gentiloni schlein meloni

ITALIA, SI TAGLIA! – IL PARLAMENTO EUROPEO APPROVA LA RIFORMA DEL PATTO DI STABILITÀ MA CON L’ASTENSIONE DEI PARTITI ITALIANI, COMPRESI IL PD DEL COMMISSARIO ALL’ECONOMIA, PAOLO GENTILONI, E FRATELLI D’ITALIA DELLA PREMIER, GIORGIA MELONI, CHE AVEVA  VOTATO L’ACCORDO AL CONSIGLIO EUROPEO – QUANDO, DOPO LE ELEZIONI EUROPEE, SI APRIRÀ LA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER IL MAXI-DISAVANZO DEL NOSTRO PAESE, SARANNO CAZZI: SERVIRÀ UN TAGLIO DEL SALDO STRUTTURALE DI MEZZO PUNTO DI PIL, CIRCA 10 MILIARDI DI EURO, ALL’ANNO…

giorgia meloni con paolo gentiloni

VIA LIBERA FINALE DELL'EUROCAMERA AL PATTO DI STABILITÀ

(ANSA) - Via libera definitivo dell'Eurocamera al nuovo Patto di stabilità. La direttiva per la nuova governance economica dell'Europa sono state approvate con 359 voti favorevoli, 166 contrari e 61 astensioni. I presenti in Aula a Strasburgo erano 586. Poco prima l'Aula ha approvato il cosiddetto braccio preventivo della nuova norma (367 sì, 161 contrari e 69 astensioni) e il braccio correttivo, con 368 voti contrari, 166 contrari e 64 astensioni.

 

PARAMETRI DI BILANCIO DEL PATTO VOTATI DA 4 ITALIANI AL PE

(ANSA) - Il braccio preventivo del nuovo Patto di stabilità, che riguarda i parametri da rispettare per il bilancio per evitare procedure per disavanzo, è stato votato da 4 eurodeputati italiani. Tutti gli altri si sono astenuti, erano assenti, o hanno votato contro. A votare a favore sono stati Lara Comi e Herbert Dorfmann del Ppe, Marco Zullo e Sandro Gozi di Renew. E' quanto emerge dall'analisi dei voti nominali espressi in Aula a Strasburgo. Guardando ai gruppi al Pe, a votare sì sono stati Ppe, Socialisti e Renew ma anche buona parte del gruppo Ecr, a cominciare dalla delegazione polacca del Pis

schlein gentiloni

 

 

GENTILONI, CON PATTO RINNOVATA FIDUCIA PER SFIDE FUTURE

(ANSA) - "Siamo usciti da quattro anni straordinari per l'economia dell'Ue". "Durante tutto questo periodo è stata applicata la clausola di salvaguardia generale" che ha sospeso il vecchio Patto "dando agli Stati membri il margine di manovra di cui avevano bisogno per rispondere a questi shock.

 

ursula von der leyen giorgia meloni

Ora abbiamo voltato pagina su quella fase e siamo pronti ad aprire un nuovo capitolo per la governance economica nell'Ue, un capitolo che, sono convinto, ci consentirà di affrontare le nostre sfide attuali e future con rinnovata fiducia". Lo dichiara il commissario all'Economia Paolo Gentiloni, dopo l'approvazione delle nuove regole fiscali Ue.

 

"Questo è un momento molto importante per la nostra economia" dichiara Gentiloni ricordando che il Consiglio Ue potrà ora "dare il via libera definitivo a questo pacchetto legislativo chiave nei prossimi giorni". "Questa settimana è trascorso esattamente un anno da quando la Commissione ha presentato le sue proposte per riformare la nostra governance economica, sebbene il lavoro preparatorio sia iniziato proprio all'inizio di questo mandato - aggiunge il commissario all'Economia -. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di correggere norme talmente rigide che spesso non venivano applicate. E siamo riusciti in questo obiettivo".

