paola taverna

INSULTARIO DELLA TERZA REPUBBLICA – C’È UN SETTORE CHE NON SMETTE MAI DI PRODURRE PERLE: QUELLO DELLE INVETTIVE DEI POLITICI – VOMITEVOLI, SCIACALLI, PIDIOTI, GRULLINI, FINO AL “POPULISTA” CHE VALE PER TUTTO L’ARCO COSTITUZIONALE – DEPUTATI, SINDACI, INTELLETTUALI E PSEUDO TALI, NESSUNO ORMAI SFUGGE ALLA TENTAZIONE DELL’OFFESA… - VIDEO

Alessandro Gnocchi per “il Giornale

 

salvini sull aereo militare verso la libia

L' economia sarà un po' ferma, ai Mondiali non partecipiamo, però tutto sommato c' è un settore che non smette mai di produrre perle: quello degli insulti politici. Ecco quindi un piccolo «insultario», dalle baruffe della Terza Repubblica. Senza pretese di completezza, con qualche licenza cronologica e ricordando l' insuperabile Insultario pubblico di Claudio Quarantotto.

 

EICHMANN «Salvini è l' Eichmann italiano» (Furio Colombo).

HITLER «Berlusconi come Mubarak e Gheddafi? No, intellettualmente parlando il paragone potrebbe essere fatto con Hitler: anche lui giunse al potere con libere elezioni» (Umberto Eco).

 

IGNORANZA «Di Maio è di una pochezza e d' una ignoranza difficilmente eguagliabili» (Matteo Salvini).

CURRICULUM «Gli insulti di Salvini? Li metto nel curriculum» (Luigi Di Maio).

XENOFOBO «Salvini è xenofobo» (Luigi De Magistris).

RAZZISTA «Salvini è razzista, voglio andarmene dall' Italia» (Gino Strada).

BEPPE GRILLO

 

SOVRANISTA «I sovranisti Trump e Salvini fanno a gara per vincere il primato della disumanità allo scopo di sviare l' opinione pubblica dalle inchieste scottanti che li riguardano» (Laura Boldrini).

PIDIOTI I seguaci del Pd secondo i Grullini

GRULLINI I seguaci dei 5 stelle,secondo i Pidioti.

VOMITO «Vi mangio e poi vi vomito» (Beppe Grillo sui giornalisti).

VOMITEVOLE «Italia vomitevole sui migranti» (Emmanuel Macron).

RENZI BERLUSCONI

 

POPULISTA «I populisti sono come la lebbra» (Macron). Infatti l' insulto, di moda da qualche tempo, ha infettato l' intero arco costituzionale. Matteo Salvini è un populista di destra. Matteo Renzi è un populista di sinistra. Giorgia Meloni è populista per tradizione. Silvio Berlusconi è spesso ritratto come il padre nobile del populismo italiano ma ha denunciato i rischi di una deriva populista. Beppe Grillo ha scritto sul blog di essere «fieramente populista». Poi ci ha ripensato: populisti sono tutti gli altri. E la Chiesa? Il segretario della Cei, Nunzio Galantino, ha sintetizzato così il rischio che corre l' Italia: «Combattere il populismo col populismo».

luigi di maio smartphone

 

IPOCRITA «La vera lebbra è l' ipocrisia di chi respinge gli immigrati a Ventimiglia e vuole farci la morale» (Luigi Di Maio).

PIPPE «Abbiamo visto emergere un trio, il Di Battista, il Luigino Di Maio e il Fico oggi si rivelano nelle vesti proprie tre mezze pippe, dei miracolati» (Vincenzo De Luca).

VAFFA Beppe Grillo ha sdoganato l' insulto politico. Il Vaffa è stato a lungo l' unico punto del programma 5 stelle.

 

DI MAIO ROSICA

Interminabile l' elenco degli insulti di Grillo. Bersani: «Un morto che parla», Berlusconi: «Psiconano», Brunetta: «Brunettolo», Lupi: «La figlia di Fantozzi», Monti: «Un mendicante», Prodi: «Alzheimer», Veltroni: «Topo Gigio», Napolitano: «salma», Matteo Renzi: «schiocchino», «pupazzo», «falso bambinone», «bamboccio», «l' ebetino di Firenze», «scrofa ferita», «serial killer»; il Pd in crisi: «diarrea nauseante».

CULO La minoranza Pd «fa ridere» perché «hanno leccato il culo per cinque anni al capo approvando ogni porcheria solo per avere una poltrona e ora gridano allo scandalo perché sono stati fatti fuori» (Alessandro di Battista)

SALVINI AUSCHWITZ

CALCI «Se mai la Fornero passerà da Pontida mi auguro che la prendiate a calci nel culo per 10 chilometri» (Matteo Salvini a Pontida)

CACCA «Mafiosi, schifosi, siete delle merde, ve ne dovete andare, dovete morire» (Paola Taverna ai deputati Pd)

CESSO «I Cinque Stelle sono gente buona a nulla: a Mediaset li prenderei per pulire i cessi» (Silvio Berlusconi).

