zaia giani ceccardi toti fitto de luca 2020regionali

POLITICA ALL’ULTIMA SPIAGGIA – LE INFRADITO “PATRIOTTICHE” DELLA MELONI, IL DISINFETTANTE DI GIANI E I RACCHETTONI DELLA CECCARDI: I CANDIDATI BATTONO PALMO SU PALMO LE SPIAGGE A CACCIA DI VOTI – GLI UNICI CHE NON SI “SPORCANO” LE CIABATTE SONO ZAIA E DE LUCA CHE, VISTI I SONDAGGI, HANNO CAPITO CHE BASTA GOVERNARE BENE PER CONVINCERE GLI ELETTORI…

i racchettoni di susanna ceccardi

 

Claudio Bozza per il “Corriere della Sera”

 

C'è chi distribuisce in spiaggia infradito, racchettoni e gadget elettorali di ogni tipo per accaparrarsi qualche voto in più.

 

Chi, invece, scientificamente ha deciso di stare lontano da lettini e ombrelloni, convinto che disturbare in vacanza dopo il lockdown sarebbe controproducente.

 

E chi, infine, con sondaggi alla mano che prevedono consensi bulgari, ha deciso che non farà niente o quasi. Quella che è appena partita è la prima campagna elettorale-balenare della storia della Repubblica: mai si era votato in settembre, al massimo il 2 ottobre, ma per il referendum del 2001.

giorgia meloni e la campagna anti rifiuti in puglia

 

Soprattutto, però, è una campagna che si svolge mentre il Covid continua a seminare vittime e contagi. Serve quindi massima cautela nel disegnare le strategie in vista del voto del 20 e 21 settembre prossimi, quando oltre a votare in sei Regioni si sceglieranno i sindaci di oltre mille Comuni, oltre al referendum che potrebbe ufficializzare il taglio dei parlamentari.

 

eugenio giani gel mascherina e pallone

Partendo dal Nord, c'è il caso del Veneto: Luca Zaia, governatore uscente di una delle aree più martoriate dalla pandemia, praticamente non farà campagna, continuando a lavorare sul piano d'emergenza per fronteggiare una potenziale seconda ondata autunnale: sulla sua scrivania, nei giorni scorsi, è arrivato un sondaggio che lo dà addirittura sopra l'80 % contro il candidato del centrosinistra. Spostandosi in Liguria c'è invece la strategia di iper-pop di Giovanni Toti, appoggiato da tutto il centrodestra.

luca zaia

 

L'uscente (e favorito) batterà palmo a palmo ogni spiaggia all'insegna del suo colore elettorale: l'arancione. Sono previsti tour in pedalò arancione, ghiaccioli, braccialetti, ventagli, salviette igienizzanti e occhiali (arancioni, ça va sans dire ) con la scritta Toti presidente. Strategia più sobria, invece, per il suo avversario, il giornalista Ferruccio Sansa (Pd-M5S).

 

Si annuncia tosta la sfida in Toscana, con Matteo Salvini che a cavallo di Ferragosto ha trasferito il suo quartier generale marittimo-elettorale da Milano Marittima alla Versilia per sostenere la sua fedelissima Susanna Ceccardi, il cui staff distribuirà in spiaggia anche i racchettoni.

vincenzo de luca 1

 

Il candidato del Pd Eugenio Giani, per smuovere la sua immagine ha invece organizzato una campagna più vivace rispetto ai suoi standard e in spiaggia sono già arrivati: palloni, cuscini gonfiabili, borracce, gel disinfettante e mascherine. In Campania il governatore-sceriffo Vincenzo De Luca ha scelto invece di mantenere il profilo, duro, che durante la gestione della pandemia ha aumentato il suo consenso.

 

impronta delle infradito patriottiche della meloni in puglia

De Luca rifuggirà dalle spiagge e punterà molto su video e contenuti social, ma nessun grande evento. L'avversario è il forzista Stefano Caldoro, che, invece, già ieri ha fatto più tappe lungo la costiera del Cilento, accompagnato dagli alleati di Fratelli d'Italia.

giovanni toti con gli occhiali arancioni

 

E proprio il partito di Giorgia Meloni ha lanciato una delle iniziative più curiose, regalando infradito «da patriota» che lasciano sulla sabbia l'impronta con la scritta «Fratelli d'Italia». Un gadget- dicono - «per chi aiuta a pulire le spiagge». L'idea è mutuata da quella che i giovani dell'Ump lanciarono qualche anno fa in Francia a sostegno di Nicolas Sarkozy.

 

raffaele fitto sudatissimo

C'è infine la grande sfida in Puglia tra Michele Emiliano (centrosinistra) e Raffaele Fitto (centrodestra). L'uscente punta su una campagna low cost e virtuale, sfruttando molto una piattaforma per la condivisione e la scrittura partecipata del programma: niente spiaggia o quasi, fanno sapere dallo staff di Emiliano. Mentre il meloniano Raffaele Fitto batterà il territorio palmo a palmo, costa compresa, per tentare di tornare al timone della Regione che, giovanissimo, ha già governato dal 2000 al 2005.

meme su vincenzo de luca e il pugno di ferro sul coronavirus 7matteo salvini susanna ceccardistefano caldoro vincenzo de luca meme su vincenzo de luca e il pugno di ferro sul coronavirus 6matteo salvini con cornettoATTILIO FONTANA VINCENZO DE LUCAmeme su vincenzo de luca e il pugno di ferro sul coronavirus 1meme su vincenzo de luca e il pugno di ferro sul coronavirus 2meme su vincenzo de luca e il pugno di ferro sul coronavirus 3matteo salvini uova e spremutameme su vincenzo de luca e il pugno di ferro sul coronavirus 11meme su vincenzo de luca e il pugno di ferro sul coronavirus 5IL VIDEO APPELLO SUL CORONAVIRUS DI VINCENZO DE LUCAvincenzo de luca sui navigliimpronta delle infradito patriottiche della meloni in puglia 1le infradito patriottiche della meloni in pugliastefano caldoroeugenio giani vincenzo de luca 3meme su vincenzo de luca e il pugno di ferro sul coronavirus 4

 

vincenzo de luca 4meme su vincenzo de luca e il pugno di ferro sul coronavirus 10

 

eugenio giani nicola zingaretti

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....