camusso e landini sulle nevi - vignetta benny da libero

GUERRA TOTALE NEL SINDACATO ROSSO! LA CAMUSSO CONVOCA IL DIRETTIVO DELLA CGIL ALL’EXPO DI MILANO, LANDINI LO DISERTA POLEMICAMENTE: “E’ UNO SPACCATO DI CORRUZIONE E SPECULAZIONE” - MA IL RENZIANO GELLI SI SCHIERA CON LA SEGRETERIA: “BEL SEGNALE”

BACIO LANDINI CAMUSSOBACIO LANDINI CAMUSSO

Da “Il Fatto Quotidiano”

 

Lo scambio è in punta di penna, ma lo scontro è molto duro. Susanna Camusso risponde alla lettera con cui Maurizio Landini aveva annunciato di disertare la riunione del direttivo Cgil convocata per il 5 ottobre presso l`Expo milanese. Un luogo segnato da pessima condizioni di lavoro e dalla precarietà.

 

felpa fiom camusso landini felpa fiom camusso landini

"Caro Maurizio, risponde Camusso, ci riesce davvero difficile cogliere il senso della tua lettera a proposito della convocazione del Direttivo". La scelta di quella sede, dice il segretario della Cgil, si giustifica "perché lì lavorano migliaia di persone e i delegati da loro eletti ci hanno chiesto di essere con loro, di aiutarli a dare visibilità al loro lavoro" ma anche perché "il Sindacato si è con forza battuto e si batte per la trasparenza, la legalità degli appalti e per la sicurezza di chi lavora".

 

La Cgil, inoltre, si impegna "a far sentire la propria voce e ad usare la propria forza rappresentativa affinché il dopo Expo sia caratterizzato da maggiore occupazione e da un uso socialmente corretto e trasparente dell`attuale area espositiva". Insomma, il sindacato va ovunque e "in qualunque luogo che frequentiamo, sottolinea Camusso, spesso dobbiamo fare i conti con condizioni di lavoro non adeguate o con un contesto di scarsa trasparenza ed anche, a volte, di malaffare e il nostro compito è esserci".

crozza in versione landini e camusso dimartedicrozza in versione landini e camusso dimartedi

 

Landini aveva accusato in particolare la "visita guidata ai padiglioni Expo "tanto simile a "un tour turistico di dirigenti sindacali" finanziato con i soldi degli iscritti. Anche qui, la risposta è lapidaria: "Una nota a margine" si legge nella lettera di Camusso, "la visita guidata sarà curata dai nostri volontari dell`Auser". 

 

La risposta di Landini non si fa attendere: "Sembra preoccupante che per far sentire la nostra voce nei luoghi dove le condizioni di lavoro sono più difficili sia necessario organizzarci un Direttivo". Se è così, "vi chiedo perché mai non ci siamo ancora convocati, ad esempio, davanti alla Fc a di Pomigliano o all`Eni di Priolo dove si muore di lavoro o nei campi agricoli gestiti dal caporalato".

 

Il segretario Fiom, poi, ribadisce la sua obiezione principale: "Perché mai un dirigente della Cgil deve essere finanziato per visitare l`Expo e non si paga quella vis ita da solo, se vuole farla?". Il riferimento è al programma del 5 pomeriggio quando il direttivo si interromperà. "Si tratta, di una visita in orario di lavoro. Un lavoro pagato con i contributi degli iscritti". [SAL. CAN.] 

SUSANNA CAMUSSO SUSANNA CAMUSSO

 

Cgil: minoranza interna non partecipa a direttivo se a Expo

(ANSA) - "I coordinatori nazionali della minoranza interna della Cgil, Democrazia e Lavoro, vicina alle posizioni della Fiom di Landini, hanno comunicato" con una lettera alla segreteria del sindacato di Corso d'Italia "che se il direttivo del 5 ottobre sara' confermato all'interno dell'Expo di Milano non parteciperanno ai lavori". Lo si legge in una nota della stessa minoranza. L'Expo e' stato, e' scritto nella lettera, "uno spaccato di tutto quello che ha intaccato negativamente lo sviluppo di questo paese: la corruzione, la speculazione immobiliare, la cementificazione, l'espropriazione di beni comuni, lo sfruttamento del lavoro". 