PAOLO GENTILONI GIANCARLO GIORGETTI

 

"Come avviene dopo ogni negoziato, la riforma adottata oggi è un compromesso. Non è perfetto, in particolare fa ben poco per ridurre la complessità. Eppure è indubbiamente migliore delle regole esistenti, per quattro ragioni principali - sottolinea -In primo luogo, rafforza gli incentivi per gli investimenti pubblici, per le transizioni verde e digitale e per la difesa, e per le riforme. In secondo luogo, definisce un percorso credibile per la necessaria riduzione del debito. In terzo luogo, garantisce che gli Stati membri abbiano la responsabilità delle loro politiche fiscali, all'interno di un quadro comune europeo. In quarto luogo, dà maggiore risalto agli aspetti sociali e alle considerazioni climatiche"

 

GENTILONI,'PER ITALIA SFIDA SUL DEFICIT MA ANCHE SULLA CRESCITA'

GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI - DEF - VIGNETTA DI ELLEKAPPA

(ANSA) - Con il nuovo Patto di stabilità l'Italia ha di fronte "una doppia sfida, la sfida di politiche di bilancio prudenti, indispensabili per un Paese con un deficit e un debito così alto ma, al tempo stesso, la sfida a continuare con investimenti pubblici che sostengano la crescita". Lo ha detto il commissario Ue agli Affari Economici Paolo Gentiloni ai cronisti a Strasburgo. "Certamente chi ha il deficit più alto ha una sfida più complicato ma, con le regole esistenti sarebbe forse molto difficile da attuare", ha aggiunto.

 

GENTILONI,'ASTENSIONE PD? CREDO PER RAGIONI DI POLITICA INTERNA'

(ANSA) - L'astensione del Pd sul Patto di stabilità? "Immagino più per ragioni di politica interna". Lo ha detto il commissario Ue agli Affari Economici Paolo Gentiloni rispondendo a Strasburgo alle domande dei cronisti. E a chi gli chiedeva un commento sul fatto che l'astensione abbia riguardato la grandissima parte dei partiti, maggioranza inclusa, Gentiloni ha risposto con una battuta: "Abbiamo unito la politica italiana...."

 

elly schlein paolo gentiloni

FDI, 'SUL PATTO CI SIAMO ASTENUTI, LAVOREREMO PER CAMBIARLO'

(ANSA) - "La delegazione di Fratelli d'Italia si è astenuta sul voto sulla riforma del Patto di Stabilità. Riteniamo infatti che sebbene il testo sia stato migliorato rispetto alla proposta iniziale grazie al lavoro del Governo italiano, esso presenti ancora alcuni punti critici fortemente voluti dai cosiddetti Paesi frugali, come la salvaguardia di sostenibilità del debito che comporterà meno flessibilità di quella attesa, nei prossimi anni".

 

Lo dicono in una nota il copresidente del gruppo Ecr al Parlamento europeo Nicola Procaccini, il capodelegazione di Fratelli d'Italia a Bruxelles Carlo Fidanza e l'eurodeputato di FdI Denis Nesci componente della commissione Econ. "Per fortuna il governo italiano - si legge nella nota - è riuscito a inserire nel Patto lo scorporo del cofinanziamento e la clausola transitoria, che consentono nel primo ciclo di applicazione di attenuare o rinviare parzialmente le correzioni di bilancio richieste.

 

URSULA VON DER LEYEN - GIORGIA MELONI - OLAF SCHOLZ

Complessivamente, la riforma del Patto manca di quel coraggio indispensabile a cambiare un modello economico ancora troppo legato all'austerity. Sarà priorità del nostro impegno, nella prossima legislatura, lavorare come maggioranza di centrodestra, ad una modifica sostanziale del Patto, che tenga conto delle esigenze finanziarie degli Stati membri attraverso un approccio che vada nella direzione di una maggiore flessibilità", concludono gli eurodeputati.

 

GENTILONI, 'DECIDEREMO SU PROCEDURE PER DISAVANZO IL 19/6'

(ANSA) - La decisione sulle procedura per disavanzo eccessivo "sarà presa quando presenteremo il pacchetto di primavera, e ciò accadrà il 19 giugno. Ovviamente, guardando ai dati dell'Eurostat si può avere un'anticipazione delle potenziale decisione ma la decisione vera e propria si avrà nella seconda metà di giugno". Lo ha detto il commissario Ue agli Affari Economici Paolo Gentiloni ai cronisti.

