antonio tajani gianni letta marina berlusconi marta fascina

IN FORZA ITALIA SI SONO ROTTI LE PALLE DELL’ASSENTEISTA MARTA FASCINA – IL GRUPPO FORZISTA ALLA CAMERA HA SMESSO DI CONCEDERE ALLA “VEDOVA MORGANATICA” DEL CAV LA GIUSTIFICAZIONE CHE LE PERMETTEVA DI RISULTARE ASSENTE IN PARLAMENTO SENZA PERDERE I SOLDI DELLA DIARIA, IL GETTONE CHE SPETTA AI PARLAMENTARI PER OGNI GIORNO DI PRESENZA. UN GRUZZOLETTO DA 1.200 EURO AL MESE – C’È STATA UNA RIVOLTA DI MOLTI PARLAMENTARI PER LO “SCUDO” OFFERTO ALLA DEPUTATA CHE VIVE AD ARCORE – TAJANI CONTINUA A FARE "COLPI": DOPO L’ARRIVO DEL SENATORE GRILLINO ANTONIO TREVISI, SI STA MUOVENDO GIANNI LETTA PER RIPORTARE MARA CARFAGNA IN FORZA ITALIA…

Estratto dell’articolo di Giacomo Salvini per “il Fatto Quotidiano”

 

MARTA FASCINA ALLA CAMERA

Marta Fascina da qualche settimana non si vede più in Parlamento. Sarà la calura estiva e l’aria delle vacanze – anche se la Camera ha dovuto convertire nove decreti negli ultimi due mesi – ma l’ex compagna di Silvio Berlusconi dopo le elezioni europee non ha più viaggiato da Milano a Roma per occupare il suo scranno a Montecitorio e votare i provvedimenti del governo.

 

Peccato, però, che adesso non potrà farlo troppo liberamente: rispetto ai mesi precedenti, il gruppo di Forza Italia alla Camera ha deciso di toglierle la giustificazione che le permetteva di risultare assente senza perdere i soldi della diaria, il gettone che spetta ai parlamentari per ogni giorno di presenza. Un gruzzoletto da circa 1.200 euro al mese.

 

SILVIO BERLUSCONI MARTA FASCINA DUDU

Se fino a pochi mesi fa, infatti, Fascina veniva regolarmente giustificata dal gruppo parlamentare prima per accudire Berlusconi, poi per elaborare il lutto e infine senza un particolare motivo, ora la deputata che vive ad Arcore non può più godere (o quasi) di questo beneficio che aveva creato diverse perplessità all’interno del partito.

 

Ogni gruppo ha a disposizione un numero di “giustificazioni” proporzionato ai parlamentari: Forza Italia ha 44 deputati e due possibili “giustificazioni”. Una delle quali da mesi era “bloccata” da Fascina per decisione del capogruppo a Montecitorio, Paolo Barelli. Decisione che ha fatto arrabbiare diversi deputati, che in varie occasioni avrebbero voluto chiedere un permesso per assentarsi durante un voto.

 

marta fascina silvio berlusconi

A maggio, così, il mese della campagna elettorale per le elezioni europee, Fascina è stata assente giustificata solo nel 12,7% dei casi. Un crollo rispetto al mese di aprile quando l’ex compagna di Berlusconi era risultata assente nel 96% delle votazioni, tutte giustificate dal gruppo parlamentare.

 

Percentuali simili nei mesi precedenti quando Fascina veniva “scagionata” da Forza Italia. Secondo i dati ufficiali pubblicati dalla Camera dei Deputati, a maggio, invece, non è andata così: sulle 221 votazioni totali, la deputata ha partecipato a 90 (41%) contro le 131 assenze (59%). Ma solo in 28 di esse Fascina ha potuto usufruire della giustificazione del suo gruppo.

 

ADRIANO GALLIANI - ALESSANDRO SORTE - MARTA FASCINA - FEDELE CONFALONIERI

Il motivo non va ricercato nella volontà del segretario Antonio Tajani e del suo capogruppo Barelli di vendicarsi sull’ex compagna di Berlusconi, ma nella campagna elettorale di maggio: diversi deputati avevano bisogno della giustificazione del partito per poter andare sul territorio senza doversi preoccupare di tornare a Roma durante la settimana. Le europee, infatti, sono una tornata elettorale con le preferenze e alcuni deputati azzurri correvano anche come sindaci in piccoli comuni sul territorio. […]

 

marta fascina torna in parlamento dopo la morte di berlusconi 8

Il gettone quindi è stato tolto alla ex compagna di Berlusconi che, d’altronde, non ha fatto un giorno di campagna elettorale per Forza Italia: non solo non ha girato il Paese per eventi di partito ma il 6 giugno non si è nemmeno presentata alla chiusura della campagna elettorale organizzata da Tajani (con tanto di treni charter dalla Puglia e da Roma) a Napoli.

 

Una fonte di partito spiega che da settembre Fascina dovrà tornare attivamente in Parlamento perché ci sono deputati che, per ragioni diverse, avranno bisogno della “giustificazione”.

 

gianni letta antonio tajani

Nel frattempo, a proposito del gruppo parlamentare azzurro, al rientro dalle ferie Tajani punta ad aumentare la compagine tra Camera e Senato: dopo l’arrivo del senatore M5S Antonio Trevisi (contrario al nucleare e all’intitolazione dell’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi), si sta muovendo direttamente Gianni Letta per riportare Mara Carfagna, oggi in Azione, in Forza Italia. Quest’ultimo ha celebrato il suo matrimonio a fine giugno e sta provando a convincere Tajani a riprendersi l’ex ministra del Sud del governo Draghi. Ma nel partito sono in molti pronti a fare le barricate.

mara carfagnaL UFFICIO DI MARTA FASCINA ALLA CAMERA GIANNI LETTA TAJANI

 

Ultimi Dagoreport

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA… 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

DAGOREPORT – OCCHIO ELLY: TIRA UNA BRUTTA CORRENTE! A MILANO, LA FRONDA RIFORMISTA AFFILA LE LAME: SCARICA QUEL BUONO A NIENTE DI BONACCINI, FINITO APPESO AL NASO AD APRISCATOLE DELLA DUCETTA DEL NAZARENO – LA NUOVA CORRENTE RISPETTA IL TAFAZZISMO ETERNO DEL PD: LA SCELTA DI LORENZO GUERINI A CAPO DEL NUOVO CONTENITORE NON È STATA UNANIME (TRA I CONTRARI, PINA PICIERNO). MENTRE SALE DI TONO GIORGIO GORI, SOSTENUTO ANCHE DA BEPPE SALA – LA RESA DEI CONTI CON LA SINISTRATA ELLY UN ARRIVERÀ DOPO IL VOTO DELLE ULTIME TRE REGIONI, CHE IN CAMPANIA SI ANNUNCIA CRUCIALE DOPO CHE LA SCHLEIN HA CEDUTO A CONTE LA CANDIDATURA DI QUEL SENZAVOTI DI ROBERTO FICO - AD ALLARMARE SCHLEIN SI AGGIUNGE ANCHE UN SONDAGGIO INTERNO SECONDO CUI, IN CASO DI PRIMARIE PER IL CANDIDATO PREMIER, CONTE AVREBBE LA MEGLIO…

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…