FATTO OBAMA, RIPARTE LA GUERRA UN MEDIO ORIENTE - DOPO AVER UCCISO IL CAPO DI HAMAS, ISRAELE CONTINUA A BOMBARDARE LA STRISCIA DI GAZA E FA 13 MORTI FRA CUI DONNE E BAMBINI - L'INTENZIONE DELLO STATO EBRAICO È DI DISTRUGGERE I MISSILI CHE HAMAS AVEVA LANCIATO CONTRO LE CITTÀ ISRAELIANE - GLI SCHIERAMENTI SI DELINEANO GIÀ: GLI USA APPOGGIANO I RAID, MENTRE L'EGITTO E LA RUSSIA LI CONDANNANO...

Da "Repubblica.it"

All'indomani dell'uccisione del capo militare di Hamas, proseguono le ostilità fra gli islamici di Gaza ed Israele. Stamane i miliziani palestinesi hanno ripreso a colpire con razzi le principali città israeliane nel Sud di Israele: Beer Sheva, Ashdod, Ashqelon. Da ieri sono stati lanciati oltre 100 razzi Grad e Qassam. Un palazzo a Kiryat Malachi, nel sud di Israele, è stato colpito: ci sarebbero tre morti. Altre persone sarebbero intrappolate nella struttura. Le tre persone uccise si trovavano in una palazzina residenziale di quattro piani a Kiryat Malachi. Nell'attacco, riferiscono i media israeliani, sono rimaste ferite altre due persone, tra le quali un bambino.

Il braccio armato di Hamas, Brigate Ezzedin al-Qassam', ha annunciato a due riprese - la scorsa notte e stamane - di aver sparato alcuni razzi "verso Tel Aviv". Ma in Israele questa affermazione è stata subito smentita. Una ipotesi è comunque che i razzi di Hamas - se davvero sono stati puntati su Tel Aviv - possano essere stati intercettati dai sistemi di difesa 'Iron Dome' (cupola di ferro) mentre erano ancora in volo, nella zona meridionale di Ashqelon-Ashdod.

Il portavoce militare israeliano Yoav Mordechai ha detto che ieri la aviazione israeliana è riuscita a "colpire duramente" i depositi di razzi Fajar capaci in teoria di colpire Tel Aviv da Gaza. Mordechai ha precisato di non poter tuttavia stabilire che Hamas e la Jihad islamica non abbiano ancora una quantità ridotta di razzi del genere, che hanno una gittata di 75 chilometri.

La risposta israeliana è stata altrettanto dura: almeno 20 i raid aerei, almeno tredici i palestinesi uccisi e una trentina i feriti. Secondo un'attivista italiana che si trova nell'ospedale di Gaza, tra le vittime ci sarebbe anche una bambina. "La città è nel caos, le ambulanze arrivano in continuazione, abbiamo contato oltre dieci feriti, tra i quali donne e bambini", ha aggiunto la donna. L'aviazione israeliana continua con insistenza i raid nella striscia di Gaza contro infrastrutture di Hamas e contro cellule impegnate nel lancio di razzi. Una di queste è stata colpita stamane a Khan Yunes (nel sud della Striscia): tre miliziani sono rimasti uccisi.

A Gaza si avverte intanto un clima di mobilitazione in vista dei funerali del capo militare di Hamas Ahmed Jaabari, che avranno luogo in mattinata. I dirigenti politici di Hamas saranno probabilmente assenti, nel timore di essere colpiti a loro volta.

Nel sud di Israele, fino a 40 chilometri da Gaza, le scuole sono chiuse. In tutto il territorio israeliano e in Cisgiordania la polizia ha elevato lo stato di allerta, paventando attentati terroristici. L'esercito israeliano ha intanto elevato lo stato di allerta lungo i confini con Libano e Siria.

Il comandante ucciso. Ahmed al Jabari, leader delle brigate Ezzedin Al Qassam, il braccio militare di Hamas, è morto ieri, colpito da un missile israeliano che ha centrato l'auto a bordo della quale viaggiava a Gaza. Secondo quanto riporta Ynet, l'edizione online dello Yedioth Ahronoth, nel raid aereo con al Jabari è morto anche il figlio. A dare la notizia è stato inizialmente un portavoce del movimento islamista che dal 2007 ha il controllo della Striscia. Oltre a Jabari è stato ucciso anche un altro responsabile militare della fazione islamica palestinese.

Si tratta, ha precisato la radio militare, di Raed Attar. Al Jabari fu fra gli organizzatori della cattura e della detenzione del soldato israeliano Gilad Shalit, rapito nel 2006 e rilasciato nel 2011. Alla sua morte sono seguiti attacchi di Hamas verso la città israeliana di Beer Sheva e raid dell'aviazione dello Stato ebraico. Nel corso della giornata nove palestinesi sono rimasti uccisi e una trentina sono rimasti feriti.