 

Gelli (Pd): bene direttivo Cgil a expo,sorprende assenza Landini

Da Camusso un bel segnale

MAURIZIO LANDINI SUSANNA CAMUSSO MAURIZIO LANDINI SUSANNA CAMUSSO SUSANNA CAMUSSO FELICIANI SUSANNA CAMUSSO FELICIANI

(askanews) -  "La scelta della Cgil di tenere il proprio direttivo all'Expo di Milano è un bel segnale. Se venisse confermata, sarebbe invece sorprendente l'assenza di Maurizio Landini, in polemica con la scelta del luogo". Lo dichiara il deputato del Partito democratico Federico Gelli.

 

"L'Expo rappresenta una vetrina eccezionale - ha proseguito Gelli - per il nostro Paese, è un indiscusso successo confermato dalle file e dai numeri record dei visitatori. La sua riuscita è stata possibile anche grazie al lavoro instancabile di chi in pochi mesi ha realizzato quei padiglioni che avevano stentato per anni e di chi ogni giorno ne assicura il corretto funzionamento, migliaia di lavoratori che rappresentano il cuore dell'Esposizione.

MAURIZIO LANDINI SUSANNA CAMUSSO MAURIZIO LANDINI SUSANNA CAMUSSO

 

La decisione della Cgil di essere presente in un luogo simbolo per l'Italia e quindi anche per il mondo del lavoro rappresenta un bel segnale. Dispiace che una parte del sindacato ne abbia approfittato per sollevare una polemica interna".

Ultimi Dagoreport

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...

andrea orcel unicredit

DAGOREPORT - IL RISIKO DELLE AMBIZIONI SBAGLIATE - COME PER IL GOVERNO MELONI, ANCHE ANDREA ORCEL NON IMMAGINAVA CHE LA STRADA PER LA GLORIA FOSSE TUTTA IN SALITA - IL RAFFORZAMENTO IMMAGINATO DI UNICREDIT, PER ORA, È TUTTO IN ARIA: IL MURO DI GOLDEN POWER DELLA LEGA HA RESO MOLTO IMPROBABILE LA CONQUISTA DI BANCO BPM; BERLINO RITIENE “INACCETTABILE” LA SCALATA ‘’NON AMICHEVOLE” DI UNICREDIT ALLA SECONDA BANCA TEDESCA COMMERZBANK; LE MOSSE DI NAGEL E DONNET GLI DANNO FILO DA TORCERE; CREDIT AGRICOLE, CHE HA UN CONTRATTO IN SCADENZA PER LA GESTIONE DEL RISPARMIO CHE RACCOGLIE UNICREDIT, HA UN ACCORDO CON BPM, DI CUI E' PRIMO AZIONISTA. E IL CDA DI UNICREDIT NON È PIÙ QUELLA FALANGE UNITA DIETRO AL SUO AZZIMATO CONDOTTIERO. COME USCIRE DAL CUL-DE-SAC? AH, SAPERLO…

orcel giorgetti

DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…

giorgia meloni incontra george simion e mateusz morawiecki nella sede di fratelli d italia sergio mattarella frank walter steinmeier friedrich merz

DAGOREPORT –LA CAMALEONTE MELONI NON SI SMENTISCE MAI E CONTINUA A METTERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE: IERI HA INCONTRATO NELLA SEDE DI FDI IN VIA DELLA SCROFA L’EURO-SCETTICO E FILO-PUTINIANO, GEORGE SIMION, CHE DOMENICA POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO PRESIDENTE ROMENO. UN VERTICE CHE IN MOLTE CANCELLERIE EUROPEE È STATO VISTO COME UN’INGERENZA – SABATO, INVECE, LA DUCETTA DEI DUE MONDI INDOSSERÀ LA GRISAGLIA PER PROVARE A INTORTARE IL TEDESCO FRIEDRICH MERZ, A ROMA PER LA MESSA DI INIZIO DEL PONTIFICATO DI PAPA LEONE XIV, CHE E' GIÀ IRRITATO CON L’ITALIA PER LA POSIZIONE INCERTA SUL RIARMO EUROPEO E SULL’AZIONE DEI "VOLENTEROSI" A DIFESA DELL'UCRAINA - MENO MALE CHE A CURARE I RAPPORTI PER TENERE AGGANCIATA L'ITALIA A BRUXELLES E A BERLINO CI PENSANO MATTARELLA E IL SUO OMOLOGO STEINMEIER NELLA SPERANZA CHE LA MELONI COMPRENDA CHE IL SUO CAMALEONTICO EQUILIBRISMO E' ORMAI GIUNTO AL CAPOLINEA (TRUMP SE NE FOTTE DEL GOVERNO DI ROMA...)