“IL GIORNALE” NON MOLLA L’OSSO ESPOSITO - SUI REGISTRI DEL CSM NON C’è TRACCIA DELL’AUTORIZZAZIONE AL DOPPIO LAVORO

Massimo Malpica per "il Giornale"

In Italia un magistrato che voglia ricoprire incarichi al di fuori del proprio ufficio, anche se gratis, dev'essere autorizzato a farlo da parte del Csm. La regola vale per tutti.

Anche Antonio Esposito, quand'era pretore a Sapri, chiese e ottenne da Palazzo dei Marescialli un placet per insegnare all'Ispi di Sapri, l'associazione culturale/istituto «di famiglia» legalmente rappresentato, almeno fino a dicembre del 2012, dalla moglie del magistrato, Maria Giovanna Giffoni.

Della sua passata richiesta c'è traccia nel verbale del plenum del Csm che decise per il trasferimento d'ufficio di Esposito, che poi si rivolse al Tar per «porre nel nulla» la decisione. «Il dottor Esposito - si legge nel verbale - ha insegnato presso l'Ispi fino al 1990 a titolo gratuito, come risulta dalle autorizzazioni del Csm».
Autorizzazioni che il consiglio superiore della magistratura pubblica semestralmente.

Nei due elenchi che coprono il periodo tra il 14 novembre del 2010 e il 13 novembre del 2011 non vi è traccia del presidente della sezione feriale della Cassazione. E il nome dell'alto magistrato non compare nemmeno nelle ultime due liste di incarichi, reperibili sul sito web del Csm, relativi alle autorizzazioni per incarichi extragiudiziari dal 14 maggio 2012 al 13 maggio scorso. Non c'è docenza, consulenza, niente di niente. Dunque verrebbe da concludere che Esposito, con l'Ispi, oggi non dovrebbe avere più rapporti, o almeno non dovrebbe averne avuti nei due periodi indicati dagli elenchi del Csm.

Eppure a leggere, per fare un esempio, il testo della convenzione tra l'istituto comprensivo statale «Dante Alighieri» di Sapri e l'Ispi, che porta la data del 17 novembre 2012, Esposito non sembra del tutto estraneo alle attività dell'Istituto superiore di studi socio-psicopedagogici italiano, con sede in Sapri, via Camerelle, 35. Nel documento, disponibile sul sito internet della scuola statale, si dà conto di un «incontro tra il dirigente scolastico professor Biagio Bruno e il dottor Antonio Esposito», indicato come «rappresentante dell'Ispi e del Centro di consulenza psicopedagogica presso la sede di Sapri».

Il legale rappresentante dell'Ispi, si legge ancora nella convenzione, è il «presidente professoressa Maria Giovanna Giffoni», moglie del magistrato, ma «per conto» della presidentessa il rappresentante che firma l'atto è proprio Esposito.

E sempre nel periodo in cui, a dar retta agli elenchi del Csm, Esposito non avrebbe richiesto alcuna autorizzazione a ricoprire incarichi extragiudiziari, c'è anche una convenzione tra la solita Ispi e la Provincia di Salerno. L'atto - del dicembre 2012 - è finalizzato all'apertura di un «centro di consulenza socio-psico-pedagogica» per l'integrazione scolastica e sociale dei disabili, con un contributo di 13mila euro per 12 mesi da parte dell'amministrazione provinciale, e stavolta, per conto dell'Ispi, è firmato dalla professoressa Giffoni.

Esposito è solo annunciato tra i relatori - in qualità di «presidente di sezione Corte di Cassazione» - sulla locandina per la presentazione, organizzata lo scorso 2 febbraio, proprio del centro di consulenza, aperto «in convenzione e con il contributo dell'amministrazione provinciale di Salerno». Sulla stessa locandina, tra i recapiti dell'Ispi, oltre all'indirizzo postale, all'e-mail e ai numeri di telefono e di fax dell'istituto, compare però anche un numero di cellulare.

Quello che sul sito del «learning center» di Sapri dell'università telematica Niccolò Cusano di Roma, sede in via Camerelle, è indicato come riferibile al referente «dottor Antonio Esposito». Lo stesso numero è anche indicato, in un altro volantino, tra i recapiti da contattare per «effettuare la prenotazione» delle consulenze psicopedagogiche offerte dal centro. E qui arriva il dubbio. Esposito è autorizzato dal Csm? E se sì perché non appare negli elenchi? Se si lavora per un'associazione culturale, che assomiglia parecchio a una scuola privata, il permesso non serve? Ai colleghi di Esposito l'ardua sentenza.

 

antonio espositoesposito cancellieri santacrocesede csm consiglio superiore della magistratura VIGNETTA VINCINO DAL FOGLIO - GIUDICE ESPOSITOIl CSM - Consiglio Superiore della MagistraturaIL GIUDICE ESPOSITO A TAVOLA CON AMEDEO FRANCO PRIMA DELLA SENTENZA SU BERLUSCONI

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO