blair clinton prodi dalema schroeder

“IL TRIONFO DEI POPULISMI FIGLIO DEI FALLIMENTI DELLA SINISTRA” - IL POLITOLOGO MICHAEL WALZER: “ABBRACCIANDO IL NEOLIBERISMO, I DEMOCRATICI HANNO ADOTTATO UNA VERSIONE DELLA GLOBALIZZAZIONE CHE NON RISPONDEVA AI BISOGNI DEI LAVORATORI - LA SINISTRA DEVE TROVARE UN'ALTERNATIVA AL NEOLIBERISMO, PARLARE ALLE CLASSI DISAGIATE, ACCETTARE IL PRINCIPIO DI CONTROLLARE GLI ARRIVI E…”

Paolo Mastrolilli per “la Stampa”

 

MICHAEL WALZER jpeg

Il miglior complice del populismo è stata la sinistra, che ha fatto tutto il possibile per aiutarlo a vincere incluso non capire il fenomeno delle migrazioni, sbagliando la strategia per affrontarlo. Nel giorno del vertice Ue, la denuncia viene dal decano dei progressisti americani, Michael Walzer, parlando del suo libro «A Foreign Policy for the Left».

 

Le debolezze della sinistra in politica estera che lei descrive hanno aperto la strada ai populisti?

«Sì. La vittoria di Trump è nata da temi interni come gli effetti negativi di neoliberismo e globalizzazione, e il fallimento dei democratici nel rispondere alle sofferenze dei lavoratori, a lungo base del partito. Ma è anche vero che la sinistra non ha riflettuto seriamente sull' uso della forza all' estero, i rifugiati e le migrazioni: ha infilato una lunga serie di fallimenti nel ragionare con realismo su come funziona il mondo».

MICHAEL WALZER - A FOREIGN POLICY FOR THE LEFT

 

Il più grave sbaglio di Obama è stato non intervenire in Siria?

«La mancata difesa della linea rossa dopo l'attacco chimico è stata un grande errore. La Cia gli aveva detto che non avevamo combattenti efficaci sul terreno, e quindi rischiavamo di aiutare i "cattivi", mentre i russi avevano l'esercito siriano, Hezbollah e la Guardia iraniana. Ora la situazione è cambiata: noi possiamo contare sui curdi, e sarebbe un disastro morale e politico se Trump li abbandonasse, come sembra pronto a fare».

 

L'errore di Obama ha aperto la porta all'Isis, la Russia e i rifugiati. Ha avuto un impatto anche sulla Brexit?

«Certo. Mi colpisce che la sinistra non abbia capito l'arrivo del tema migrazioni. I repubblicani lo avevano provato in California, e non aveva funzionato, perché noi siamo una società di immigrati. I rifugiati invece sono un fallimento della Ue. L'emergenza andava affrontata distribuendo il carico tra i governi».

trump e obama

 

La Ue invece si è divisa, e sta tenendo un vertice per discutere questa emergenza. Perché non l'ha capita prima?

«Non credo nei confini aperti, non sono un libertario, e penso che i Paesi abbiano diritto a limitare gli arrivi. La sinistra avrebbe dovuto dire queste cose. Però se non sei disposto ad aiutare i migranti in Italia o in Francia, devi farlo nei loro Paesi, per due motivi: solidarietà, e stabilità internazionale. Questo programma andava lanciato molto tempo fa: non lo abbiamo fatto, e così abbiamo lasciato il campo aperto alla demagogia radicale».

 

Non sono una crisi dodici milioni di illegali negli Usa?

«No, sono una necessità, soprattutto negli stati con economia agricola. L' illegalità è prodotta dagli imprenditori, che vogliono questi lavoratori».

 

Perché gli operai di Michigan e Ohio hanno votato Trump?

MICHAEL WALZER jpeg

«Io sono cresciuto a Johnstown, paese della Pennsylvania costruito intorno all' industria dell' acciaio, fermamente democratico. Il proprietario delle fabbriche non ha investito nelle nuove tecnologie, i tedeschi ci hanno superato e le aziende hanno chiuso. I democratici non hanno fatto alcuno sforzo serio per affrontare la crisi, e Trump ha vinto due a uno. Il problema non è l' immigrazione, ma la sofferenza della classe lavoratrice bianca, persuasa che presto diventerà minoranza e l'America è contro di lei. Obama e Hillary non hanno adottato politiche per lei».

 

L'errore della sinistra è stato abbracciare il neoliberismo?

trump putin obama

«Anche le politiche dell'identità hanno avuto un effetto: per i cattolici e gli slavi di Johnstown la rivoluzione femminista e gay è sbagliata. Sui diritti, però, la sinistra non può fare compromessi. Meglio allora rimproverare il neoliberismo».

