1- IN UN COLPO SOLO LO SMONTEZEMOLATO è RIUSCITO NEL MIRACOLO DI SCODELLARE DUE FIGURACCE. UNA IN ITALIA DOVE MESCOLA POLITICA E INTERESSI, MA QUI SIAMO ABITUATI. L’ALTRA GAFFE IN INDIA PER L’IMMAGINE DELLA BANDIERA DELLA MARINA MILITARE ITALIANA SULLE FERRARI IN OCCASIONE DEL GRAN PREMIO A NUOVA DELHI, DOVE VIVE L’AMICO DI BUSINESS DELL’ORIENT EXPRESS, IL BILLIONAIRE RATAN TATA 2- SUL SITO DI ITALIA FUTURA LO SPOT VERGOGNOSO DI LUCHINO CHE SFRUTTA TUTTO E TUTTI PER CELEBRARE SE STESSO. MA QUESTA VOLTA FA INCAZZARE IL BOSS DI FORMULA1 BERNIE ECCLESTONE: ''UTILIZZARE EVENTI SPORTIVI PER PROMUOVERE CAUSE CHE NON SONO DI NATURA SPORTIVA SIGNIFICA NON ESSERE COERENTI CON LO SPIRITO SPORTIVO''

1- DAGOREPORT - L'Italia (futura) s'è desta. Ed è corsa in groppa al cavallino. Sulla homepage del movimento degli smontezemolati, in primissimo piano c'è "la foto del giorno". Solo che non è una foto, ma l'immagine della bandiera della Marina Militare Italiana, proprio quella che sarà sventolata dalla Ferrari in occasione del Gran Premio (sempre che l'incazzatura del gran capo Ecclestone non abbia la meglio. Le rupie pesano, l'euro con sopra l'uomo vitruviano, non più).

Non essendo un sito che si occupa di notizie di attualità, ma che in genere pubblica solo i comunicati del suo fondatore, incuriositi siamo entrati a leggere. E subito siamo investiti da un rombo di patriottismo: esponendo la bandiera, "la casa di Maranello vuole così rendere omaggio a una delle migliori eccellenze (sic!) del nostro Paese", parlando della Marina - in un eccesso di superlativi - come di un caciocavallo dop. Quasi le stesse parole di Luchino, che dice "grandi eccellenze italiane".

Ma non finisce qui. Si citano le "congratulazioni alla Ferrari" twittate dal ministro Terzi di santaqualcosa, il "gesto nobile e patriottico" magnificato dalla Commissione difesa del senato, che non aveva "dubbi della sensibilità degli uomini di Maranello". Commozione. Naturalmente, l'ampio risalto alla notizia da parte dell'associazione ItaliaFutura, non ha niente a che vedere col fatto che il suo presidente è anche capo della Ferrari. Eppure, da nessuna parte, si cita Montezemolo.

2- INDIA CRITICA BANDIERA MARO' SU FERRARI
ANSA - ''Utilizzare eventi sportivi per promuovere cause che non sono di natura sportiva significa non essere coerenti con lo spirito sportivo''. Cosi' il ministero degli Esteri indiano sulla scelta della Ferrari di correre il Gran Premio in India con la bandiera della Marina militare italiana in segno di solidarieta' con i maro'.

"Con la bandiera della Marina italiana sulle Ferrari al Gp d'India vogliamo dare solo un piccolo contributo, con grande rispetto delle autorità indiane, perché si trovi una soluzione attraverso il dialogo" precisa il presidente della Ferrari, Luca di Montezemolo.

"La Marina - aggiunge Montezemolo all'inaugurazione della mostra 'Le grandi Ferrari di Sergio Pininfarina' - è una delle grandi eccellenze italiane. Io ho ancora grandi ricordi di quando ero un giovane studente all'accademia navale Morosini". Il presidente della Ferrari precisa inoltre che non è stata prevista una bardatura a lutto per l'alpino ucciso in Afghanistan, Tiziano Chierotti. "Lo ricordiamo tutti, sapendo poi che non è stato l'unico. Chi difende la pace all'estero non merita solo rispetto, ma gratitudine e una straordinaria ammirazione".