FOGNE «La destra torni nelle fogne invece di dare lezioni di democrazia» (Ignazio Marino).

MARIA ELENA BOSCHI

 

SPAZZATURA «L' Alto-Adige non è una discarica di rifiuti politici» (Alessandro di Battista «allude» a Maria Elena Boschi, candidata a Bolzano)

PARANOICO «Salvini è solo un paranoico, la mia riforma non si può cambiare» (Elsa Fornero)

PREGIUDICATO Grillo è «un pregiudicato che dà ordini da un villaggio turistico alla moda sul mare africano» (Matteo Renzi).

MILIONARIO Grillo è «un milionario in pantofole che istiga all' odio» (Francesco Boccia).

CROCE ROSSA «Non vorrei più parlare di Renzi, sembro uno che spara sulla Croce Rossa» (Michele Emiliano).

 

salvini su boldrini e saviano

POVERINA «È una poverina, mi fa pena e tenerezza. Spero sia presidente della Camera ancora per poco, verrà sommersa da 100 mila persone che protesteranno a Milano per fermare Mare Nostrum». (Matteo Salvini su Laura Boldrini)

FASCISTA «Frasi del tipo: siete dei cadaveri ambulanti, vi seppelliremo vivi e così via, sono le frasi di un linguaggio fascista, così come lo abbiamo conosciuto in Italia». (Pier Luigi Bersani sul Movimento 5 stelle)

BELLEZZA «Signora Bindi, devo dirle che mi fa piacere parlare con lei. È più bella che intelligente» (Silvio Berlusconi).

 

LUMACHE Gli eredi della Democrazia Cristiana sono «lumaconi bavosi e schifosi» (Umberto Bossi).

VERME «Un presidente del consiglio che usa un bambino per la sua campagna elettorale è un verme» (Matteo Salvini su Matteo Renzi)

VITTORIO SGARBI E LUIGI DI MAIO

SCIACALLO «Santoro e Vauro sono due volgari sciacalli che vomitano insulti con le tasche piene di soldi dei cittadini. Gente così alimenta odio e merita solo disprezzo» (Maurizio Gasparri).

 

CAPRA «Capra! Capra! Capra!» (Vittorio Sgarbi contro tutti)

CAPRETTA «Domani sarò a Laterina (il paese di Boschi, ndr) ma non la troverò lì, l' hanno spedita a Bolzano vestita da Heidi per fare ciao alle caprette» (Alessandro di Battista)

MAIALE «Maiale, vattene» (Francesco Storace a Gianfranco Fini)

QUOTE DE ROSA «Voi donne del Pd siete qui perché siete brave solo a fare i p....ni» (il grillino Felice De Rosa alle deputate del Pd).

 

ASOR ROSA

ASOR ROSA «Ciò cui io penso è invece una prova di forza che, con l' autorevolezza e le ragioni inconfutabili che promanano dalla difesa dei capisaldi irrinunciabili del sistema repubblicano, scenda dall' alto, instaura quello che io definirei un normale stato d' emergenza, si avvale, più che di manifestanti generosi, dei carabinieri e della polizia di stato congela le camere, sospende tutte le immunità parlamentari, restituisce alla magistratura le sue possibilità e capacità di azione, stabilisce d' autorità nuove regole elettorali, rimuove, risolvendo per sempre il conflitto d' interessi, le cause di affermazione e di sopravvivenza della lobby affaristico-delinquenziale, e avvalendosi anche del prevedibile, anzi prevedibilissimo appoggio europeo, restituisce l' italia alla sua più profonda vocazione democratica». (Alberto Asor Rosa invoca il golpe)

 

diego fusaro

MARIA ETRURIA BOSCHI «Il Pd è una banca, e come alcune banche gestisce in modo torbido i nostri soldi e piazza prodotti tossici come il Jobs Act e queste riforme costituzionali» (Alessandro di Battista)

COMPARSE «Il Pd è morto. Ad ucciderlo non sono stati i Franceschini, le Boschi, i Renzi o i Gentiloni. Costoro sono comparse già finite nell' oblio» (Alessandro di Battista).

BUFFONE «Buffone ... Sono felice di essere sommato tra gli ultimi che odia e su cui fa propaganda politica. Teatro, senza dare alcuna vera risposta. Salvini oggi è definibile ministro della malavita» (Roberto Saviano su Matteo Salvini).

 

ATTICO «Sentire le omelie di Saviano dal suo patrizio attico di New York fa un effetto spaesante da un certo di punto di vista, perché rivela la distanza abissale che si è prodotta fra gli intellettuali della sinistra e le masse popolari dei lavoratori» (Diego Fusaro su Roberto Saviano).

 

VALORI «Non sto accusando Napolitano di essere un uomo senza princìpi purtroppo li ha» (Renato Brunetta su Giorgio Napolitano)

PUPAZZO «Conte non faccia il pupazzo nelle mani dei partiti» (Graziano Delrio)

 

Ultimi Dagoreport

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…