GENERALI CHE PASSIONE – GLI UOMINI DELLA CPL CONCORDIA, ARRESTATI NELL’INCHIESTA SU ISCHIA, HANNO LA FISSA DI AGGANCIARE GENERALI – IL TENTATIVO DI USARE ADINOLFI PER ARRIVARE A UN APPALTO DELL’AGENZIA SPAZIALE – IL CONTRIBUTO ALLA ICSA DI MINNITI, FONDAZIONE PIENA DI MILITARI

 Davide Vecchi per il “Fatto Quotidiano

 

Michele AdinolfiMichele Adinolfi

   Vogliono controllare i controllori o, almeno, averli come confidenti. Per questo tentano di creare una rete di rapporti con eccellenti coperture anche tra ufficiali della Guardia di finanza. Come il generale Michele Adinolfi. È uno degli elementi che emerge dalle carte dell’inchiesta della Procura di Napoli che lunedì ha portato in carcere il sindaco di Ischia, Giuseppe Ferrandino, suo fratello Massimo e alcuni tecnici del Comune, insieme a numerosi tra dirigenti e collaboratori della Cpl Concordia, in particolare Francesco Simone, Nicola Verrini, Bruno Santorelli, Maurizio Rinaldi. È Simone, in particolare, ad attivarsi per creare e mantenere i rapporti “delicati”.

 

   Nel novembre 2013 il dirigente della Cpl sa di avere il telefono sotto controllo e ha timore che ci siano delle cimici nell’ufficio così ha intenzione di fare una bonifica. Ne parla con Verrini. “Ho parlato con un assistente di Adinolfi... Serve fare una bonifica, Nicò! Quando mi autorizzi chiamo il generale, ce la facciamo fare, però ovviamente ci farà un prezzo di riguardo. Però facciamola...”. In realtà, stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, il “generale” a cui si riferisce è Matteo Giuseppe Lopez, ufficiale dell’esercito in pensione e titolare dell’agenzia di sicurezza Sigint srl.

 

MICHELE ADINOLFI MICHELE ADINOLFI

Che infatti a inizio dicembre viene contattato direttamente da Simone. “Generalissimo... abbiamo bisogno di te, urgentissimo, poi ti spiego”.Adinolfi viene coinvolto poche settimane dopo. Nel gennaio 2014 il dirigente della Cpl trova un tramite per arrivare ad Adinolfi a cui vuole consegnare un dossier sull’Asi (agenzia spaziale italiana) da cui la Cpl mira a ottenere un appalto, poi non assegnato. Il tramite è David Cucuzzoli la cui compagna, Bianca Maria d’Ugo, è amica della moglie del generale. La sera dell’8 gennaio le due donne si incontrano a cena.

 

henry john woodcockhenry john woodcock

Dopo pochi giorni Cuccuzzoli relaziona a Simone: “Dapprima – annotano gli inquirenti – i due parlano dell’inchiesta giudiziaria sull’Asi successivamente Cucuzzoli dice che ci dovrebbero essere dei ‘risvolti’ per la ‘faccenda’ di Napoli, annuendo a Simone che chiede se si tratti di ‘indagini’”. Dopo poco lo richiama: “Se ne parli con qualcuno di quello che ti ho detto prima aspetta che ti parlo io perché io chiesi aiuto a quell’amico che tu sai... dobbiamo parlare a voce di questa cosa”.

 

Simone, preoccupato, chiede: “Ma sono già sul pezzo?”, riferendosi alle indagini. Ottenendo in risposta un laconico: “Non so”. Adinolfi, interrogato il 20 ottobre 2014, ha dichiarato di non aver “mai conosciuto e neppure sentito nominare il signor Simone”, confermando invece l’amicizia tra la moglie e Bianca Maria d’Ugo negando però che questa l’abbia “investito di questioni inerenti a irregolarità nella gestione dell’Asi: lo escludo categoricamente”.

 

   Il gruppo della Cpl sapeva come raggiungere i propri obiettivi e aveva una estrema disinvoltura nel gestire i rapporti. Uno dei canali prediletti è, ovviamente, il denaro. Contratti, consulenze e finanziamenti alle fondazioni, compresa la Icsa (Intelligence culture and strategic analysis), legatissima alle forze dell’ordine e ai servizi segreti, voluta e fondata dall’ex capo dello Stato Francesco Cossiga e dal dalemiano Marco Minniti.

MARCO MINNITI MARCO MINNITI

 

Anche su questa fondazione si concentrano le indagini della Procura di Napoli. La Cpl le aveva versato ventimila euro. Confidando in chissà quali benefici. Certo è che avevano trovato un interlocutore nel vice segretario generale dell’Icsa, Giovanni Santilli. Che parla più volte con il direttore commerciale della Cpl, Verrini, al quale fra l’altro fornisce rassicurazioni: “Tieni conto che a Napoli adesso va a comandare la Campania, un mio amico, il generale Carrarini della Guardia di finanza”.

 

Giovanni Castellaneta Giovanni Castellaneta

E aggiunge di conoscere “quelli che stanno a fa’ l’indagine”. Un altro importante contatto che gli uomini della Cpl stringono all’interno della Icsa è con un membro di rilievo del consiglio scientifico della fondazione: l’ambasciatore Giovanni Castellaneta , presidente della Sace. Ed è Simone – ricostruiscono gli inquirenti di Napoli – a mettere in relazione la Icsa con la Sace. Dice il dirigente della Cpl in riferimento alla fondazione: “Dobbiamo pagarlo perché ci porta questo e chiudiamo questo, no venti ma anche duecento”. Poi parlando con Verrini spiega: “L’altro giorno sono stato a pranzo con il colonnello Paolo Cosentino che e stato capo dei Servizi segreti... Marco Mancini che adesso l’hanno nominato nuovo direttore generale dei Servizi”.

 

   Verrini aggiunge: “Li conosciamo tutti (…) io dicevo non facciamo la gara di Sace”. Simone: “Ma quando mai... facciamola perché abbiamo qualcuno che conosciamo che ci ha appena dato 20 milioni... il presidente non te l’ho portato a Concordia?”.Della Sace ne parla, riferito a un appalto a Cuba, anche Roberto Casari, ex presidente della Cpl ora in carcere. “Io se non ci avevo la Sace...”.

 

 

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI SERGIO MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA LEADER DI FRATELLI D'ITALIA VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA ALL'EUROPA E LONTANA DAL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO, EVITANDO OGNI COLLISIONE CON LA FRANCIA E FACENDO ASSE CON GERMANIA E POLONIA - MA ''IO SONO GIORGIA" HA DAVANTI DUE OSTACOLI: L'ESTREMISMO "PATRIOTA" DI SALVINI E LO ZOCCOLO DURO DI FRATELLI D'ITALIA GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...