3- INDIA; MARO', ECCLESTONE CONTRO USO POLITICO SPORT
(ANSA) -
Il patron della F1 Bernie Ecclestone ha sostenuto oggi, rispondendo ad una domanda sulla presenza di una bandiera della Marina militare italiana sulle vetture Ferrari in allusione alla vicenda dei marò, che lo sport non ha nulla a che fare con questioni "politiche". Conversando con i giornalisti nel Circuito Buddh di greater Noida dove sono in corso le prove del Gran Premio di India, Ecclestone ha aggiunto che "la competenza per questa questione é delle federazioni nazionali".

Come massimo esponente della F1, Ecclestone ha spiegato che a suo avviso questo tipo di problemi devono essere affrontati dalle associazioni nazionali, e cioé della Federazione dei Club degli sport motoristici dell'India (Fmsci). "Quello che dovremmo fare - ha proseguito - è di rivolgerci alla autorità sportiva locale chiedendole di esaminare la questione...e questo perché noi come organizzatori della Formula Uno siamo apolitici".

4- PER I DUE MARÒ È QUASI CERTO IL RITORNO IN ITALIA (ANCHE SE SLITTANO I TEMPI). VI SPIEGO PERCHÉ
Gianandrea Gaiani per http://www.ilsole24ore.com/

Si allungano ancora i tempi della giustizia indiana per i Fucilieri di Marina Salvatore Girone e Masimiliano Latorre, "prigionieri" delle autorità indiane ormai da otto mesi e accusati di aver ucciso due pescatori creduti pirati a bordo del peschereccio Saint Antony il 15 febbraio scorso. La Corte Suprema indiana, che da oltre un mese deve rendere nota la sentenza riguardante il ricorso presentato dallo Stato italiano circa la contestata giurisdizione indiana sulla vicenda, prende ancora tempo ufficialmente a causa di due imminenti periodi di ferie legate a importanti ricorrenze religiose.

La notizia è emersa dall'esame del calendario delle festività pubblicato nel sito della Corte stessa che conferma come il più alto tribunale indiano sarà chiuso dal 22 al 27 ottobre compreso e poi nuovamente dal 12 al 17 novembre in occasione della festa di Dusshera e di quella del Diwali (o Festa delle Luci), che segna il Capodanno induista.

L'atteso verdetto, che determinerà il via libera o meno al processo contro i due militari già istruito dallo Stato del Kerala, potrebbe quindi subire nuovi ritardi a causa della sospensione dell'attività giudiziaria. In attesa della sentenza della Corte Suprema il giudice del tribunale di Kollam. P.D. Rajan aveva annunciato l'11 ottobre il rinvio del processo all'8 novembre. Uno slittamento che aveva suscitato la reazione del ministro degli Esteri, Giulio Terzi, il quale si era detto "allibito" avvertendo che se non si arriverà alla liberazione dei due militari l'Italia è pronta a "una serie di azioni a livello internazionale" che aprirebbero "una controversia tra Stati".

Ai primi di settembre il collegio giudicante dell'Alta Corte composto dai giudici Altamas Kabir e J.Chelameswar chiuse il dibattimento preannunciando una sentenza che finora non è stata emessa.

In settembre la nomina del giudice Kabir alla presidenza della Corte Suprema stessa, ha determinato un ulteriore rallentamento dei tempi di attesa della sentenza. Indiscrezioni sottolineano però che sulla decisione si accentuano pressioni politiche divergenti tra quanti vorrebbero il processo (e la condanna) degli italiani e coloro che vorrebbero veder risolto il contenzioso con Roma con una sentenza che, limitandosi a stabilire il difetto di giurisdizione dell'India su un episodio verificatosi in acque internazionali, non entrerebbe nel merito della colpevolezza o innocenza dei due fanti del reggimento San Marco.

Comunque vada, quindi anche se la Corte Suprema desse il via libera al processo in Kerala e in caso di condanna, per Latorre e Girone sembra ormai certo il rientro in Italia. I due militari, in libertà vigilata nella città portuale meridionale di Kochi, potranno usufruire dei benefici dell'accordo tra Italia e India sul trasferimento delle persone condannate dai tribunali dei due Paesi siglato in agosto e ratificato oggi dalla Camera.

Il provvedimento, approvato con 458 si, un astenuto e nessun contrario passa ora all'esame del Senato, aveva indotto il ministro Terzi a dichiarare il 15 ottobre che "i marò torneranno a casa" pur ammettendo di non sapere ''quando'.

 

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