L'avvertimento. L'aviazione israeliana e il premier israeliano Benjamin Netanyahu già domenica scorsa avevano preannunciato un'escalation contro Hamas. L'uccisione del capo militare è "l'inizio di una campagna che ha l'obiettivo di eliminare i miliziani di Gaza", ha comunicato il governo israeliano. Ma il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen ha chiesto la convocazione urgente di una riunione straordinaria della Lega Araba per discutere dell'ondata di raid aerei israeliani. I ministri degli Esteri dei paesi che aderiscono all'organismo arabo si riuniranno sabato.

Operazione 'Pillar of Defence'. L'attacco, ha spiegato il colonnello Avital Leibovitch, portavoce dell'esercito israeliano, è "l'inizio di un'operazione più ampia". "Dopo i lanci di razzi dei giorni scorsi il capo di Stato maggiore (generale Benny Gantz, ndr) ha autorizzato l'avvio della campagna Pillar of Defence (Colonna della difesa) contro Hamas, la Jihad islamica e altre organizzazioni terroriste". L'aviazione, ha spiegato Liebovich, ha come obiettivo almeno venti siti identificati come covi di terroristi. "Il primo scopo - ha aggiunto - è di riportare la quiete nel sud di Israele (bersaglio di lanci di razzi dalla Striscia, ndr) e il secondo di colpire le organizzazioni terroristiche". I raid israeliani nella Striscia di Gaza hanno distrutto gran parte dei missili Fajr-3 in dotazione di Hamas.

La reazione. Non si è fatta attendere la risposta di Hamas. "Si sono aperte le porte dell'inferno", hanno annunciato le brigate Ezzedine al-Qassam, braccio armato dell'organizzazione islamica. "E' stato un crimine atroce e avrà ripercussioni". Con queste parole, Taher Anunu, portavoce del governo di Hamas, ha commentato l'uccisione di Al Jabari. "Il governo palestinese chiederà un processo per i responsabili dell'omicidio e dell'attacco ad aree civili - ha detto Anunu alla Bbc - ma le fazioni palestinesi hanno il diritto di rispondere nel modo che ritengono più giusto".

Dello stesso tenore la dichiarazione del portavoce ufficiale del movimento islamico Hamas, Salah al-Bardawil: "Hamas e il suo braccio militare risponderanno all'attacco israeliano infliggendo lo stesso dolore provocato dall'assassinio di un leader di grande calibro come al-Jabari". Le "possibilità della resistenza" sono aperte e includono attentati suicidi e attacchi di alto profilo nelle città israeliane. L'ala militare della jihad islamica ha detto che "non ci sono più linee rosse".

Richiamato ambasciatore egiziano. L'Egitto ha richiamato il suo ambasciatore in Israele dopo l'attacco a Gaza. "Condanniamo nei termini più forti possibili l'uccisione di Ahmed Al Jaabari da parte di Israele - ha affermato il ministro degli Esteri egiziano, Kamel Amr - L'uccisione di civili e di persone innocenti è assolutamente inaccettabile". Il raid aereo di oggi è giunto nonostante diversi segnali indicassero che l'Egitto era riuscito a ottenere una tregua fra le due parti dopo le continue violenze degli ultimi giorni. "Chiediamo uno stop immediato" ai raid israeliani su Gaza e di evitare tutto ciò che possa portare "un'escalation che avrebbe un impatto negativo sulla pace e la sicurezza", ha dichiarato il capo della diplomazia del Cairo.

Consiglio di sicurezza Onu. La riunione straordinaria convocata su richiesta dell'Egitto si è conclusa senza una dichiarazione formale. Tuttavia, l'ambasciatore indiano Hardeep Singh Puri, presidente di turno dei Quindici, ha affermato che il messaggio generale emerso dall'incontro, durato quasi due ore, è quello che "la violenza deve cessare".

Usa: "Solidali con Israele". Il presidente americano Barack Obama ha avuto colloqui telefonici sia con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu che con il presidente egiziano Mohamed Morsi. Nella conversazione con il primo, durata circa un'ora, il capo della Casa Bianca ha ribadito l'appoggio degli Stati Uniti al diritto all'autodifesa dello Stato ebraico. In quest'ottica è totale l'accordo sulla "necessità che Hamas cessi gli attacchi" al territorio israeliano, ma Obama ha anche chiesto che venga fatto "ogni sforzo per evitare vittime civili". Nella telefonata con il leader del Cairo il presidente Usa ha condannato esplicitamente il lancio di razzi verso Israele, che ha diritto a difendersi, e i due capi di Stato si sono impegnati a "lavorare" per calmare la situazione "il prima possibile e si sono accordati per restare in contatto nei prossimi giorni".

Russia. Il Cremlino ha chiesto a Israele di porre fine agli attacchi sulla Striscia di Gaza. E' quanto ha riferito il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, al termine di una riunione con i ministri degli Esteri dei paesi arabi del Golfo Persico, che si è tenuta in Arabia Saudita per discutere della crisi in Siria.

 

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