giuseppe conte vota elezioni urne

I VELENI DI FERRONI – “SICURI CHE IL 20 SETTEMBRE SI VOTA?”, DOMANDA UN ESPONENTE GRILLINO A UNA CENA DI AMICI. C’È ARIA DI RETORICA NEL QUESITO: BASTA UN SEMPLICE LOCKDOWN DI UNA ZONA ROSSA PER FAR SALTARE IL BANCO – CONTE SGANCIA 500 EURO AI DERUBATI DEL FOGGIANO – ALTRO CHE LE DISCOTECHE: I LUOGHI PIÙ AFFOLLATI SONO I MUSEI ITALIANI. NEL WEEKEND DI FERRAGOSTO AGLI UFFIZI SONO STATI REGISTRATI BEN…

Gianfranco Ferroni per “il Tempo”

FRANCESCO FERRAZZANO E I TURISTI DERUBATI

 

Conte sgancia 500 euro ai derubati del foggiano

 

Giuseppe Conte non chiama mai Matteo Salvini, ma un conterraneo sì. "Resti pure in attesa, le passiamo il presidente Conte". Non era su “Scherzi a parte”: il foggiano Francesco Ferrazzano ha riconosciuto la voce del premier.

 

giuseppe conte e olivia paladino arrivano a ceglie messapica 2

La famiglia Ferrazzano sta ospitando una coppia di sposi in luna di miele nel Gargano, Zdeneck e Camilla, a cui alcuni giorni fa sono stati rubati soldi e documenti. I due stranieri, originari della Repubblica Ceca, stavano scattando alcune fotografie al tramonto a Torre Mileto, stazione balneare di San Nicandro Garganico, in provincia di Foggia, quando si sono accorti che dalla loro auto erano stati sottratti un borsone denaro ed effetti personali.

 

TURISTI DERUBATI NEL GARGANO

I documenti sono stati ritrovati e restituiti alla coppia. Poi è arrivata la telefonata del presidente del consiglio che secondo quanto è stato riferito ha devoluto, di tasca propria, 500 euro per aiutare la giovane coppia a tornare a casa. Una storia a kilometro zero: all’appello mancavano solo i due foggiani Pio e Amedeo, la coppia comica televisiva di Mediaset che ha raggiunto il successo con la trasmissione “Emigratis”.

 

***

 

“Sicuri che il 20 settembre si vota?”

“Sicuri che il 20 settembre si vota?”, domanda un esponente grillino a una cena di amici. C’è aria di retorica nel quesito: basta un semplice lockdown di una zona rossa, specie nelle regioni dove si vota per le amministrative, per far saltare il banco, anche quello scolastico.

 

conte zaia

L’innalzamento del numero dei contagi, atteso dai veggenti del Coronavirus per la fine del mese, farà il resto. Mettiamo anche il ritorno degli studenti nelle classi, il caos del trasporto locale che non sopporterà l’urto della ripresa delle lezioni nelle scuole e la riapertura degli uffici: un mix esplosivo.

PREPARATIVI IN UNA SCUOLA DI MILANO PER LA RIAPERTURA

 

L’emergenza voluta dal premier Giuseppe Conte, poi, dura fino metà ottobre. Inevitabile una campagna elettorale esclusivamente televisiva, con divieto di comizi pubblici. A proposito, qualcuno, nei panni di un novello Nostradamus, già consiglia di segnare nell’agenda una data, quella del 18 settembre. E a quel punto, con l’ennesimo decreto, addio elezioni. Referendum compreso. Vedremo…

 

dario franceschini con la mascherina 4

***

Franceschini riempie i musei più delle discoteche

Altro che le discoteche: sono i musei italiani i luoghi più affollati. Un esempio? Sono stati registrati 21.192 visitatori, nel weekend di Ferragosto, alle Gallerie degli Uffizi.

 

Tantissimi connazionali hanno scelto di trascorrere parte del loro fine settimana in almeno uno dei tre luoghi del complesso museale del capoluogo toscano, ovvero la Galleria delle Statue e delle Pitture, il Giardino di Boboli e Palazzo Pitti. Il picco di affluenza si è registrato agli Uffizi, venerdì, quando è stata toccata quota 4.016 visitatori: sabato sono stati 3.893, e domenica 3.844.

FILA AGLI UFFIZI PER FERRAGOSTO

 

Mentre il momento top per Boboli è stato proprio Ferragosto: ben 3.151 persone hanno passato la giornata nel museo fiorentino all’aperto. Speriamo solo che a qualcuno non venga in mente di accusare il ministro per i beni e le attività culturali Dario Franceschini di provocare assembramenti, anche se motivati dalla passione per l’arte.

 

***

 

FILA AGLI UFFIZI PER FERRAGOSTO 1

Il film “Febbre da cavallo” diventa un drink

Grazie a un barman creativo e cinefilo diventa un drink il film “Febbre da cavallo”, cult movie firmato Steno con protagonisti Gigi Proietti e Enrico Montesano. A inventare il cocktail 'La Mandrakata', ispirato dalla famosa espressione di Proietti, è il proprietario e barman del Divan Japonais di Frascati, Max La Rosa.

 

MAX LA ROSA

Nel bicchiere ecco Jim Beam Rye Whiskey, Cherry Stock, Gosling's Ginger beer, oltre a menta e limone. Il whisky evocato dal film è l’ingrediente principale del drink, in questo caso Jim Beam Rye, segale del Kentucky, distribuito in Italia da Stock Spirits, caratterizzato da note di vaniglia e un finale pungente, con aromi di noce moscata, chiodi di garofano e pepe nero.

steno mostra febbre da cavallo foto andrea arriga

 

Il tutto levigato nel drink dalla menta e dai sapori di agrumi e amarena. E attinente è l'ispirazione del cocktail a un grande classico, il Mint Julep, datato 1938 e servito durante la più famosa corsa di cavalli statunitense, il Kentucky Derby, dove veniva apprezzato da più di 120mila persone l’anno.

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...