 

L'attacco di Trump al globalismo era in realtà un attacco al tradizionale internazionalismo della sinistra?

«Abbracciando il neoliberismo, i democratici hanno adottato una versione della globalizzazione che non rispondeva ai bisogni dei lavoratori, ovunque. Noi dovevamo sostenere i sindacati in Cina, per alzare il suo costo del lavoro. Il nostro globalismo non doveva essere il Nafta, ma un coordinamento con i lavoratori di tutti i Paesi per ottenere una globalizzazione diversa».

matteo renzi e barack obama 17

 

È un errore accomunare Obama, Clinton, Renzi, Prodi, Blair, Hollande, Schroeder?

«L'ortodossia economica ha detto ai democratici di seguire questa strada, e noi lo abbiamo fatto. Ho chiesto ad un amico premio Nobel di Princeton qual è il miglior argomento economico a favore della socialdemocrazia, e lui ha risposto che non c'è: l'unico argomento è morale. I politici di sinistra si sono lasciati persuadere dall' ortodossia economica, mancando di immaginazione».

 

Questo vale anche per le migrazioni?

bill clinton 2

«L'anti imperialismo spinge la sinistra a dire che noi occidentali dovremmo stare a casa e non fare nulla. È stupido. In luoghi come Ruanda, Darfur, anche Afghanistan, siamo gli unici che possono intervenire per fermare i massacri e poi ricostruire. Se non lo facciamo, arriva la marea dei rifugiati».

 

La debolezza contro il terrorismo ha aiutato i populisti?

«Sì. Obama voleva combatterlo, ma è andato via troppo presto dall'Iraq e ha sbagliato in Siria. Un grave pregiudizio della sinistra, da cui io sono esente perché sono un ebreo cresciuto negli Usa durante la Seconda guerra mondiale, è che un Paese capitalista non può combattere una guerra giusta. È una lezione che molti a sinistra non hanno imparato, e ciò ci rovina».

 

Abbiamo dimenticato che l'ordine costruito dopo quella tragedia serve ad evitare che si ripeta?

TONY BLAIR E ROMANO PRODI NEL jpeg

«Sarebbe un tema molto forte, e non capisco perché la sinistra non lo cavalchi con più efficacia. Perché non abbiamo il fuoco sacro? Perché la sinistra non produce politici motivati? La nostra moderazione è diventata uno stile politico, ma così si perde».

 

I suprematisti a Charlottesville urlavano slogan contro gli ebrei, ma Trump li ha difesi. Perché alcuni ebrei lo appoggiano?

«Non me lo so spiegare. Ho passato il mese scorso in Israele. Mia moglie mi ha mostrato una mail ricevuta da una sua amica, che diceva: sei dove Dio ti vuole».

 

La sinistra non ha capito il peso della religione?

blair clinton dalema prodi

«L'estremismo sta crescendo in tutte le fedi e la sinistra ha il torto di non aver compreso che ignorando la religione nega un'anima della società. E un'altra stupidaggine della sinistra è l'apologia dell'islam estremista, in reazione all' islamofobia emergente nei nostri Paesi».

 

Questa apologia include il terrorismo?

«Molta sinistra lo ha sempre considerato l'ultima risorsa degli oppressi. Ho provato a contrapporre l'argomento marxista, secondo cui il terrorismo esclude le masse, porta l'autoritarismo, e quindi non può essere di sinistra. Sono molto critico del blocco a Gaza, ma anche di come Hamas lo combatte».

hollande

 

In Italia l'interesse di Lega e M5S per Putin è un riflesso dell' antiamericanismo di destra e di sinistra?

«Non capisco come una persona di sinistra possa ammirare Putin».

 

Vede il rischio di un ritorno ai conflitti del secolo scorso?

«Il pericolo esiste. Io pensavo che lo zoccolo duro europeo di Germania, Francia e Italia avrebbe retto, ma non è così».

 

Quali rimedi suggerisce?

Schroeder ex cancelliere

«La sinistra deve trovare un'alternativa al neoliberismo, parlare alle classi disagiate, garantire ai bianchi che non saranno abbandonati anche se diventeranno minoranza, non cedere su identità e diritti, essere realista su politica estera e sicurezza, ricordare gli studi di tutti i sociologi che dimostrano come nei quartieri con più immigrati la criminalità è più bassa, ma nello stesso tempo accettare il principio di controllare gli arrivi.

Senza questo, continuerà a perdere».

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”