vertice tra Renzi e Berlusconi a proposito della legge elettorale non è avvenuto ad Arcore, ma è stato il leader di Forza Italia ad andare dal segretario Pd, nella sede del Partito democratico al largo del Nazareno . «La legge elettorale che stanno facendo questi due - prosegue Grillo - è per fermare noi che siamo la variabile impazzita».

PD: GRILLO SI ESCLUDE DA SOLO - Risponde tra gli altri, dal Partito democratico, Andrea Martella, vice presidente del Gruppo Pd della Camera. «Difficile capire cosa voglia fare Grillo, se non puntare allo sfascio.- dice -. Dopo aver cambiato idea non si sa più quante volte sulla legge elettorale, oggi grida all'accordo per far fuori il suo movimento. La legge elettorale in realtà si cambia per cambiare la politica e non e per colpirlo. Continuando ad autoescludersi dal confronto però si fa fuori da solo».

FISCAL COMPACT - Il titolo dell'incontro con i giornalisti cui partecipa Grillo è: «Contro l'Europa dell'austerity». Poco dopo l'inizio, appare sull'account Twitter dell'ex comico: «Noi del M5S siamo stati i primi a chiedere di rinegoziare il Fiscal Compact con una mozione. Il Pd ha votato no e se ne vanta».
A proposito di temi economi, Grillo ripropone anche l'idea di «un reddito per tutti, dalla nascita alla morte». «E come lo paghiamo? - aggiunge -. Con le pensioni, con una grande riforma fiscale».

EUROPEE -«In Europa noi per adesso andiamo da soli, poi vedremo se c'è qualche gruppo tedesco o finlandese che condivide il nostro programma» dice inoltre Grillo. Che, nel discorso a tutto campo, parla anche di immigrazione: L'accoglienza dell'immigrazione «È una questione che dobbiamo spartire con l'Europa». Infine, rivolto a un giornalista, i l leader del M5S aggiunge: «Lei ha detto "coalizzarsi con altri partiti europei populisti". Attenti con le parole, populista è un'offesa».


2. GRILLO, ORA SI DIMETTA IL "LOBBIZZATO" SPERANZA
(ANSA) - "Speranza si dimetta per il caso del lobbista Tivelli". Lo ha detto Beppe Grillo, alla Stampa Estera. "Speranza fa un emendamento sulle pensioni d'oro: bellissimo, lo avremmo votato. Ma dopo una telefonata l'emendamento scompare. Abbiamo intercettato la telefonata e fatto espellere il lobbista. Ora dopo il lobbista dobbiamo cacciare il lobbizzato".

L'attacco di Grillo al capogruppo del Pd alla Camera è nato dopo che il leader del M5S si è difeso dall'accusa di immobilismo. "Ci dicono che siamo immobili - ha detto Grillo - ma non è vero. Noi, ad esempio, avremmo votato l'emendamento sulle pensioni d'oro ma poi l'hanno ritirato". Grillo fa riferimento alla telefonata "intercettata" da alcuni parlamentari 'cinque stelle' davanti ad un commissione lo scorso dicembre.

La telefonata è stata pubblicata sul sito di Grillo; successivamente, i parlamentari 'grillini' hanno protestato platealmente in Aula accusando le pressioni delel lobbies per bloccare i provvedimenti in Parlamento. La vicenda si è chiusa con l'intervento dell'Amministrazione di Montecitorio e le dimissioni dell'ex funzionario.


3. IL LOBBISTA TIVELLI A CASA! #FUORIUNO
Dal blog www.beppegrillo.it

"Fuori uno. Ed è solo il primo, solo l'inizio. Il 21 dicembre scorso la Camera dei Deputati ha dato il benservito a Luigi Tivelli, il lobbista sgamato dal MoVimento 5 Stelle a dettare gli emendamenti al capogruppo del Pd, Roberto Speranza, per lasciare intatti i privilegi dei pensionati d'oro: "In relazione ad articoli di stampa e ad interventi svolti in aula nel corso dell'esame del disegno di legge sulla stabilità, l'Amministrazione ha ritenuto che non vi fossero più le condizioni per proseguire il rapporto di collaborazione, sicché nella stessa giornata si è preso atto della rinuncia da parte dell'interessato alla prosecuzione di tale rapporto".