 

PAOLO GENTILONI GIANCARLO GIORGETTI

GENTILONI,'PER ITALIA SFIDA SUL DEFICIT MA ANCHE SULLA CRESCITA'

(ANSA) - Con il nuovo Patto di stabilità l'Italia ha di fronte "una doppia sfida, la sfida di politiche di bilancio prudenti, indispensabili per un Paese con un deficit e un debito così alto ma, al tempo stesso, la sfida a continuare con investimenti pubblici che sostengano la crescita". Lo ha detto il commissario Ue agli Affari Economici Paolo Gentiloni ai cronisti a Strasburgo. "Certamente chi ha il deficit più alto ha una sfida più complicato ma, con le regole esistenti sarebbe forse molto difficile da attuare", ha aggiunto.

 

LA PROCEDURA D’INFRAZIONE DELL’UE DOPO IL VOTO. LEGA VERSO L’ASTENSIONE SULLA RIFORMA DEL PATTO

Estratto dell’articolo di Marco Bresolin per “La Stampa”

 

giorgia meloni al g20 di new delhi - alle spalle paolo gentiloni

Primato indiscusso, con un dato che è più del doppio della media Ue e dell'Eurozona. Nel 2023 l'Italia ha registrato il rapporto deficit/Pil più alto dell'intera Unione europea. Lo ha certificato ieri Eurostat, rivedendo al rialzo di due decimali il dato stimato a marzo da Istat: il valore definitivo è infatti pari al 7,4%. Sulla base di questo valore, subito dopo le elezioni europee, la Commissione aprirà una procedura per disavanzo eccessivo che imporrà all'Italia un taglio annuo del proprio saldo strutturale (quello calcolato al netto del ciclo economico e del le misure una tantum) pari a mezzo punto di Pil, circa 10 miliardi di euro.

 

Così prevedono infatti le regole del nuovo Patto di Stabilità sulle quali oggi ci sarà il via libera definitivo del Parlamento europeo. Il voto è atteso verso mezzogiorno a Strasburgo, dove il partito del ministro delle Finanze la Lega - dovrà scegliere se confermare la posizione tenuta in Consiglio da Giancarlo Giorgetti oppure smarcarsi e sposare la linea del fronte più euroscettico.

giancarlo giorgetti giorgia meloni

 

Possibile si vada verso un'astensione. Scheda bianca anche per il Pd: in una riunione interna, molti eurodeputati si sono espressi a favore della riforma, ma per «spirito di disciplina» seguiranno le indicazioni della segretaria Elly Schlein. Anche in questo caso il mancato sostegno al testo farà emergere il dissenso rispetto alla posizione di Paolo Gentiloni: il commissario all'Economia aveva presentato una proposta diversa rispetto a quella uscita dal negoziato, ma più volte ha ricordato che la riforma' "è comunque un passo avanti" rispetto alle vecchie regole.

 

elly schlein ascolta paolo gentiloni al festival dell economia di trento

[…] nel girone dei Paesi che finiranno sotto procedura per disavanzo eccessivo, l'Italia sarà in buona compagnia. Secondo i dati di Eurostat, sono undici gli Stati accomunati da questo destino. Dopo l'Italia, il livello di deficit più alto è stato registrato dall'Ungheria (6,7%) e dalla Romania (6,6%). Tra i Paesi dell'Eurozona, seguono la Francia (5,5%), Slovacchia e Malta (entrambe al 4,9%), il Belgio (4,4%), la Spagna (3,6%) e l'Estonia (3,4%). Nell'elenco dei Paesi che finiranno in procedura ci sono anche la Polonia (5,1%) e la Repubblica Ceca (3,7%). Il dato medio del deficit 2023 nell'Eurozona è del 3,6%, mentre quello dell'Ue a 27 è del 3,5%. Per quanto riguarda il debito pubblico, l'Italia resta al secondo posto (137,3% del Pil) dopo la Grecia (161,9%), seguita dalla Francia (110,6%), dalla Spagna (107,7%) e dal Belgio (105,2%). […]

PAOLO GENTILONI - GIANCARLO GIORGETTI

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