alfonso bonafede carcere santa maria capua vetere

“IL GIORNALE” METTE NEL MIRINO BONAFEDE PER LE VIOLENZE AL CARCERE DI SANTA MARIA CAPUA VETERE: “ERA MINISTRO DELLA GIUSTIZIA E NON PRETESE NÉ INCHIESTE, NÉ ACCERTAMENTI - "È STATA UNA DOVEROSA OPERAZIONE DI RIPRISTINO DELLA LEGALITÀ’' - QUAND'ERA IN CARICA QUALCUNO TENTÒ DI DIPINGERLO, SENZA ALCUNA PROVA, COME L'OSCURO REGISTA CAPACE DI RALLENTARE L'INCHIESTA SU CIRO GRILLO, ACCUSATO DI VIOLENZA SESSUALE…”

Gian Micalessin per “il Giornale”

 

alfonso bonafede

L'hanno chiamata «macelleria» di Santa Maria Capua Vetere. In verità era solo una delle tante succursali della «macelleria carceraria» che dal marzo 2020 ha operato a pieno regime da Melfi ad Ascoli Piceno, da Rieti a Modena e Bologna. Godendo dei silenzi e delle coperture di chi, al governo, doveva vigilare. Per questo ai magistrati che inseguono giustizia, altrettanto sommaria, esponendo gli agenti indagati non solo alla gogna mediatica, ma anche alle ritorsioni malavitose, è richiesto un passo in più.

 

Un passo indispensabile per individuare non solo i manganelli simbolo delle violenze, ma anche le poltrone di chi avvallò l' incivile regolamento di conti. Magari magari partendo dal grillino Alfonso Bonafede che allora occupava la carica di Ministro di Giustizia e oggi liquida come «totalmente false» le ricostruzioni sul suo ruolo.

 

ALFONSO BONAFEDE

L' ex ministro si guarda bene, però, dallo spiegare perché non pretese né inchieste, né accertamenti. E perché, il 16 ottobre 2020, dopo un' interrogazione del deputato Riccardo Magi, spedì in parlamento il sottosegretario Vittorio Ferraresi, Cinquestelle come lui, per fargli riferire che «quella di Santa Maria è stata una doverosa operazione di ripristino della legalità».

 

ALFONSO BONAFEDE GIUSEPPE CONTE

Di fronte ad affermazioni perlomeno sconcertanti sarebbe incoraggiante veder la magistratura esibire lo stesso zelo dimostrato quando volle accertare le responsabilità del ministro Matteo Salvini indagato per aver bloccato in mare dei migranti senza documenti. Anche perché - nonostante l'ex Guardasigilli liquidi come «totalmente false» le ricostruzioni sulle sue possibili responsabilità - è evidente a tutti che Francesco Basentini, l' uomo da lui scelto come capo del Dap (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria), non solo sapeva quanto avveniva nelle carceri, ma l' approvava e l' incoraggiava.

 

alfonso bonafede

E lo prova l' eloquente «hai fatto benissimo» con cui elogiò Antonio Fullone, il provveditore del Dap in Campania che lo informava di avere disposto la «perquisizione straordinaria» del 6 aprile 2020 nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Far luce sulle responsabilità di un ministro che copriva o, peggio, ignorava quanto avveniva intorno a lui è indispensabile.

E non solo per far giustizia, ma anche per affrancare l' immagine dell' Italia, e delle sue divise, da quella di un Movimento 5 Stelle che ha precipitato il Paese in una delle parentesi più buie della sua storia.

 

le violenze dei poliziotti sui detenuti a santa maria capua vetere 6

I silenzi, le ambiguità e le evanescenze di Bonafede sono in fondo solo l' ennesima conseguenza dell' inettitudine di una classe politica di cui il ministro è stato bandiera e colonna. Non a caso è lui, nel 2018, a proporre come presidente del Consiglio dell' esecutivo con la Lega il suo ex docente di Diritto costituzionale Giuseppe Conte.

 

Insomma è solo grazie al ex Deejay Fofò, transitato dalle discoteche di Mazara del Vallo agli scranni del Parlamento, se un professore universitario, sconosciuto ai più, si trasforma in presunto «avvocato degli italiani» guidando, uno dopo l' altro, due esecutivi opposti ed antitetici.

 

le violenze dei poliziotti sui detenuti a santa maria capua vetere 11

Un premier che da allora in poi non perde l' occasione di coprire l' ex allievo artefice di una riforma della prescrizione definita «mostruosa» dal magistrato Carlo Nordio, e tacciata di «populismo penale» dal presidente delle Camere penali Gian Domenico Caiazza. Non a caso sarà proprio lo scontro su quella riforma e sul ruolo di Bonafede a innescare lo scontro con Matteo Renzi costato la poltrona a Conte.

 

Ma nella buia era grillina Bonafede è anche il braccio destro e il fedele alleato di Di Maio. Grazie al doppio binario che lo lega sia al premier, sia al primo, vero leader politico del Movimento si guadagna la carica di capodelegazione dei 5 Stelle nell' esecutivo giallorosso. Un ruolo che finisce con l' amplificare il silenzio e l' evasivo disinteresse con cui - dal marzo 2020 fino alla caduta del governo - affronta la questione dei raid nelle carceri. Ma ai sospetti l' ex ministro è abituato.

le violenze dei poliziotti sui detenuti a santa maria capua vetere 3

 

Quand' era in carica qualcuno tentò di dipingerlo, senza alcuna prova, come l' oscuro regista capace di rallentare e addomesticare l' inchiesta su Ciro Grillo, il figlio del fondatore del movimento accusato di violenza sessuale. Bazzecole rispetto alle ombre e alle accuse che l' ex ministro dovrà diradare se il sangue della macelleria carceraria macchierà anche lui.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE... 

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?