Così scrive il segretario generale della Camera dei Deputati. #fuoriuno, ma adesso tocca a tutti gli altri, abbiamo già chiesto l'elenco dei lobbisti che sono entrati a Montecitorio ad ammorbare i lavori delle commissioni. Non ci fermeremo." M5S Camera.


4. IL PD SCHIAVO DELLE LOBBY D'ORO #FUORILELOBBY
Da www.beppegrillo.it del 19 dicembre 2013


"A chi obbediscono i partiti? Ai loro elettori o ai lobbisti? La legge di Stabilità non è fatta per i cittadini ma per tutelare interessi e affari, caste e cordate. Vi sembra eccessivo? Sentite questa: il Pd, prima firma il capogruppo alla Camera, Roberto Speranza, presenta un emendamento alla stabilità per salvaguardare le casse dell'Inps. Viene previsto un tetto massimo di 150mila euro fra pensione e altri incarichi, pubblici e privati. Bene. Parte la discussione in commissione che si protrae per la notte. Le trattative fervono nei corridoi.

Ma dopo una lunga gestazione, il Pd partorisce una riformulazione che azzera il contenuto della norma: il tetto sale fino a 294mila euro ed è applicabile solo a chi cumula pensione e incarico nella pubblica amministrazione salvando tutti i contratti in vigore. Come dire: "abbiamo scherzato, ci siamo sbagliati". Cos'è accaduto nel mentre, fra il prima e il dopo? Quale manina è intervenuta? Per capirlo bisogna uscire dalla commissione, farsi un giro, entrare nella saletta fumatori nel cuore di Montecitorio e immergersi nella folla dei lobbisti che assedia il Parlamento. E ascoltare:

"Tu non avresti potuto fare niente al di sopra dei 150 mila euro compresa la pensione - si sente dire a una persona che parla al telefono - ho dovuto scatenare mari e monti. È stata una battaglia durissima - spiega compiaciuto mentre tesse le sue stesse lodi - ... ehhh, è questo il Parlamento oggi. Io lo potrei portare... scrivere in un manuale come caso di eccellenza di azione di lobby... ho dovuto smuovere tutto".

È tutto vero! Ma chi è che parla al telefono? La voce è quella di un vecchio "lupo" di Palazzo, consigliere parlamentare in pensione con un incarico alla Camera dei Deputati. A nome di chi parla lo rivela lui stesso: "Io sono stato questa settimana in full immersion, giorno e notte perché la commissione ha lavorato giorno e notte per fare cazzate dietro... dietro a queste faccende qua, perché avevo una marea di gente che mi chiamava in questa condizione, chi per il lavoro autonomo, chi perché c'hanno privilegi che fanno i Consiglieri di Stato, i professori universitari, ste cose qua, e quindi si sono salvati pure quelli".

Il "misterioso" lobbista ha fatto calare la testa al Pd per conto dei detentori di pensioni d'oro, accumulatori seriali di incarichi, professoroni in quiescenza mai andati (veramente) in pensione. Gente come Giuliano Amato e Lamberto Dini.
Ecco a chi obbedito il Pd di Renzi(e, ndr). Mentre le vittime sono i soliti noti. Noi."

M5S Camera


5. I 5 STELLE VOTANO PER IL PROPORZIONALE - SONDAGGIO VIA WEB, TRIONFA IL MODELLO PRIMA REPUBBLICA
Emanuele Buzzi per il "Corriere della Sera"

Alla fine tra i Cinque Stelle trionfa il caro, vecchio proporzionale, il sistema - per intenderci - della Prima Repubblica. Ieri c'è stata una accelerazione per la scelta del modello di legge elettorale voluto dai cittadini «certificati sul blog». Gli attivisti sono stati chiamati a scegliere tra maggioritario e, appunto, proporzionale. Il risultato è stato schiacciante: in 20.450 si sono schierati per il metodo pre-Mattarellum mentre 12.397 hanno sostenuto l'altro sistema.

I votanti in tutto sono stati 32.847: una netta crescita (circa il 30% in più) rispetto ai 24 mila militanti che hanno espresso la loro preferenza sull'abolizione del reato di clandestinità. Nulla di definitivo, però. Si tratta di una prima tappa - dopo le delucidazioni di Aldo Giannuli sul sito e sul canale web La Cosa - per arrivare al modello pentastellato da sostenere in Parlamento.

 

 

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