grillo di maio casaleggio

GRILLO SI FA VEDERE SOLO IN TEATRO O IN PIAZZA: ''SONO FUORI DAI GIOCHI E SONO FUORI DAGLI STIPENDI PUBBLICI. CI VEDIAMO IL 20 E 21 OTTOBRE AL CIRCO MASSIMO'', CON UNO SGAMBETTO ALLA LEOPOLDA RENZIANA. L'ORGANIZZAZIONE PERÒ NON È FACILE, IL TEMPO PER RACCOGLIERE I FONDI È POCO. E POI ORA CHE SONO AL GOVERNO, GLI ELETTORI SONO PIÙ RESTII A CACCIARE SOLDI…

 

Emanuele Buzzi per il Corriere della Sera

 

 

grillo di maio

L’occasione per vedere il ritorno in piazza sotto l' egida dei Cinque Stelle di Beppe Grillo. Anche il garante sarà sul palco dopo una assenza lunga mesi. Proprio nel momento in cui la sua creatura, il Movimento, cerca un ritorno alle origini e un contatto con la base. «Non poteva certo mancare», dicono i pentastellati. E lui - all' uscita dall' hotel Forum dove ha pranzato con Davide Casaleggio e Luigi Di Maio - scherza con l' inviato di Night-Tabloid, programma di Rai 2: «Ho approntato un tariffario per le interviste. Un minuto 1000, mezzo minuto 500, due minuti 2000, tre minuti 3000. Io ormai sono fuori dai giochi e sono fuori dagli stipendi pubblici...».

grillo di maio

 

«Il 20 e 21 ottobre ci vediamo tutti a Roma, al Circo Massimo», annuncia il vicepremier su Facebook. E commenta: «Dal 4 marzo a oggi non ci siamo mai fermati un attimo. Abbiamo iniziato a pedalare per rendere l' Italia un posto migliore e per realizzare i punti del programma. Il 20 e il 21 ottobre sarà finalmente l' occasione per fermarci, per festeggiare i risultati. Ci saremo tutti».

 

L' organizzazione della festa del Movimento rischia però di trasformarsi in una corsa contro il tempo. I parlamentari pentastellati Sergio Battelli e Francesco Silvestri hanno in carico la questione dall' estate e i preparativi - da quanto si apprende da fonti interne al Movimento - procedono secondo i piani. Quello che preoccupa, invece, è la raccolta fondi, lanciata solo ieri in concomitanza con l' annuncio. «Le spese saranno in linea con le precedenti edizioni», assicurano i Cinque Stelle.

 

Tradotto in numeri significa 577 mila euro, ossia quanto è costata l' edizione dello scorso anno a Rimini. In quella occasione le donazioni hanno superato quota 353 mila euro (i donatori sono stati invece 5.291). L' evento nel 2017 era su tre giorni, nei quali il Movimento ha incassato 246 mila euro. Un anno fa, però, la raccolta dei fondi era partita a fine luglio, due mesi prima dell' evento. Ora i tempi stringono anche se nel Movimento c' è chi ostenta tranquillità: «Conoscendo i nostri militanti, siamo sicuri che le donazioni saranno in linea con il passato».

BEPPE GRILLO LUIGI DI MAIO ALESSANDRO DI BATTISTA

 

Mezzo milione di euro da raccogliere - per coprire le spese - in soli 40 giorni: una corsa a ostacoli in cui potrebbero avere un ruolo fondamentale i parlamentari del Movimento (220 deputati e 109 senatori). Secondo il nuovo trattamento economico degli eletti (varato a giugno) deputati e senatori possono destinare mensilmente «una quota per l' organizzazione e la partecipazione a eventi ufficiali del Movimento Stelle pari a euro 1.000». Se ogni eletto destinasse la quota di ottobre alla kermesse romana, le donazioni toccherebbero quasi la somma raggiunta nel 2017.

 

A prescindere dai conti, «sarà un' occasione per far sentire la nostra voce e confrontarci davvero con la nostra base», dicono nel Movimento. I militanti sul blog si dividono: diversi annunciano la loro partecipazione, alcuni chiedono un adeguato servizio di sicurezza, ma c' è anche chi si lamenta dell' esecutivo.

 

Sul web c' è anche chi ironizza sul fatto che la kermesse pentastellata si svolga in contemporanea alla Leopolda renziana. Intanto a Roma ieri ci sono stati incontri per lo sviluppo delle iniziative legate a Rousseau e in serata Davide Casaleggio ha cenato in un ristorante del centro in compagnia di alcuni parlamentari.

grillo casaleggio altafini

 

 

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...